Negli ultimi decenni, a causa del costante aumento dell'aspettativa di vita, si è assistito a un incremento delle patologie a carico del sistema nervoso. Contestualmente si è assistito anche a un incremento della ricerca scientifica in questo settore, in modo particolare farmacologica. In tempi recenti nell'ambito delle neuroscienze sono state sviluppate nuove tecniche d'intervento, tra le quali figura la stimolazione transcranica a corrente diretta. La tDCS (transcranial direct current stimulation) è la più utilizzata tra le tecniche di stimolazione transcranica elettrica (tES), una particolare tipologia di stimolazione cerebrale non invasiva (NIBS). La NIBS induce una variazione del potenziale di membrana dei neuroni, cioè una differenza di potenziale elettrico indotta da uno squilibrio di cariche elettriche positive e negative dette ioni tra le due facce della membrana del neurone. La tES prevede una debole stimolazione (1-2 mA) attraverso l'applicazione di elettrodi (anodo, a potenziale positivo, o catodo, a potenziale negativo) sull'area cerebrale di interesse e di un altro elettrodo in una zona neutra cefalica o extracefalica. La stimolazione avviene per circa 5-20 minuti ed è erogata tramite uno stimolatore a batteria. La tDCS come tutte le NIBS non è una tecnica di stimolazione invasiva, a differenza di tecniche quali la stimolazione cerebrale profonda e la stimolazione cerebrale diretta, le quali prevedono l'applicazione dell'elettrodo stimolatore all'interno della scatola cranica. La tDCS può modulare il funzionamento dell'area cerebrale di interesse aumentandone (stimolazione anodica) o diminuendone (stimolazione catodica) l'eccitabilità o la soglia di risposta. Questi cambiamenti possono estendersi a diversi periodi di tempo, da minuti a ore, e sono necessari alla modulazione di più funzioni cognitive, che sono facilitate o inibite, implicate in vari compiti. La tDCS è in grado di migliorare le prestazioni cognitive dei soggetti stimolati, in particolare le prestazioni di memoria. Nel presente lavoro di ricerca, in seguito alla stimolazione tramite tDCS della corteccia prefrontale dorsolaterale, sono state valutate le performance di soggetti sani in compiti di rievocazione e riconoscimento. L'obiettivo di tale lavoro è permettere una maggiore comprensione degli effetti della tDCS quale strumento valido al fine di potenziare le abilità cognitive nei soggetti sani e una futura applicazione in quelli affetti da patologie degenerative del sistema nervoso
Modulazione della memoria tramite tDCS: effetti in compiti di rievocazione e di riconoscimento in soggetti sani
ABBRESCIA, IVAN NICOLA
2018/2019
Abstract
Negli ultimi decenni, a causa del costante aumento dell'aspettativa di vita, si è assistito a un incremento delle patologie a carico del sistema nervoso. Contestualmente si è assistito anche a un incremento della ricerca scientifica in questo settore, in modo particolare farmacologica. In tempi recenti nell'ambito delle neuroscienze sono state sviluppate nuove tecniche d'intervento, tra le quali figura la stimolazione transcranica a corrente diretta. La tDCS (transcranial direct current stimulation) è la più utilizzata tra le tecniche di stimolazione transcranica elettrica (tES), una particolare tipologia di stimolazione cerebrale non invasiva (NIBS). La NIBS induce una variazione del potenziale di membrana dei neuroni, cioè una differenza di potenziale elettrico indotta da uno squilibrio di cariche elettriche positive e negative dette ioni tra le due facce della membrana del neurone. La tES prevede una debole stimolazione (1-2 mA) attraverso l'applicazione di elettrodi (anodo, a potenziale positivo, o catodo, a potenziale negativo) sull'area cerebrale di interesse e di un altro elettrodo in una zona neutra cefalica o extracefalica. La stimolazione avviene per circa 5-20 minuti ed è erogata tramite uno stimolatore a batteria. La tDCS come tutte le NIBS non è una tecnica di stimolazione invasiva, a differenza di tecniche quali la stimolazione cerebrale profonda e la stimolazione cerebrale diretta, le quali prevedono l'applicazione dell'elettrodo stimolatore all'interno della scatola cranica. La tDCS può modulare il funzionamento dell'area cerebrale di interesse aumentandone (stimolazione anodica) o diminuendone (stimolazione catodica) l'eccitabilità o la soglia di risposta. Questi cambiamenti possono estendersi a diversi periodi di tempo, da minuti a ore, e sono necessari alla modulazione di più funzioni cognitive, che sono facilitate o inibite, implicate in vari compiti. La tDCS è in grado di migliorare le prestazioni cognitive dei soggetti stimolati, in particolare le prestazioni di memoria. Nel presente lavoro di ricerca, in seguito alla stimolazione tramite tDCS della corteccia prefrontale dorsolaterale, sono state valutate le performance di soggetti sani in compiti di rievocazione e riconoscimento. L'obiettivo di tale lavoro è permettere una maggiore comprensione degli effetti della tDCS quale strumento valido al fine di potenziare le abilità cognitive nei soggetti sani e una futura applicazione in quelli affetti da patologie degenerative del sistema nervosoFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/48623