L'art. 23 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (CRC) del 1990 impegna gli Stati a garantire che anche i bambini con disabilità abbiano effettivamente accesso all'educazione, alla formazione, alla preparazione al lavoro e alle attività ricreative e ¿che possano beneficiare di questi servizi in maniera atta a concretizzare la più completa integrazione sociale e il loro sviluppo personale, anche nell'ambito culturale e spirituale¿1. L'Italia non si è fatta trovare impreparata al tavolo dei lavori, avendo alle spalle già vent'anni circa d'integrazione scolastica degli alunni con disabilità avviata per la prima volta con una legge datata 1971. Successivamente, ha continuato a mostrarsi attenta ai diritti dei bambini con disabilità con diversi altri interventi normativi fino ad arrivare alla Legge quadro 104 del 1992. In quest'ultimo ventennio la realtà scolastica è andata sempre più complicandosi vedendo al suo interno alunni che, con continuità o per determinati periodi, manifestano Bisogni Educativi Speciali dovuti o a motivi fisici, biologici, fisiologici o anche a motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. La legislazione italiana non è stata sorda alle richieste delle scuole, riconoscendo ufficialmente anche questi deficit e tutelandoli attraverso la Legge 170 del 2010. Questa tesi analizza proprio il percorso che negli anni ha fatto la scuola per l'inclusione.

Disabilità e istruzione nella Costituzione

SCARPATO, ILARIA
2018/2019

Abstract

L'art. 23 della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (CRC) del 1990 impegna gli Stati a garantire che anche i bambini con disabilità abbiano effettivamente accesso all'educazione, alla formazione, alla preparazione al lavoro e alle attività ricreative e ¿che possano beneficiare di questi servizi in maniera atta a concretizzare la più completa integrazione sociale e il loro sviluppo personale, anche nell'ambito culturale e spirituale¿1. L'Italia non si è fatta trovare impreparata al tavolo dei lavori, avendo alle spalle già vent'anni circa d'integrazione scolastica degli alunni con disabilità avviata per la prima volta con una legge datata 1971. Successivamente, ha continuato a mostrarsi attenta ai diritti dei bambini con disabilità con diversi altri interventi normativi fino ad arrivare alla Legge quadro 104 del 1992. In quest'ultimo ventennio la realtà scolastica è andata sempre più complicandosi vedendo al suo interno alunni che, con continuità o per determinati periodi, manifestano Bisogni Educativi Speciali dovuti o a motivi fisici, biologici, fisiologici o anche a motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. La legislazione italiana non è stata sorda alle richieste delle scuole, riconoscendo ufficialmente anche questi deficit e tutelandoli attraverso la Legge 170 del 2010. Questa tesi analizza proprio il percorso che negli anni ha fatto la scuola per l'inclusione.
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