L’allenamento pliometrico: metodologia per allenare la forza nel calciatore

There is one aspect that has become of paramount importance to the football player in recent years, strength training with overloads. Sometimes, however, it is quite costly in terms of the equipment to be used, and in some contexts, such as team training, it may prove impossible to adopt. The bibliographic search for sources was conducted by consulting the PubMed database, as well as separate sitographic sources. The aim of the paper is to find out whether plyometrics could be a valid alternative methodology to the use of overloads that could be introduced within team training. The first section provides an introduction to what are the main athletic components to be taken into account during sports performance, with a consequent analysis of what strength is and why it is of relevant importance. Plyometric training is undoubtedly a methodology with very different characteristics to the use of overloads, and not easy to manage, even though it may appear to be the opposite; in fact, the second section will deal with what its main characteristics are, its peculiarities, the guidelines that should be followed to optimise the work, and finally the benefits it can bring to the development of the player's physical characteristics. The paper then deals with two very important topics, which relate to the use of plyometrics after a serious ankle or anterior cruciate ligament injury, and the use of this methodology with young players who are still at a delicate age of their growth. In conclusion: plyometrics has proven to be not only useful in the athlete's training and improvement processes, performance side, but according to several studies it also finds a precise place and usefulness in post-injury and injury prevention.

Vi è un aspetto che negli ultimi anni ha ormai acquisito un’importanza fondamentale per il giocatore di calcio, l’allenamento della forza con i sovraccarichi. Talvolta, però, esso richiede un impiego al quanto dispendioso per le attrezzature da utilizzare, e in alcuni contesti, come quello di squadra, potrebbe rivelarsi impossibile da adottare. La ricerca bibliografica delle fonti è stata condotta consultando la banca dati PubMed, oltre a distinte fonti sitografiche. L’obbiettivo dell’elaborato è quello di capire se la pliometria possa essere una valida metodologia alternativa all’utilizzo dei sovraccarichi, da poter introdurre all’interno degli allenamenti di squadra. La prima sezione prevede un’introduzione a quelli che sono le componenti atletiche principali da tenere in considerazione durante la performance sportiva, con la conseguente analisi di che cosa sia la forza e del perché sia di rilevante importanza. L’allenamento pliometrico è sicuramente una metodologia dalle caratteristiche molto differenti rispetto all’utilizzo dei sovraccarichi, e di non facile gestione, anche se all’apparenza può sembrare il contrario; infatti in seguito la seconda sezione si occuperà di quali siano le principali caratteristiche, le sue peculiarità, le linee guida che si dovrebbero seguire per ottimizzare il lavoro ed infine i benefici che può apportare allo sviluppo delle caratteristiche fisiche del giocatore. L’elaborato verte poi sulla trattazione di due tematiche molto importanti che afferiscono all’utilizzo della pliometria dopo un grave infortunio alla caviglia o al legamento crociato anteriore, e all’utilizzo di questa metodologia con i giovani calciatori che si trovano in un età ancora delicata della propria crescita. In conclusione: la pliometria si è dimostrata non solo utile nei processi di allenamento e miglioramento dell’atleta, lato performance, ma secondi diversi studi trova anche una precisa collocazione e utilità in ambito, sia post infortunio che prevenzione infortuni.