BACKGROUND: During SARS-CoV-2 disease, patients can take on numerous medium and long-term medical problems that require rehabilitation: it is necessary to analyze the clinical, physical, motor and psychological consequences of covid-19 disease. OBJECTIVES: The main objective, attributable to clinical practice, concerns the treatment of patients in the acute and post-acute phase. Patients were followed over time for prognostic purposes, monitoring their outcomes of rehabilitation interest, their quality of life and their general clinical condition. METHODS: Patients admitted to the Covid-19 sub-intensive ward and undergoing rehabilitation treatment were recruited and evaluated at the time of discharge (T0) and were followed over time with follow up at 3 (T1), 6 (T2) and 12 months after discharge (T3). At T0 patients were assessed with: SF-36, Barthel Index, SPPB, mMRC, Rankin and their demographic, anthropometric and clinical characteristics were extracted from the medical record. At the follow-ups, patients were evaluated with: respiratory function tests, blood gas analysis, Barthel index, mMRC, SPPB, WT6 ', SF-36 and the number and type of hospitalizations that occurred, new comorbidities or health problems were investigated, the need for OTL and / or specific rehabilitation treatments, the weight. The statistical analysis was carried out on 24 patients recruited between April and June 2020 (1st cohort) and 41 between November 2020 and February 2021 (2nd cohort). The analysis was oriented towards two types of comparisons: that between the variables of the cohort of patients recruited during the 1st wave of infections and those recruited during the 2nd wave; and that between the variables of the sample at T0 and T1 (0-3 months), at T0 and T2 (0-6 months), at T1 and T2 (3-6 months). RESULTS: The subjects in the sample are mainly men, with an average age of 66 years, smokers (or former smokers) and overweight. In anamnesis they have comorbidities, but they do not involve disabilities. They showed up in the hospital about 6 days after the onset of symptoms, which were mainly: fever, dyspnoea and cough. The two cohorts present a statistically significant difference in the severity of the disease. The 2nd cohort of subjects had a shorter hospitalization, with fewer clinical complications and fewer superinfections as well as less weight loss; these patients were discharged home, without OTL and with less dyspnea, and in conditions of autonomy (Barthel). They also had a better functional capacity (SPPB) and quality of life (SF-36). At T1 the patients of the 2nd cohort maintain a better level of autonomy, having incurred fewer hospitalizations, the need for rehabilitation treatments and oxygen therapy. They are better in the execution of the SPPB and in the meters covered at WT6 '. At T2, a better level of autonomy is further confirmed in the same cohort of patients but all the other variables do not reach the level of significance. The comparison between the variables at T0 and T1 as well as that at T0 and T2 shows an improvement in follow up in all dimensions; while the comparison between the variables at T1 and T2 shows that 6 months after discharge, patients are more autonomous, have better functional capacity and better dyspnea as well as an improvement in PFR. CONCLUSIONS: Although the two cohorts have different characteristics at T0, these differences seem to cancel out over time. The sample from this study does not appear to develop lung damage following SARS-CoV-2 infection but shows reduced exercise tolerance and a low level of psycho-physical health.
