L'obiettivo dello studio pilota è valutare i cambiamenti in termini di forma fisica, ossigenazione, qualità della vita (QoL) e kinesiofobia di soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) nell'ambito di un progetto di attività fisica adattata (AFA) all'aperto. Il secondo obiettivo è di creare un modello di protocollo AFA per i pazienti affetti da BPCO. La BPCO è una malattia infiammatoria cronica comune, prevenibile e trattabile, caratterizzata da sintomi respiratori e limitazione del flusso aereo, che è dovuto ad anomalie delle vie aeree e/o alveolari, solitamente causate da una significativa esposizione ad agenti nocivi. I principali sintomi sono la dispnea, la tosse cronica, la presenza di espettorato, il respiro sibilante e la costrizione al petto; è spesso presente un'intolleranza allo sforzo. L'obiettivo principale del trattamento è la gestione dei sintomi motori e non motori, con l'obiettivo di migliorare la QoL dei pazienti e permettere loro di svolgere le attività della vita quotidiana. L'attività fisica ha un importante ruolo nel trattamento della malattia: è stato dimostrato che fare attività regolare è l'intervento più efficace per dare sollievo sintomatico. Le attività fisiche consigliate principalmente sono: endurance training continuo, interval training e rieducazione respiratoria. Come accompagnamento possono essere proposte attività come la meditazione, le attività di equilibrio, la mobilità articolare e il rinforzo muscolare. Allo studio hanno preso parte otto soggetti affetti da BPCO che sono stati reclutati presso il reparto di Medicina Fisica Neuroriabilitativa dell'Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO). Essi hanno partecipato a 24 sedute AFA nel Giardino Riabilitativo dell'ospedale e sono stati valutati prima e dopo l'intervento. Le lezioni AFA hanno incluso attività di 1) rieducazione respiratoria, 2) endurance training continuo, 3) equilibrio, mobilità articolare, rinforzo muscolare, 4) interval training, 5) attività ludica e 6) meditazione e rilassamento. I soggetti sono stati valutati tramite i seguenti test: Questionario sullo Stato di Salute (SF-12), CODP Assessment Test (CAT), Modified British Medical Research Council Questionnaire (mMRC), Tampa Scale of Kinesiophobia (TSK-13), Center for Epidemiological Studies Depression Scale (CES-D-10), Six Minute Walking Test (6MWT), Two Minute Step Test (2MST) e Handgrip Strength Test. I dati sono stati analizzati con il software IBM SPSS® Statistics versione 25.0 applicando il test non parametrico di Wilcoxon. Sono emerse differenze statisticamente significative nei seguenti test: CAT (p-value=0,01), mMRC (p-value=0,04), TSK-13 (p-value=0,03), TSK2 (p-value=0,04), CES-D-10 (p-value=0,04), 6MWT (p-value=0,05) e 2MST (p-value=0,01). Non hanno avuto un esito statisticamente significativo l'SF-12 (p-value=1,00) e l'Handgrip Test (p-value=0,29), pur avendo dato risultati positivi. Dagli ottimi risultati ottenuti si evince che le sedute AFA svolte all'aria aperta siano state efficaci nel ridurre i sintomi della BPCO, abbiano consentito un significativo miglioramento dell'ossigenazione e che il loro impatto sulla QoL e sulla kinesiofobia sia stato molto positivo. Il protocollo di intervento sviluppato è stato quindi utile per migliorare la QoL, i sintomi della patologia e anche il livello di efficienza fisica dei soggetti. È auspicabile che la materia venga approfondita e ampliata con ulteriori studi su un maggior numero di soggetti e variabili.
Attività Fisica Adattata e Qualità della Vita in soggetti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: uno studio pilota.
SCARPONI, ARIANNA
2018/2019
Abstract
L'obiettivo dello studio pilota è valutare i cambiamenti in termini di forma fisica, ossigenazione, qualità della vita (QoL) e kinesiofobia di soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) nell'ambito di un progetto di attività fisica adattata (AFA) all'aperto. Il secondo obiettivo è di creare un modello di protocollo AFA per i pazienti affetti da BPCO. La BPCO è una malattia infiammatoria cronica comune, prevenibile e trattabile, caratterizzata da sintomi respiratori e limitazione del flusso aereo, che è dovuto ad anomalie delle vie aeree e/o alveolari, solitamente causate da una significativa esposizione ad agenti nocivi. I principali sintomi sono la dispnea, la tosse cronica, la presenza di espettorato, il respiro sibilante e la costrizione al petto; è spesso presente un'intolleranza allo sforzo. L'obiettivo principale del trattamento è la gestione dei sintomi motori e non motori, con l'obiettivo di migliorare la QoL dei pazienti e permettere loro di svolgere le attività della vita quotidiana. L'attività fisica ha un importante ruolo nel trattamento della malattia: è stato dimostrato che fare attività regolare è l'intervento più efficace per dare sollievo sintomatico. Le attività fisiche consigliate principalmente sono: endurance training continuo, interval training e rieducazione respiratoria. Come accompagnamento possono essere proposte attività come la meditazione, le attività di equilibrio, la mobilità articolare e il rinforzo muscolare. Allo studio hanno preso parte otto soggetti affetti da BPCO che sono stati reclutati presso il reparto di Medicina Fisica Neuroriabilitativa dell'Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO). Essi hanno partecipato a 24 sedute AFA nel Giardino Riabilitativo dell'ospedale e sono stati valutati prima e dopo l'intervento. Le lezioni AFA hanno incluso attività di 1) rieducazione respiratoria, 2) endurance training continuo, 3) equilibrio, mobilità articolare, rinforzo muscolare, 4) interval training, 5) attività ludica e 6) meditazione e rilassamento. I soggetti sono stati valutati tramite i seguenti test: Questionario sullo Stato di Salute (SF-12), CODP Assessment Test (CAT), Modified British Medical Research Council Questionnaire (mMRC), Tampa Scale of Kinesiophobia (TSK-13), Center for Epidemiological Studies Depression Scale (CES-D-10), Six Minute Walking Test (6MWT), Two Minute Step Test (2MST) e Handgrip Strength Test. I dati sono stati analizzati con il software IBM SPSS® Statistics versione 25.0 applicando il test non parametrico di Wilcoxon. Sono emerse differenze statisticamente significative nei seguenti test: CAT (p-value=0,01), mMRC (p-value=0,04), TSK-13 (p-value=0,03), TSK2 (p-value=0,04), CES-D-10 (p-value=0,04), 6MWT (p-value=0,05) e 2MST (p-value=0,01). Non hanno avuto un esito statisticamente significativo l'SF-12 (p-value=1,00) e l'Handgrip Test (p-value=0,29), pur avendo dato risultati positivi. Dagli ottimi risultati ottenuti si evince che le sedute AFA svolte all'aria aperta siano state efficaci nel ridurre i sintomi della BPCO, abbiano consentito un significativo miglioramento dell'ossigenazione e che il loro impatto sulla QoL e sulla kinesiofobia sia stato molto positivo. Il protocollo di intervento sviluppato è stato quindi utile per migliorare la QoL, i sintomi della patologia e anche il livello di efficienza fisica dei soggetti. È auspicabile che la materia venga approfondita e ampliata con ulteriori studi su un maggior numero di soggetti e variabili.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/49064