The discussion of the border issue is a priority in the management of the regions: it is political and economic, but is the presence of the frontier also included in the social, cultural and psychological dynamics of the community? What are the challenges of a collaborative dialogue? Cross-border cooperation policies respond to collaborative needs: the sharing of a common past, traditions, spoken languages, customs and traditions, have led to the creation of an indissoluble social interdependence, culture and economy, a prerequisite for a successful collaboration. Through the concepts of cross-border cooperation and cross-border regions, it is defined the Euroregion, an authority that promoted the full affirmation of the border population identity. The objective of cross-border policies is, in fact, to create a space inclusive, peaceful and respectful of all identities: "Europe of the regions". Fruitful projects have been developed since the launch of the first Interreg program (1990) for the financial support of cross-border territorial development; rethinking the territory, by the collaborative strength of the border population, is the basis of cooperation. Therefore the Alpine arc is considered a case in point: the Alps are limited in natural orography and a source of connection, but over the centuries political longing has generated fictitious splits which have strengthened the ties of the Alpine population. In particular, the Italian-French border is analyzed, enclosing a universe of resilient customs. To foster the establishment of cooperation projects, the Alps must have matured as an economic, cultural and housing dimension: the ALCOTRA program is included in the European Interreg program (today at the fifth edition). It is precisely focused on a continuous rethinking in the mountain border space between Italy and France, including the French regions of Rhône-Alpes and Provence-Alpes-Côte d'Azur and the Italian regions of Piedmont, Liguria and Val d'Aosta. ALCOTRA 2014-2020 benefits from the lessons of the previous programs and aims to identify concrete and effective solutions to problems that don't know frontiers. The most successful projects are focused on the natural heritage of the Alps, to ensure a sustainable and alternative use of the Alpine area between France and Italy. JardinAlp - Gardens of the Alps, is the reference project, inscribed in the Priority Attractiveness of the territory, in the macro-objective of Adaptation to climate change and in the specific objective of Increasing sustainable tourism in the ALCOTRA area. The objective of the project is the construction and enhancement of eight Italian-French Alpine botanical gardens (Charance, Lautaret, Paradisia, Castel Savoia, Chanousia, Saussurea, Valderia and the Marguareis botanical stations), to develop scientific tourism and promote education plant biodiversity. A partial impact assessment is followed by an analysis of the direction taken: is favoring an alternative mountain use based on summer tourism, on the protection and enhancement of medicinal plants, as well as on the study of preservative solutions of nature and environmental characteristics the road correct? The discussion concludes with interviews with representatives and collaborators of the JardinAlp project, to understand the authentic effectiveness of the cross-border cooperation project.
La trattazione della tematica confinaria è una priorità nella gestione delle regioni: la presenza della frontiera incide sulle dinamiche sociali, culturali e psicologiche della popolazione? Quali le sfide di un dialogo collaborativo? Le politiche di cooperazione transfrontaliera forniscono una risposta alle esigenze collaborative: la condivisione di un passato comune, tradizioni, lingue parlate, usi e costumi, hanno contribuito alla creazione di un'interdipendenza sociale, culturale ed economica indissolubile, presupposto di una collaborazione di successo. Attraverso i concetti di cross border cooperation e cross border regions, si perviene a definire l'Euroregione, ente che favorisce la piena affermazione identitaria delle popolazioni confinarie. Obiettivo delle politiche transfrontaliere è, infatti, creare una ¿Europa delle regioni¿ inclusiva, pacifica e rispettosa di tutte le identità. Dal lancio del primo programma Interreg (1990) per il sostegno finanziario allo sviluppo territoriale transfrontaliero, sono stati realizzati progetti fecondi; il lavoro di ripensamento del territorio, trainato dalla forza di volontà collaborativa della popolazione confinaria, sono alla base della cooperazione. Perciò l'arco alpino viene considerato esempio calzante: le Alpi sono confine orografico naturale e fonte di collegamento, ma nei secoli le brame politiche hanno generato scissioni fittizie che, nella pratica, hanno rafforzato i legami della popolazione alpina. In particolare, viene analizzato il confine italo-francese, racchiudente in sé un universo di consuetudini resilienti. Per favorire l'attecchimento dei progetti di cooperazione, le Alpi devono essere ripensate quale dimensione economica, culturale e abitativa: il programma ALCOTRA, inserito nel programma europeo Interreg oggi alla quinta edizione, è appunto focalizzato su un ripensamento continuo dello spazio confinario montano tra Italia e Francia, inclusivo delle regioni francesi Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra e delle regioni italiane Piemonte, Liguria e Val d'Aosta. ALCOTRA 2014-2020 beneficia degli insegnamenti delle programmazioni precedenti e si prefigge di individuare soluzioni concrete ed efficaci a problematiche che non conoscono frontiere. I progetti di maggior successo sono focalizzati sul patrimonio naturalistico delle Alpi, per garantire una fruizione sostenibile e alternativa della zona alpina tra Francia e Italia. JardinAlp - Giardini delle Alpi, è il progetto di riferimento, inscritto nell'Asse prioritario Attrattività del territorio, nel macro-obiettivo di Adattamento al cambiamento climatico e nell'obiettivo specifico di Incrementare il turismo sostenibile nell'area ALCOTRA. Obiettivo del progetto è la costruzione e valorizzazione di otto giardini botanici alpini italo-francesi (Charance, Lautaret, Paradisia, Castel Savoia, Chanousia, Saussurea, Valderia e le stazioni botaniche del Marguareis), per sviluppare il turismo scientifico e favorire l'educazione alla biodiversità vegetale. Ad una parziale valutazione d'impatto, segue un'analisi sulla direzione intrapresa: favorire una fruizione montana alternativa basata su un turismo estivo, sulla protezione e valorizzazione delle piante officinali, nonché sullo studio di soluzioni preservative della natura e delle tipicità ambientali è la strada corretta? La trattazione si conclude con interviste a esponenti e collaboratori del progetto JardinAlp, per comprendere l'autentica efficacia del progetto di cooperazione.