BACKGROUND: Durante la malattia da SARS-CoV-2, i pazienti possono sviluppare numerosi problemi medici acuti che possono causare conseguenze a medio e lungo termine e che richiedono la riabilitazione. È dunque necessario analizzare le conseguenze dal punto di vista clinico, fisico, motorio e psicologico della malattia Covid-19. OBIETTIVI: Obiettivo principale del lavoro è il monitoraggio dei pazienti che sono stati ricoverati per Covid-19 in fase acuta e post-acuta. In particolare, i pazienti sono stati seguiti nel tempo a scopo prognostico per valutare gli outcome di interesse riabilitativo, la loro qualità della vita e la loro condizione clinica generale. METODI: I pazienti ricoverati nel reparto di sub-intensiva Covid-19 dell’ospedale di Garbagnate Milanese e sottoposti a trattamento riabilitativo sono stati reclutati e valutati nel momento della dimissione (T0) e sono stati seguiti nel tempo con follow up a 3 (T1), 6 (T2) e 12 mesi dalla dimissione (T3). A T0 i pazienti sono stati valutati con: SF-36, Barthel Index, SPPB, mMRC, Rankin e sono stati estratti i dati delle loro caratteristiche demografiche, antropometriche e cliniche dalla cartella clinica. Ai follow up i pazienti sono stati valutati con: prove di funzionalità respiratoria, emogasanalisi, Barthel index, mMRC, SPPB, WT6’, SF-36 e sono stati indagati: il numero e tipo di ospedalizzazioni intercorse, le nuove comorbidità o problemi di salute intercorsi, le necessità di OTL e/o di trattamenti riabilitativi specifici, il peso ponderale. L’analisi statistica è stata effettuata su 24 pazienti reclutati tra aprile e giugno 2020 (1a coorte) e 41 tra novembre 2020 e febbraio 2021 (2a coorte). L’analisi è stata orientata a due tipi di confronti: quello tra le variabili della coorte di pazienti reclutati durante la 1a ondata di contagi e quelli reclutati durante la 2a ondata; e quello tra le variabili del campione a T0 e a T1 (0-3 mesi), a T0 e a T2 (0-6 mesi), a T1 e a T2 (3-6 mesi). RISULTATI: I soggetti del campione sono prevalentemente uomini, fumatori (o ex fumatori) e sovrappeso e hanno un’età media 66 anni. L’anamnesi ha evidenziato delle comorbidità, ma che non comportano disabilità. Si sono presentati in ospedale dopo circa 6 giorni dall’inizio dei sintomi che sono stati prevalentemente: febbre, dispnea e tosse. Le due coorti presentano una differenza statisticamente significativa per il livello di gravità della malattia. La 2a coorte di soggetti ha avuto un ricovero più breve, con meno complicanze cliniche e meno sovrainfezioni nonché un minor calo ponderale; questi pazienti sono stati dimessi al domicilio, senza OTL e con minor dispnea, e in condizioni di autonomia (Barthel). Avevano inoltre una capacità funzionale (SPPB) e una qualità di vita (SF-36) migliore. A T1 i pazienti della 2a coorte mantengono un livello di autonomia migliore, essendo incorsi in meno ospedalizzazioni, necessità di trattamenti riabilitativi e ossigenoterapia. Sono migliori nell’esecuzione dell’SPPB e nei metri percorsi al WT6’. A T2 si conferma ulteriormente un livello di autonomia migliore nella stessa coorte di pazienti ma tutte le altre variabili non raggiungono il livello di significatività. Il confronto tra le variabili a T0 e T1 così come quello a T0 e T2 fa vedere un miglioramento al follow up in tutte le dimensioni; mentre il confronto tra le variabili a T1 e a T2 fa vedere che a 6 mesi dalla dimissione i pazienti sono più autonomi, hanno una miglior capacità funzionale e una dispnea migliore nonché un miglioramento nelle PFR. CONCLUSIONI: Sebbene le due coorti abbiano caratteristiche diverse a T0, nel tempo queste differenze sembrano annullarsi. Il campione di questo studio non sembrerebbe sviluppare un danno polmonare a seguito dell’infezione da SARS-CoV-2 ma mostra una ridotta tolleranza allo sforzo e un basso livello di salute psico-fisica.
