The primary objective of this thesis is to provide a translation proposal for the play 'random' (2008) by debbie tucker green, one of the most inflent a stylistically innovative Anglo-Jamaican author of contemporary Britain. Her language is a mix of Jamaican Creole, African American, and Anglo-Jamaican, and it is precisely the challenge of translating a language that is so far from the standard and culturally situated that led me to choose this work. The thesis is divided into four chapters: the first chapter traces the history of black British theatre because, although the first works entirely written and produced by Afro-Americans in England only appeared in the second half of the 20th century, the presence of a black trumpeter is documented at the court of Henry VII in the 13th century, and the first characters of color in English works appeared in the 16th century. The second chapter is dedicated to debbie tucker green, her works, and the themes they address, with a particular focus on 'random' and the language used in the work. The third chapter traces the history of translation from Cicero to translation studies and Machine-Aided Translation (MAT), passing through les belles infidèles, and in the second part, it provides an overview of the possible translation strategies that arise from a mix of approaches, methods, and translation techniques. Finally, in the fourth chapter, the translation strategy used for 'random' is justified, and the translation is discussed by taking some passages from the work as examples. The comment is divided into analysis from a morphosyntactic, stylistic-lexical, and cultural point of view.
L'obiettivo primario di questa tesi è quello di fornire una proposta di traduzione dell'opera teatrale 'random' (2008) di debbie tucker green, un'autrice anglo-giamaicana contemporanea tra le più apprezzate e stilisticamente innovatrici attive in Gran Bretagna. La sua lingua è un mix di creolo giamaicano, afro-americano e anglo-giamaicano ed è proprio la sfida che risiede nel tradurre una lingua così lontana dallo standard e culturalmente situata che mi ha portato a scegliere quest'opera. La tesi si divide in quattro capitoli: nel primo capitolo si ripercorre la storia del black British theatre perché anche se le prime opere completamente scritte e prodotte da afroamericani in Inghilterra comparvero solo nella seconda metà del XX secolo, la presenza di un trombettista di colore è attestata alla corte di Enrico VII nel XIII secolo e i primi personaggi di colore in opere inglesi comparvero nel XVI secolo. Il secondo capitolo è dedicato a debbie tucker green, alle sue opere e ai temi che affrontano con un particolare focus su random e sul linguaggio usato nell'opera. Il terzo capitolo ripercorre la storia della traduzione da Cicerone ai translation studies e alla MAT (Machine Aided-Translation) passando per les belles infidèles e nella seconda parte presenta una panoramica sulle possibili strategie traduttive che vengono a crearsi con un mix di approcci, metodi e tecniche traduttive. Infine nel quarto capitolo viene motivata la strategia traduttiva utilizzata per 'random' e si discute la traduzione prendendo ad esempio alcuni passi dell'opera. Il commento si divide in analisi dal punto di vista morfo-sintattico, stilistico-lessicale e culturale.
Translating black British theatre: random by debbie tucker green
SERIO, SERENA
2021/2022
Abstract
L'obiettivo primario di questa tesi è quello di fornire una proposta di traduzione dell'opera teatrale 'random' (2008) di debbie tucker green, un'autrice anglo-giamaicana contemporanea tra le più apprezzate e stilisticamente innovatrici attive in Gran Bretagna. La sua lingua è un mix di creolo giamaicano, afro-americano e anglo-giamaicano ed è proprio la sfida che risiede nel tradurre una lingua così lontana dallo standard e culturalmente situata che mi ha portato a scegliere quest'opera. La tesi si divide in quattro capitoli: nel primo capitolo si ripercorre la storia del black British theatre perché anche se le prime opere completamente scritte e prodotte da afroamericani in Inghilterra comparvero solo nella seconda metà del XX secolo, la presenza di un trombettista di colore è attestata alla corte di Enrico VII nel XIII secolo e i primi personaggi di colore in opere inglesi comparvero nel XVI secolo. Il secondo capitolo è dedicato a debbie tucker green, alle sue opere e ai temi che affrontano con un particolare focus su random e sul linguaggio usato nell'opera. Il terzo capitolo ripercorre la storia della traduzione da Cicerone ai translation studies e alla MAT (Machine Aided-Translation) passando per les belles infidèles e nella seconda parte presenta una panoramica sulle possibili strategie traduttive che vengono a crearsi con un mix di approcci, metodi e tecniche traduttive. Infine nel quarto capitolo viene motivata la strategia traduttiva utilizzata per 'random' e si discute la traduzione prendendo ad esempio alcuni passi dell'opera. Il commento si divide in analisi dal punto di vista morfo-sintattico, stilistico-lessicale e culturale. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/48728