Breast cancer represents the most diagnosed neoplasm in women of every age group worldwide. Although the incidence is constantly increasing, survival and prognosis are steadily improving thanks to early diagnosis and refinement of available therapies. Regarding these therapeutical approaches, target therapy especially is completely redefining the approach to breast cancer patients, since it can target specific alterations expressed by the tumor cells. In this scenario, specific mutations in PIK3CA (a kinase involved in cell proliferation and survival) can be targeted by a specific drug (Piqray) recently proposed on the market. Regarding the molecular alterations of PIK3CA, they can be found in 40% of breast cancer and their targeting with Piqray has shown promising clinical results. In particular, this can be observed when the drug is used in a subgroup of patients with hormone receptor-positive and cErb2 protein-negative (HR+/Her2-) neoplasms, which are resistant to chemo and hormone therapy too. However, few data about the effective role of PIK3CA in breast cancer and its correlation with this neoplasm clinical and histological features are so far available. The aims of our work were: (1) to analyze clinico-histopathological features of a case series of patients eligible for treatment with Piqray, considering PIK3CA status; (2) to study the expression of mTOR in immunohistochemistry (IHC) in the same case series in order to evaluate a possible correlation with PIK3CA mutational status. Thirty-two patients with ER+/PgR+ and HER2- breast cancer were included in the study. Analysis for determining PIK3CA mutational status was performed using RT-PCR methods. Subsequently, information on the neoplasm clinico-histopathological features were collected for all of the patients using the computerized medical records available at the Pathological Anatomy of the City of Health and Science of Turin (WinSAP and Trackare). Our results show that: 15 tumors were wilde-type (45%), 12 were mutated (36%), and in 5 cases (15%) the analysis failed due to an insufficient quantity of DNA to amplify. Of the 12 mutated patients, 3 have mutation in the E542X region, 2 in E545X, 7 in H1047X. Regarding the correlation between PIK3CA mutational status and patients clinico-histopathological features, it is interesting to observ that in patients without the mutation a small neoplasm was generally present when compared to mutated ones (30% vs. 8%).In addition, 50% of patients with the mutation presented a neoplasm characterized by NST infiltrating histotype, while in wild-type ones there is prevalence of the infiltrating lobular histotype. When estrogen receptors, progesterone receptors and Ki67 expression were considered, this was similar in patients with the mutation and in wild-type ones. The same was observed when the presence of distant metastasis was study in the two groups. In our work we decided to evaluate if and how the expression of mTOR could be related to the mutational status of PIK3CA since it is a molecule which is involved in the kinase pathway. So, we performed immunohistochemistry to evaluate this possible correlation. From the analyses, we observed a relationship between mTOR expression and PIK3CA mutational status that needs to be supported by further analysis on larger case series. In conclusion, our results confirmed the heterogeneity of PIK3CA mutational status in HR+ and HER2- breast cancer patients, as shown in SOLAR-1 clinical trial, which included Piqray use. This study shows that 12/32 (37.5%) patients with the characteristics previously described are eligible for treatment with Alpelisib as described in literature, with the possibility to see an improvement in their outcome. In addition, this work highlighted how PIK3CA mutations are linked to mTOR expression in IHC.

