Obiettivo. Nel 1946 la World Health Organization (WHO) definì la salute come ¿stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia¿. L'inattività fisica oggi è il quarto fattore di rischio per la mortalità globale (approssimativamente 3.2 milioni di morti annue) (WHO, 2010), motivo per cui sono state stilate linee guida che stabiliscono la frequenza, la durata, l'intensità, il tipo e la quantità di attività fisica da praticare ogni giorno. In particolare, lo studio vuole dimostrare come brevi pause attive in aula, bastate sul Daily Mile, e definite dalla letteratura scientifica activity breaks, possano migliorare significativamente la fitness aerobica e il rapporto tra circonferenza vita e altezza nei bambini delle scuole primarie. Il secondo obiettivo dello studio è di indagare, in maniera esplorativa, le possibili associazioni tra il numero di ore di attività sportiva effettuate dagli studenti e i miglioramenti nella fitness aerobica. Materiali e metodi. I campioni che hanno preso parte allo studio sono costituiti da 213 studenti di età compresa tra i 6 e gli 11 anni (M=8±1 anni), di cui 108 maschi (50,7%) e 105 femmine (49,3%), facenti parte di differenti istituti di scuola primaria della provincia di Torino. Gli strumenti utilizzati sono: bilancia elettrica, statimetro, centimetro. Si è invece somministrato il Six Minute Run Test (6MRT) e calcolato il Waist-to-Height-Ratio (WTHR) a inizio (T0), a metà (T1) e a fine intervento (T2). Risultati. Attraverso l'analisi statistica si nota un incremento del 6% tra T1 e T2 e del 4%, tra T0 e T2 nei metri percorsi al 6MRT. Allo stesso modo con l'analisi statistica osserviamo nel WTHR incrementi tra T0 e T1 dell'1%, tra T1 e T2 del 3% ed infine tra T0 e T2 del 4%. Differentemente, non si sono notate differenze in termini di CFR. Si è osservato come il gruppo che ha svolto meno di due uscite settimanali ha ottenuto una differenza al 6MRT di 27,66±11,20 m; il gruppo Medio risulta effettuare in media almeno due uscite a settimana con un incremento al 6MRT di 24,24±9,12 m; mentre il gruppo con un Alto livello di attività fisica che esce almeno tre volte a settimana ha ottenuto un incremento al 6MRT di 58,91±10,81 m. Conclusioni. Lo studio evidenzia che all'aumentare del numero di uscite si osserva un incremento al 6MRT. Possiamo dunque affermare che non ci sono differenze tra l'uscire meno di due volte al giorno e l'uscire due volte al giorno, poiché il gruppo Medio tende a diminuire; al contrario osserviamo differenze tra il gruppo Basso/Medio e Alto numero di uscite, con un maggiore miglioramento del gruppo Alto.
Daily Mile: l'importanza di pause attive nella scuola primaria. Studio sul numero di uscite ottimali e sul miglioramento della fitness aerobica.
CETOLA, DONATO SALVATORE
2018/2019
Abstract
Obiettivo. Nel 1946 la World Health Organization (WHO) definì la salute come ¿stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia¿. L'inattività fisica oggi è il quarto fattore di rischio per la mortalità globale (approssimativamente 3.2 milioni di morti annue) (WHO, 2010), motivo per cui sono state stilate linee guida che stabiliscono la frequenza, la durata, l'intensità, il tipo e la quantità di attività fisica da praticare ogni giorno. In particolare, lo studio vuole dimostrare come brevi pause attive in aula, bastate sul Daily Mile, e definite dalla letteratura scientifica activity breaks, possano migliorare significativamente la fitness aerobica e il rapporto tra circonferenza vita e altezza nei bambini delle scuole primarie. Il secondo obiettivo dello studio è di indagare, in maniera esplorativa, le possibili associazioni tra il numero di ore di attività sportiva effettuate dagli studenti e i miglioramenti nella fitness aerobica. Materiali e metodi. I campioni che hanno preso parte allo studio sono costituiti da 213 studenti di età compresa tra i 6 e gli 11 anni (M=8±1 anni), di cui 108 maschi (50,7%) e 105 femmine (49,3%), facenti parte di differenti istituti di scuola primaria della provincia di Torino. Gli strumenti utilizzati sono: bilancia elettrica, statimetro, centimetro. Si è invece somministrato il Six Minute Run Test (6MRT) e calcolato il Waist-to-Height-Ratio (WTHR) a inizio (T0), a metà (T1) e a fine intervento (T2). Risultati. Attraverso l'analisi statistica si nota un incremento del 6% tra T1 e T2 e del 4%, tra T0 e T2 nei metri percorsi al 6MRT. Allo stesso modo con l'analisi statistica osserviamo nel WTHR incrementi tra T0 e T1 dell'1%, tra T1 e T2 del 3% ed infine tra T0 e T2 del 4%. Differentemente, non si sono notate differenze in termini di CFR. Si è osservato come il gruppo che ha svolto meno di due uscite settimanali ha ottenuto una differenza al 6MRT di 27,66±11,20 m; il gruppo Medio risulta effettuare in media almeno due uscite a settimana con un incremento al 6MRT di 24,24±9,12 m; mentre il gruppo con un Alto livello di attività fisica che esce almeno tre volte a settimana ha ottenuto un incremento al 6MRT di 58,91±10,81 m. Conclusioni. Lo studio evidenzia che all'aumentare del numero di uscite si osserva un incremento al 6MRT. Possiamo dunque affermare che non ci sono differenze tra l'uscire meno di due volte al giorno e l'uscire due volte al giorno, poiché il gruppo Medio tende a diminuire; al contrario osserviamo differenze tra il gruppo Basso/Medio e Alto numero di uscite, con un maggiore miglioramento del gruppo Alto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/48866