Smart working is a flexible way to perform subordinate work aimed to increase productivity levels, improving work-life balance, without time and working place constraits and using technological tools (mostly mobile ones) to approach a new way of working. Smart working is featured by: technological innovation, work-life balance and sustainability, rather than some opportunities: autonomy, confidence and flexibility (in space and time terms) which they can represent potential dangers at the same time. Major risks featured in smart working can be: ergonomic risk factors, oculo-visual system and psychosocial risk factors. First ones may cause musculoskeletal disorders of back, neck and shoulders, caused by often prolonged non-neutral, uncomfortable, awkward postures and not ergonomically suitable or badly organized workstations. These disorders can also be caused by psychosocial risks linked to increased cognitive workload, blurring boundaries work/personal life and social isolation. Due to prolonged and incorrect use of mobile tools (such as notebook, tablet and smartphone), or wrong work organisation may cause ocular and visual disorders; this may depend on inapporpriate ergonomic, lighting and environmental conditions. Psychosocial risk factors can lead to disorders such as anxiety, burnout, depression, mental exhaustion and stress, negative consequences of isolation, overworking, hyperconnection, blurring boundaries work/personal life, overcontrol feelings and teamwork exclusion. Smart workers’ mental and physical health must be addressed with innovative preventive solutions, proper for digital evolution and work organisational changes defined by industry 4.0. The identified key preventive measures referred to general and specific risks informative, a mixed training between traditional frontal method and the e-learning, a training on the job to allow quick and strong learning over time. “Motion capture” can be a new preventive healthcare technolgy, focused on movement analysis based on an intelligent surveillance system. This process, using monitoring devices into the work equipment, can be used for ergonomic risk assessment through musculoskeletal and psychosocial health monitoring and risk observation. The use of innovative technologies in the implementation of management proposals, involves video procedures use, mobile applications specifically designed for smart working, "eye tracking" technology as a fatigue detector, and "facial emotion recognition using convolutional neural networks", a system for the recognition of expressions and the use of smartwatches in order to motivate work breaks and the right to disconnect, or smart meeting places, online meeting rooms and use of social networks. Through these, and in combination with cutting-edge working methods in process analysis and task-based working, in career mentoring and coaching, guaranteeing social support even through experienced professionals, providing corporate welfare that follows the wave changes and by organizing health promotion projects, it is possible to counteract the main ailments that distinguish smart working in order to achieve the smart workers’ mental and physical health.