Gli outcome e i bisogni riabilitativi nei pazienti con malattia da SARS-CoV-2
GIORGETTI, SARA
2020/2021
Abstract
BACKGROUND: Durante la malattia da SARS-CoV-2, i pazienti possono sviluppare numerosi problemi medici acuti che possono causare conseguenze a medio e lungo termine e che richiedono la riabilitazione. È dunque necessario analizzare le conseguenze dal punto di vista clinico, fisico, motorio e psicologico della malattia Covid-19. OBIETTIVI: Obiettivo principale del lavoro è il monitoraggio dei pazienti che sono stati ricoverati per Covid-19 in fase acuta e post-acuta. In particolare, i pazienti sono stati seguiti nel tempo a scopo prognostico per valutare gli outcome di interesse riabilitativo, la loro qualità della vita e la loro condizione clinica generale. METODI: I pazienti ricoverati nel reparto di sub-intensiva Covid-19 dell’ospedale di Garbagnate Milanese e sottoposti a trattamento riabilitativo sono stati reclutati e valutati nel momento della dimissione (T0) e sono stati seguiti nel tempo con follow up a 3 (T1), 6 (T2) e 12 mesi dalla dimissione (T3). A T0 i pazienti sono stati valutati con: SF-36, Barthel Index, SPPB, mMRC, Rankin e sono stati estratti i dati delle loro caratteristiche demografiche, antropometriche e cliniche dalla cartella clinica. Ai follow up i pazienti sono stati valutati con: prove di funzionalità respiratoria, emogasanalisi, Barthel index, mMRC, SPPB, WT6’, SF-36 e sono stati indagati: il numero e tipo di ospedalizzazioni intercorse, le nuove comorbidità o problemi di salute intercorsi, le necessità di OTL e/o di trattamenti riabilitativi specifici, il peso ponderale. L’analisi statistica è stata effettuata su 24 pazienti reclutati tra aprile e giugno 2020 (1a coorte) e 41 tra novembre 2020 e febbraio 2021 (2a coorte). L’analisi è stata orientata a due tipi di confronti: quello tra le variabili della coorte di pazienti reclutati durante la 1a ondata di contagi e quelli reclutati durante la 2a ondata; e quello tra le variabili del campione a T0 e a T1 (0-3 mesi), a T0 e a T2 (0-6 mesi), a T1 e a T2 (3-6 mesi). RISULTATI: I soggetti del campione sono prevalentemente uomini, fumatori (o ex fumatori) e sovrappeso e hanno un’età media 66 anni. L’anamnesi ha evidenziato delle comorbidità, ma che non comportano disabilità. Si sono presentati in ospedale dopo circa 6 giorni dall’inizio dei sintomi che sono stati prevalentemente: febbre, dispnea e tosse. Le due coorti presentano una differenza statisticamente significativa per il livello di gravità della malattia. La 2a coorte di soggetti ha avuto un ricovero più breve, con meno complicanze cliniche e meno sovrainfezioni nonché un minor calo ponderale; questi pazienti sono stati dimessi al domicilio, senza OTL e con minor dispnea, e in condizioni di autonomia (Barthel). Avevano inoltre una capacità funzionale (SPPB) e una qualità di vita (SF-36) migliore. A T1 i pazienti della 2a coorte mantengono un livello di autonomia migliore, essendo incorsi in meno ospedalizzazioni, necessità di trattamenti riabilitativi e ossigenoterapia. Sono migliori nell’esecuzione dell’SPPB e nei metri percorsi al WT6’. A T2 si conferma ulteriormente un livello di autonomia migliore nella stessa coorte di pazienti ma tutte le altre variabili non raggiungono il livello di significatività. Il confronto tra le variabili a T0 e T1 così come quello a T0 e T2 fa vedere un miglioramento al follow up in tutte le dimensioni; mentre il confronto tra le variabili a T1 e a T2 fa vedere che a 6 mesi dalla dimissione i pazienti sono più autonomi, hanno una miglior capacità funzionale e una dispnea migliore nonché un miglioramento nelle PFR. CONCLUSIONI: Sebbene le due coorti abbiano caratteristiche diverse a T0, nel tempo queste differenze sembrano annullarsi. Il campione di questo studio non sembrerebbe sviluppare un danno polmonare a seguito dell’infezione da SARS-CoV-2 ma mostra una ridotta tolleranza allo sforzo e un basso livello di salute psico-fisica.File | Dimensione | Formato | |
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