Costruire a Locri Epizefiri tra età classica e periodo ellenistico: i materiali edilizi fittili nelle coperture e nelle strutture murarie.

The present work proposes a functional study of the clay building materials coming from the recent university excavations at Locri Epizephyri in the east area of the Casino Macrì, dating from classical to hellenistic age. Particular attention was given to the tiles, tiles with opaion, kalypteres, kalypteres heghemones, antefixes and decorative slabs in order to understand if their discovery could be linked to the roof system of the urban Sanctuary, recently excavated by the Turin mission. So the first part of the text reflects on the factors that induced some constructive choices and the adoption of specific elements. It has been observed that many of these elements - mainly tiles - are reused in the wall structures. This theme allows us to think about the existence of possible relationships between the absence of collapses in situ and the adoption of some building techniques. Related to this was the mapping of construction techniques in the other Locrian areas, identifying constructive phenomena similar to those found in the sacral complex. The presence of "velino type" bricks in some structures on the Santuary led to reflect on the use of these material, considered a ¿special purpose brick¿, which presents many morphological similarities with the bricks from Velia. The second part of the text focuses the attention on the origin of this particular brick and the productive organization of this material. Unlike other contemporary hellenistic productions, ¿velino type¿ bricks don't present any marks or stamps. Stamps are present particularly on tiles, like the evidences coming from the east area of the Casino Macrì. These can give some information about the different management of tiles' production and about the circulation of these materials in Locri and in the territory during the IV ¿ I century B.C. Finally, the last part concerns the materials related to the hydraulic system and the building materials in the Roman and Late Antiquity.

Il presente lavoro, prendendo in considerazione i materiali da costruzione fittili di età classica e ellenistica provenienti dai recenti scavi dell'Università di Torino a Locri Epizefiri nell'area ad Est del Casino Macrì, ne propone uno studio di tipo funzionale legato al loro impiego nelle strutture del sito. Particolare attenzione è stata rivolta ai materiali quali tegole, tegole con opaion, coppi, kalypteres hegemones, antefisse e lastre decorative per capire se il loro rinvenimento possa essere legato al sistema di copertura del Santuario urbano, oggetto delle recenti esplorazioni torinesi. Si è riflettuto così sui possibili fattori che hanno determinato alcune scelte costruttive nonché l'adozione di specifici elementi. Si è osservato come numerosi di questi elementi - principalmente tegole - vengano poi reimpiegati nelle strutture murarie; tematica che permette di interrogarsi sull'esistenza di possibili rapporti tra l'assenza di crolli in situ e l'adozione di alcune tecniche edilizie. Per riflettere su quest'ultimo aspetto, strumento fondamentale è stata la mappatura delle tecniche costruttive nelle altre località locresi con l'obiettivo di individuare dei fenomeni costruttivi simili a quelli riscontrati nelle strutture del complesso sacrale. La presenza poi di mattoni cotti di ¿tipo velino¿ in alcune strutture del complesso ha indotto a riflettere sull'impiego di un materiale ritenuto uno special purpose brick. La loro adozione apre inoltre il dibattito sull'origine e sull'organizzazione produttiva di questo materiale, che presenta molte analogie con i mattoni eleati. A differenza però di altre produzioni ellenistiche coeve non è interessata da alcun fenomeno di bollatura. Su quest'aspetto verte l'ultima parte dell'elaborato, che attraverso lo studio di nuovi materiali bollati provenienti dall'area ad Est del Casino Macrì ragiona sulla diversa gestione dell'attività produttiva e sulla circolazione dei laterizi a Locri e nel territorio in età ellenistica. Seguono infine nell'ultima parte due approfondimenti tematici trasversali nei laterizi: la prima sui materiali relativi al sistema idraulico, la seconda sui materiali da costruzione in età romana e tardoantica.