Lo sviluppo territoriale montano: cooperare per competere nel caso JardinAlp
ROSSI, GIULIA
2018/2019
Abstract
La trattazione della tematica confinaria è una priorità nella gestione delle regioni: la presenza della frontiera incide sulle dinamiche sociali, culturali e psicologiche della popolazione? Quali le sfide di un dialogo collaborativo? Le politiche di cooperazione transfrontaliera forniscono una risposta alle esigenze collaborative: la condivisione di un passato comune, tradizioni, lingue parlate, usi e costumi, hanno contribuito alla creazione di un'interdipendenza sociale, culturale ed economica indissolubile, presupposto di una collaborazione di successo. Attraverso i concetti di cross border cooperation e cross border regions, si perviene a definire l'Euroregione, ente che favorisce la piena affermazione identitaria delle popolazioni confinarie. Obiettivo delle politiche transfrontaliere è, infatti, creare una ¿Europa delle regioni¿ inclusiva, pacifica e rispettosa di tutte le identità. Dal lancio del primo programma Interreg (1990) per il sostegno finanziario allo sviluppo territoriale transfrontaliero, sono stati realizzati progetti fecondi; il lavoro di ripensamento del territorio, trainato dalla forza di volontà collaborativa della popolazione confinaria, sono alla base della cooperazione. Perciò l'arco alpino viene considerato esempio calzante: le Alpi sono confine orografico naturale e fonte di collegamento, ma nei secoli le brame politiche hanno generato scissioni fittizie che, nella pratica, hanno rafforzato i legami della popolazione alpina. In particolare, viene analizzato il confine italo-francese, racchiudente in sé un universo di consuetudini resilienti. Per favorire l'attecchimento dei progetti di cooperazione, le Alpi devono essere ripensate quale dimensione economica, culturale e abitativa: il programma ALCOTRA, inserito nel programma europeo Interreg oggi alla quinta edizione, è appunto focalizzato su un ripensamento continuo dello spazio confinario montano tra Italia e Francia, inclusivo delle regioni francesi Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra e delle regioni italiane Piemonte, Liguria e Val d'Aosta. ALCOTRA 2014-2020 beneficia degli insegnamenti delle programmazioni precedenti e si prefigge di individuare soluzioni concrete ed efficaci a problematiche che non conoscono frontiere. I progetti di maggior successo sono focalizzati sul patrimonio naturalistico delle Alpi, per garantire una fruizione sostenibile e alternativa della zona alpina tra Francia e Italia. JardinAlp - Giardini delle Alpi, è il progetto di riferimento, inscritto nell'Asse prioritario Attrattività del territorio, nel macro-obiettivo di Adattamento al cambiamento climatico e nell'obiettivo specifico di Incrementare il turismo sostenibile nell'area ALCOTRA. Obiettivo del progetto è la costruzione e valorizzazione di otto giardini botanici alpini italo-francesi (Charance, Lautaret, Paradisia, Castel Savoia, Chanousia, Saussurea, Valderia e le stazioni botaniche del Marguareis), per sviluppare il turismo scientifico e favorire l'educazione alla biodiversità vegetale. Ad una parziale valutazione d'impatto, segue un'analisi sulla direzione intrapresa: favorire una fruizione montana alternativa basata su un turismo estivo, sulla protezione e valorizzazione delle piante officinali, nonché sullo studio di soluzioni preservative della natura e delle tipicità ambientali è la strada corretta? La trattazione si conclude con interviste a esponenti e collaboratori del progetto JardinAlp, per comprendere l'autentica efficacia del progetto di cooperazione.File | Dimensione | Formato | |
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