Il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più diagnosticata al mondo nella donna, in ogni fascia d’età. Nonostante l’incidenza sia in continuo aumento, la sopravvivenza e la prognosi sono in continuo miglioramento, grazie ad una diagnostica precoce ed a un affinamento delle terapie a disposizione. A questo proposito la terapia target, mirata ad una singola alterazione molecolare presente a livello delle cellule neoplastiche, sta rivoluzionando l’approccio alla paziente con tumore mammario. In questo scenario, specifiche mutazioni in PIK3CA (chinasi coinvolta nella proliferazione e sopravvivenza cellulare), presenti nel 40% dei tumori mammari, possono essere targhettare da uno specifico farmaco (Piqray) recentemente proposto in commercio, che ha mostrato promettenti risultati clinici, se utilizzato in un sottogruppo di pazienti con neoplasie positive ai recettori ormonali e negative alla proteina cErb2 (HR+/Her2-), resistenti a chemio e ormonoterapia. Pochi dati sono tuttavia ad oggi disponibili, circa l’effettivo ruolo di PIK3CA nel tumore mammario e la sua correlazione con i parametri clinici e istologici. Obiettivi del lavoro sono stati: (1) analizzare le caratteristiche clinico-istopatologiche di una casistica di pazienti eleggibili al trattamento con Piqray, in relazione allo stato di PIK3CA; (2) nella stessa casistica studiare l’espressione di mTOR in immunoistochimica (IHC), per valutare un’eventuale correlazione con lo stato mutazionale di PIK3CA. Nello studio sono state incluse 32 pazienti con carcinoma della mammella HR+ e HER2-, su cui è stata effettuata l’analisi per lo stato mutazionale di PIK3CA, mediante metodiche di RT-PCR. Per ognuna di loro sono state raccolte le informazioni relative alle caratteristiche clinico-patologiche della neoplasia, mediante utilizzo delle cartelle cliniche informatizzate a disposizione presso l’Anatomia Patologica di Città della Salute e della Scienza (WinSAP e Trackare). I nostri risultati evidenziano che: 15 tumori sono wilde-type (45%), 12 mutati (36%) e in 5 casi (15%) l’analisi è fallita a causa di una quantità di DNA insufficiente da amplificare. Delle 12 pazienti mutate, 3 presentano mutazione nella regione E542X, 2 in E545X, 7 in H1047X. Per quanto riguarda la relazione tra stato mutazionale di PIK3CA e caratteristiche clinico-istopatologiche delle pazienti, è interessante notare come in pazienti senza la mutazione sia in genere presente una neoplasia di piccole dimensioni, rispetto a pazienti mutate (30% vs 8%). Inoltre, nelle pazienti con la mutazione si ha una neoplasia ad istotipo infiltrante NST in un 50% dei casi, mentre nelle non mutate si ha prevalenza del lobulare infiltrante. Se si considera l’espressione del recettore per gli estrogeni, del progesterone e di Ki67, questa è simile nelle pazienti che presentano la mutazione e in quelle wild-type per l’alterazione della chinasi. Osservazione simile se si considera la presenza di metastasi a distanza nei due gruppi in studio. Essendo mTOR una molecola coinvolta nel pathway di PIK3CA, abbiamo deciso di valutare nel nostro lavoro come la sua espressione potesse essere correlata allo stato mutazionale della chinasi, utilizzando la metodica dell’immunoistochimica. Da queste analisi, abbiamo osservato una relazione fra espressione di mTOR e stato mutazionale di PIK3CA che deve essere supportata da ulteriori analisi su casistiche più ampie. In conclusione, i nostri risultati confermano l’eterogeneità dello stato mutazionale di PIK3CA nelle pazienti affette da carcinoma della mammella HR+ e HER2-, come evidenziato nell’unico trial clinico SOLAR-1. Questo studio dimostra, in accordo con i dati della letteratura, che 12/32 (37.5%) pazienti, con le caratteristiche sopra citate, sono elegibili al trattamento con Alpelisib, con possibile miglioramento dell’outcome. Inoltre, questo lavoro ha messo in evidenza come le mutazioni di PIK3CA siano legate all’espressione di mTOR in IHC

IMPATTO DELLO STATO MUTAZIONALE DI PIK3CA SULLE CARATTERISTICHE CLINICO-ISTOPATOLOGICHE NEL TUMORE DELLA MAMMELLA HR+/HER2-