Per lavoro agile o smart working si intende una modalità flessibile di svolgimento del lavoro subordinato finalizzata ad incrementare la produttività e ad agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e luogo di lavoro e dall’utilizzo di strumenti tecnologici (principalmente mobili), avviando un processo di metamorfosi a livello organizzativo. Lo smart working è costituito da: innovazione tecnologica, work-life balance e sostenibilità, piuttosto che da alcune opportunità: autonomia, flessibilità (spazio, tempo) e fiducia che sono allo stesso tempo dei potenziali pericoli. I rischi maggiormente rilevanti nell’attività agile sono: fattori di rischio ergonomici, all’apparato oculo-visivo e quelli psicosociali. Dai primi possono derivare disturbi muscoloscheletrici a carico di schiena, collo e spalle, la cui insorgenza scaturisce a seguito di posture incongrue, spesso prolungate e da postazioni di lavoro non adeguate o ben organizzate, e causati da fattori di rischio psicosociali legati all’eccessivo carico di lavoro, la mancanza di confini tra sfera di vita lavorativa e privata, la sensazione di esclusione e di isolamento; i disturbi oculo-visivi possono insorgere a causa di un utilizzo prolungato delle attrezzature mobili (notebook, tablet e smartphone), o dell’uso non corretto degli stessi e da una errata organizzazione lavorativa, questo può dipendere da condizioni ergonomiche, di illuminamento ed ambientali non adeguate. Dai fattori di rischio psicosociali possono scaturire disturbi come ansia, burnout, depressione, esaurimento e stress che generano come conseguenza dell’isolamento, overworking, iperconnessione, confusione dei confini tra la sfera di vita, sensazione di eccessivo controllo e di esclusione dall’organizzazione. Il benessere psicofisico degli smart workers deve essere trattato con soluzioni preventive innovative, adeguate all’evoluzione digitale e ai cambiamenti organizzativi definiti dall’industria 4.0. Le misure di prevenzione individuate fanno ricorso all’informativa sui rischi generali e specifici, all’erogazione di una formazione mista tra il metodo tradizionale frontale e l’attività online, all’addestramento consentendo un apprendimento rapido e resistente nel tempo, anche tramite la tecnologia “motion capture” che si concentra sull’analisi del movimento e dei disturbi muscoloscheletrici, mentre nella valutazione dei rischi può essere utilizzato un sistema di sorveglianza intelligente che utilizzi dispositivi di monitoraggio incorporati nelle attrezzature consentendo l’osservazione dei rischi ergonomici, della salute muscoloscheletrica e di quella psicosociale. Le proposte di management prevedono l’uso di video procedure, applicazioni mobile, la tecnologia ”eye tracking” come rilevatore di fatica, il sistema “facial emotion recognition using convolutional neural networks” per il riconoscimento delle espressioni ed il ricorso agli smartwatches allo scopo di stimolare il rispetto delle pause ed il diritto alla disconnessione, o luoghi di ritrovo smart, sale riunioni online e l’adozione di social networks. Tramite questi, ed in combinazione con metodi di lavoro all’avanguardia nell’analisi dei processi e nel lavoro per obiettivi, nel mentoring di carriera e coaching, garantendo supporto sociale anche tramite professionisti, mettendo a disposizione un welfare aziendale che segua l’onda del cambiamenti e organizzando progetti di promozione per la salute, è possibile contrastare i disturbi che contraddistinguono lo smart working al fine di raggiungere una condizione di benessere psicofisico nei lavoratori agili.

La tutela del benessere psicofisico del lavoratore nell'epoca dello smart working

