La Fibromialgia è una sindrome debilitante caratterizzata dalla presenza di un dolore muscoloscheletrico continuo e diffuso per la durata di almeno tre mesi e un'acuita sensibilizzazione in specifici punti del corpo (Wolfe, Smythe, Yunus & al., 1990). Accanto alla terapia farmacologica elettiva, numerosi studi hanno confermato l'efficacia della psicoterapia nella sindrome fibromialgica. Recentemente, Lemma, Target e Fonagy hanno sviluppato un modello di trattamento breve, la DIT, fondato sulle abilità di mentalizzazione e sulle strategie di risposta allo stress (Lemma et al., 2011; Luyten et al., 2012). L'obiettivo principale del presente progetto è valutare l'efficacia di un trattamento ispirato alla DIT nel trattamento della sintomatologia fibromialgica, attraverso uno studio longitudinale basato su due momenti di rilevazione. Secondariamente, l'obiettivo è quello di confrontare l'efficacia di due tipi di intervento psicoterapico, uno a orientamento psicodinamico e uno cognitivo, al fine di individuare quali siano i fattori determinanti per il successo psicoterapeutico stesso al di là dell'utilizzo di una tecnica specifica di intervento. Il campione è composto da 30 pazienti donne divise equamente tra approccio cognitivo e psicodinamico. È stata somministrata una batteria di test self-report al fine di valutare le variabili psicologiche e psicodiagnostiche, la qualità di vita e la dimensione affettivo-relazionale, composta da: TAS-20; HADS; SF-36; FIQ-R; RQ; MFSS-30. L'analisi statistica dei dati è stata effettuata utilizzando il programma SPSS-25. È stato effettuato un confronto mediante t-test per campioni indipendenti sulle variabili cliniche e psicologiche a T0, al fine di verificare l'efficacia della randomizzazione iniziale dei pazienti fra il gruppo cognitivo e il gruppo psicodinamico. Infine, è stata utilizzata l'ANOVA a misure ripetute per verificare in un primo momento l'effetto principale del Tempo (T0 vs. T1) e, successivamente, l'interazione fra Tempo e Gruppo (cognitivo vs. psicodinamico). Sono stati ritenuti statisticamente significativi i valori di p < 0.05. Le analisi condotte hanno confermato che alla valutazione T1 la totalità del campione dimostra miglioramenti statisticamente significativi a livello della sintomatologia ansioso-depressiva, della sintomatologia dolorosa e della qualità di vita sia fisica che mentale. Nelle analisi dell'interazione tra il Tempo e il Gruppo non si sono riscontrati valori p tali che si possano evidenziare differenze tra il percorso di Psicoterapia breve a indirizzo cognitivo piuttosto che quello a indirizzo psicodinamico. In futuro tale progetto di ricerca si occuperà di incrementare il campione per poter accrescere la validità statistica e di aggiungere il follow-up in una terza valutazione (T2) per indagare se i risultati ottenuti si mantengono nel tempo e/o se ne emergono di nuovi. In generale, si ritiene che studi futuri debbano occuparsi di ampliare la ricerca riguardo le psicoterapie psicodinamiche.
Efficacia della Psicoterapia breve nel trattamento di pazienti con sindrome fibromialgica
PERUTELLI, VIRGINIA
2018/2019
Abstract
La Fibromialgia è una sindrome debilitante caratterizzata dalla presenza di un dolore muscoloscheletrico continuo e diffuso per la durata di almeno tre mesi e un'acuita sensibilizzazione in specifici punti del corpo (Wolfe, Smythe, Yunus & al., 1990). Accanto alla terapia farmacologica elettiva, numerosi studi hanno confermato l'efficacia della psicoterapia nella sindrome fibromialgica. Recentemente, Lemma, Target e Fonagy hanno sviluppato un modello di trattamento breve, la DIT, fondato sulle abilità di mentalizzazione e sulle strategie di risposta allo stress (Lemma et al., 2011; Luyten et al., 2012). L'obiettivo principale del presente progetto è valutare l'efficacia di un trattamento ispirato alla DIT nel trattamento della sintomatologia fibromialgica, attraverso uno studio longitudinale basato su due momenti di rilevazione. Secondariamente, l'obiettivo è quello di confrontare l'efficacia di due tipi di intervento psicoterapico, uno a orientamento psicodinamico e uno cognitivo, al fine di individuare quali siano i fattori determinanti per il successo psicoterapeutico stesso al di là dell'utilizzo di una tecnica specifica di intervento. Il campione è composto da 30 pazienti donne divise equamente tra approccio cognitivo e psicodinamico. È stata somministrata una batteria di test self-report al fine di valutare le variabili psicologiche e psicodiagnostiche, la qualità di vita e la dimensione affettivo-relazionale, composta da: TAS-20; HADS; SF-36; FIQ-R; RQ; MFSS-30. L'analisi statistica dei dati è stata effettuata utilizzando il programma SPSS-25. È stato effettuato un confronto mediante t-test per campioni indipendenti sulle variabili cliniche e psicologiche a T0, al fine di verificare l'efficacia della randomizzazione iniziale dei pazienti fra il gruppo cognitivo e il gruppo psicodinamico. Infine, è stata utilizzata l'ANOVA a misure ripetute per verificare in un primo momento l'effetto principale del Tempo (T0 vs. T1) e, successivamente, l'interazione fra Tempo e Gruppo (cognitivo vs. psicodinamico). Sono stati ritenuti statisticamente significativi i valori di p < 0.05. Le analisi condotte hanno confermato che alla valutazione T1 la totalità del campione dimostra miglioramenti statisticamente significativi a livello della sintomatologia ansioso-depressiva, della sintomatologia dolorosa e della qualità di vita sia fisica che mentale. Nelle analisi dell'interazione tra il Tempo e il Gruppo non si sono riscontrati valori p tali che si possano evidenziare differenze tra il percorso di Psicoterapia breve a indirizzo cognitivo piuttosto che quello a indirizzo psicodinamico. In futuro tale progetto di ricerca si occuperà di incrementare il campione per poter accrescere la validità statistica e di aggiungere il follow-up in una terza valutazione (T2) per indagare se i risultati ottenuti si mantengono nel tempo e/o se ne emergono di nuovi. In generale, si ritiene che studi futuri debbano occuparsi di ampliare la ricerca riguardo le psicoterapie psicodinamiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/49188