CAPELLA, GIULIA
2021/2022

Abstract

Il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più diagnosticata al mondo nella donna, in ogni fascia d’età. Nonostante l’incidenza sia in continuo aumento, la sopravvivenza e la prognosi sono in continuo miglioramento, grazie ad una diagnostica precoce ed a un affinamento delle terapie a disposizione. A questo proposito la terapia target, mirata ad una singola alterazione molecolare presente a livello delle cellule neoplastiche, sta rivoluzionando l’approccio alla paziente con tumore mammario. In questo scenario, specifiche mutazioni in PIK3CA (chinasi coinvolta nella proliferazione e sopravvivenza cellulare), presenti nel 40% dei tumori mammari, possono essere targhettare da uno specifico farmaco (Piqray) recentemente proposto in commercio, che ha mostrato promettenti risultati clinici, se utilizzato in un sottogruppo di pazienti con neoplasie positive ai recettori ormonali e negative alla proteina cErb2 (HR+/Her2-), resistenti a chemio e ormonoterapia. Pochi dati sono tuttavia ad oggi disponibili, circa l’effettivo ruolo di PIK3CA nel tumore mammario e la sua correlazione con i parametri clinici e istologici. Obiettivi del lavoro sono stati: (1) analizzare le caratteristiche clinico-istopatologiche di una casistica di pazienti eleggibili al trattamento con Piqray, in relazione allo stato di PIK3CA; (2) nella stessa casistica studiare l’espressione di mTOR in immunoistochimica (IHC), per valutare un’eventuale correlazione con lo stato mutazionale di PIK3CA. Nello studio sono state incluse 32 pazienti con carcinoma della mammella HR+ e HER2-, su cui è stata effettuata l’analisi per lo stato mutazionale di PIK3CA, mediante metodiche di RT-PCR. Per ognuna di loro sono state raccolte le informazioni relative alle caratteristiche clinico-patologiche della neoplasia, mediante utilizzo delle cartelle cliniche informatizzate a disposizione presso l’Anatomia Patologica di Città della Salute e della Scienza (WinSAP e Trackare). I nostri risultati evidenziano che: 15 tumori sono wilde-type (45%), 12 mutati (36%) e in 5 casi (15%) l’analisi è fallita a causa di una quantità di DNA insufficiente da amplificare. Delle 12 pazienti mutate, 3 presentano mutazione nella regione E542X, 2 in E545X, 7 in H1047X. Per quanto riguarda la relazione tra stato mutazionale di PIK3CA e caratteristiche clinico-istopatologiche delle pazienti, è interessante notare come in pazienti senza la mutazione sia in genere presente una neoplasia di piccole dimensioni, rispetto a pazienti mutate (30% vs 8%). Inoltre, nelle pazienti con la mutazione si ha una neoplasia ad istotipo infiltrante NST in un 50% dei casi, mentre nelle non mutate si ha prevalenza del lobulare infiltrante. Se si considera l’espressione del recettore per gli estrogeni, del progesterone e di Ki67, questa è simile nelle pazienti che presentano la mutazione e in quelle wild-type per l’alterazione della chinasi. Osservazione simile se si considera la presenza di metastasi a distanza nei due gruppi in studio. Essendo mTOR una molecola coinvolta nel pathway di PIK3CA, abbiamo deciso di valutare nel nostro lavoro come la sua espressione potesse essere correlata allo stato mutazionale della chinasi, utilizzando la metodica dell’immunoistochimica. Da queste analisi, abbiamo osservato una relazione fra espressione di mTOR e stato mutazionale di PIK3CA che deve essere supportata da ulteriori analisi su casistiche più ampie. In conclusione, i nostri risultati confermano l’eterogeneità dello stato mutazionale di PIK3CA nelle pazienti affette da carcinoma della mammella HR+ e HER2-, come evidenziato nell’unico trial clinico SOLAR-1. Questo studio dimostra, in accordo con i dati della letteratura, che 12/32 (37.5%) pazienti, con le caratteristiche sopra citate, sono elegibili al trattamento con Alpelisib, con possibile miglioramento dell’outcome. Inoltre, questo lavoro ha messo in evidenza come le mutazioni di PIK3CA siano legate all’espressione di mTOR in IHC
PIK3CA MUTATIONAL STATUS AND ITS IMPACT ON CLINICO-HISTOPATHOLOGICAL FEATURES IN HR+/HER2- BREAST CANCER
Breast cancer represents the most diagnosed neoplasm in women of every age group worldwide. Although the incidence is constantly increasing, survival and prognosis are steadily improving thanks to early diagnosis and refinement of available therapies. Regarding these therapeutical approaches, target therapy especially is completely redefining the approach to breast cancer patients, since it can target specific alterations expressed by the tumor cells. In this scenario, specific mutations in PIK3CA (a kinase involved in cell proliferation and survival) can be targeted by a specific drug (Piqray) recently proposed on the market. Regarding the molecular alterations of PIK3CA, they can be found in 40% of breast cancer and their targeting with Piqray has shown promising clinical results. In particular, this can be observed when the drug is used in a subgroup of patients with hormone receptor-positive and cErb2 protein-negative (HR+/Her2-) neoplasms, which are resistant to chemo and hormone therapy too. However, few data about the effective role of PIK3CA in breast cancer and its correlation with this neoplasm clinical and histological features are so far available. The aims of our work were: (1) to analyze clinico-histopathological features of a case series of patients eligible for treatment with Piqray, considering PIK3CA status; (2) to study the expression of mTOR in immunohistochemistry (IHC) in the same case series in order to evaluate a possible correlation with PIK3CA mutational status. Thirty-two patients with ER+/PgR+ and HER2- breast cancer were included in the study. Analysis for determining PIK3CA mutational status was performed using RT-PCR methods. Subsequently, information on the neoplasm clinico-histopathological features were collected for all of the patients using the computerized medical records available at the Pathological Anatomy of the City of Health and Science of Turin (WinSAP and Trackare). Our results show that: 15 tumors were wilde-type (45%), 12 were mutated (36%), and in 5 cases (15%) the analysis failed due to an insufficient quantity of DNA to amplify. Of the 12 mutated patients, 3 have mutation in the E542X region, 2 in E545X, 7 in H1047X. Regarding the correlation between PIK3CA mutational status and patients clinico-histopathological features, it is interesting to observ that in patients without the mutation a small neoplasm was generally present when compared to mutated ones (30% vs. 8%).In addition, 50% of patients with the mutation presented a neoplasm characterized by NST infiltrating histotype, while in wild-type ones there is prevalence of the infiltrating lobular histotype. When estrogen receptors, progesterone receptors and Ki67 expression were considered, this was similar in patients with the mutation and in wild-type ones. The same was observed when the presence of distant metastasis was study in the two groups. In our work we decided to evaluate if and how the expression of mTOR could be related to the mutational status of PIK3CA since it is a molecule which is involved in the kinase pathway. So, we performed immunohistochemistry to evaluate this possible correlation. From the analyses, we observed a relationship between mTOR expression and PIK3CA mutational status that needs to be supported by further analysis on larger case series. In conclusion, our results confirmed the heterogeneity of PIK3CA mutational status in HR+ and HER2- breast cancer patients, as shown in SOLAR-1 clinical trial, which included Piqray use. This study shows that 12/32 (37.5%) patients with the characteristics previously described are eligible for treatment with Alpelisib as described in literature, with the possibility to see an improvement in their outcome. In addition, this work highlighted how PIK3CA mutations are linked to mTOR expression in IHC.
VOLANTE, MARCO
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