ROSSO, ELENA
2020/2021

Abstract

Per lavoro agile o smart working si intende una modalità flessibile di svolgimento del lavoro subordinato finalizzata ad incrementare la produttività e ad agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, caratterizzata dall’assenza di precisi vincoli di orario e luogo di lavoro e dall’utilizzo di strumenti tecnologici (principalmente mobili), avviando un processo di metamorfosi a livello organizzativo. Lo smart working è costituito da: innovazione tecnologica, work-life balance e sostenibilità, piuttosto che da alcune opportunità: autonomia, flessibilità (spazio, tempo) e fiducia che sono allo stesso tempo dei potenziali pericoli. I rischi maggiormente rilevanti nell’attività agile sono: fattori di rischio ergonomici, all’apparato oculo-visivo e quelli psicosociali. Dai primi possono derivare disturbi muscoloscheletrici a carico di schiena, collo e spalle, la cui insorgenza scaturisce a seguito di posture incongrue, spesso prolungate e da postazioni di lavoro non adeguate o ben organizzate, e causati da fattori di rischio psicosociali legati all’eccessivo carico di lavoro, la mancanza di confini tra sfera di vita lavorativa e privata, la sensazione di esclusione e di isolamento; i disturbi oculo-visivi possono insorgere a causa di un utilizzo prolungato delle attrezzature mobili (notebook, tablet e smartphone), o dell’uso non corretto degli stessi e da una errata organizzazione lavorativa, questo può dipendere da condizioni ergonomiche, di illuminamento ed ambientali non adeguate. Dai fattori di rischio psicosociali possono scaturire disturbi come ansia, burnout, depressione, esaurimento e stress che generano come conseguenza dell’isolamento, overworking, iperconnessione, confusione dei confini tra la sfera di vita, sensazione di eccessivo controllo e di esclusione dall’organizzazione. Il benessere psicofisico degli smart workers deve essere trattato con soluzioni preventive innovative, adeguate all’evoluzione digitale e ai cambiamenti organizzativi definiti dall’industria 4.0. Le misure di prevenzione individuate fanno ricorso all’informativa sui rischi generali e specifici, all’erogazione di una formazione mista tra il metodo tradizionale frontale e l’attività online, all’addestramento consentendo un apprendimento rapido e resistente nel tempo, anche tramite la tecnologia “motion capture” che si concentra sull’analisi del movimento e dei disturbi muscoloscheletrici, mentre nella valutazione dei rischi può essere utilizzato un sistema di sorveglianza intelligente che utilizzi dispositivi di monitoraggio incorporati nelle attrezzature consentendo l’osservazione dei rischi ergonomici, della salute muscoloscheletrica e di quella psicosociale. Le proposte di management prevedono l’uso di video procedure, applicazioni mobile, la tecnologia ”eye tracking” come rilevatore di fatica, il sistema “facial emotion recognition using convolutional neural networks” per il riconoscimento delle espressioni ed il ricorso agli smartwatches allo scopo di stimolare il rispetto delle pause ed il diritto alla disconnessione, o luoghi di ritrovo smart, sale riunioni online e l’adozione di social networks. Tramite questi, ed in combinazione con metodi di lavoro all’avanguardia nell’analisi dei processi e nel lavoro per obiettivi, nel mentoring di carriera e coaching, garantendo supporto sociale anche tramite professionisti, mettendo a disposizione un welfare aziendale che segua l’onda del cambiamenti e organizzando progetti di promozione per la salute, è possibile contrastare i disturbi che contraddistinguono lo smart working al fine di raggiungere una condizione di benessere psicofisico nei lavoratori agili.
The preservation of workers' mental and physical health during the smart working era
Smart working is a flexible way to perform subordinate work aimed to increase productivity levels, improving work-life balance, without time and working place constraits and using technological tools (mostly mobile ones) to approach a new way of working. Smart working is featured by: technological innovation, work-life balance and sustainability, rather than some opportunities: autonomy, confidence and flexibility (in space and time terms) which they can represent potential dangers at the same time. Major risks featured in smart working can be: ergonomic risk factors, oculo-visual system and psychosocial risk factors. First ones may cause musculoskeletal disorders of back, neck and shoulders, caused by often prolonged non-neutral, uncomfortable, awkward postures and not ergonomically suitable or badly organized workstations. These disorders can also be caused by psychosocial risks linked to increased cognitive workload, blurring boundaries work/personal life and social isolation. Due to prolonged and incorrect use of mobile tools (such as notebook, tablet and smartphone), or wrong work organisation may cause ocular and visual disorders; this may depend on inapporpriate ergonomic, lighting and environmental conditions. Psychosocial risk factors can lead to disorders such as anxiety, burnout, depression, mental exhaustion and stress, negative consequences of isolation, overworking, hyperconnection, blurring boundaries work/personal life, overcontrol feelings and teamwork exclusion. Smart workers’ mental and physical health must be addressed with innovative preventive solutions, proper for digital evolution and work organisational changes defined by industry 4.0. The identified key preventive measures referred to general and specific risks informative, a mixed training between traditional frontal method and the e-learning, a training on the job to allow quick and strong learning over time. “Motion capture” can be a new preventive healthcare technolgy, focused on movement analysis based on an intelligent surveillance system. This process, using monitoring devices into the work equipment, can be used for ergonomic risk assessment through musculoskeletal and psychosocial health monitoring and risk observation. The use of innovative technologies in the implementation of management proposals, involves video procedures use, mobile applications specifically designed for smart working, "eye tracking" technology as a fatigue detector, and "facial emotion recognition using convolutional neural networks", a system for the recognition of expressions and the use of smartwatches in order to motivate work breaks and the right to disconnect, or smart meeting places, online meeting rooms and use of social networks. Through these, and in combination with cutting-edge working methods in process analysis and task-based working, in career mentoring and coaching, guaranteeing social support even through experienced professionals, providing corporate welfare that follows the wave changes and by organizing health promotion projects, it is possible to counteract the main ailments that distinguish smart working in order to achieve the smart workers’ mental and physical health.
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