This study has its origin from the recognition of differences in terms of health outcomes among native and immigrant populations in a given country. Immigrants are often identified as a vulnerable population, as people who are exposed to a higher risk of having lower health, physical and social outcomes and also who receive an inadequate level of healthcare. On the occurrence of different health levels among native and immigrant individuals we wonder which is the reasoning behind this gap. This found vulnerability is defined by many factors: linguistic barriers, education and access to healthcare strongly affect the individual health level. In order to investigate this topic at first a literature review has been completed and then a Stata analysis has been conducted, using data belonging to the Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe. The survey SHARE is a multidisciplinary and cross-national panel database of micro data on health, socio-economic and social and family networks of individuals aged 50 or older. Focusing on a period of time ranging from 2011 to 2018 and on a subset of countries belonging to West Europe, the aim of this study is to verify the existence of a correlation between the level of perceived health and the individual income wealth. There are further variables that have an impact on this relation such as the belonging to the group of immigrants or to the natives' one, the gender, the number of educational years achieved, the performance of physical activities and the potential help received from people who do not belong to the household. In order to conduct this analysis three models have been used: the model of ordinary least squares controlling by country and year effects, the fixed effect model and the random effect model. A statistically significant correlation between the level of perceived health and the individual income wealth is verified and it highlights how the shift from the lowest level of income wealth to the following ones leads to an increase of the health level in a progressively increasing way.
Questo studio nasce dal riscontro di disuguaglianze in termini di outcome sanitari tra la popolazione nativa e quella immigrata in un dato paese. Gli immigrati vengono sovente identificati come una popolazione vulnerabile, come soggetti che sono esposti ad un rischio maggiore di avere di outcome sanitari, fisici e sociali inferiori e che ricevono un livello di assistenza sanitaria inadeguato. Al verificarsi di condizioni di salute differenti tra individui nativi e immigrati ci si domanda quali siano le motivazioni alla base di questo divario. Questa riscontrata vulnerabilità è definita da molti fattori: le barriere linguistiche, l'istruzione e l'accesso all'assistenza sanitaria incidono fortemente sul livello di salute individuale. Per studiare questo fenomeno si è dapprima completata una revisione della letteratura esistente e successivamente è stata condotta un'analisi attraverso il software Stata, utilizzando dati appartenenti al Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe. L'indagine SHARE fornisce una dataset multidisciplinare e multi-paese di dati individuali sulla salute, sullo status socioeconomico e sulle relazioni sociali e familiari di individui con più di cinquanta anni. Concentrandosi su un arco temporale che va dal 2011 al 2018 e su paesi appartenenti all'Europa occidentale, l'obiettivo dello studio è quello di verificare l'esistenza di una correlazione tra il livello di salute percepito e il benessere economico individuale. Ad incidere su questa relazione vi sono ulteriori variabili quali l'appartenenza al gruppo degli immigrati o dei nativi, il genere, il numero di anni di istruzione raggiunto, lo svolgimento di attività fisiche e gli eventuali aiuti ricevuti da individui esterni al nucleo familiare. Per condurre l'analisi sono stati utilizzati tre modelli: il modello dei minimi quadrati (OLS) controllando per gli effetti di paese e anno, il modello ad effetti fissi e il modello ad effetti casuali. Viene verificata una correlazione statisticamente significativa tra il livello di salute percepito e il benessere economico individuale e si evidenzia come il passaggio dal livello di benessere economico più basso a quelli successivi comporta un aumento del livello di salute in maniera progressivamente crescente.
Immigrazione e salute: un'applicazione a dati europei
AUGUSTONI, MARGHERITA
2018/2019
Abstract
Questo studio nasce dal riscontro di disuguaglianze in termini di outcome sanitari tra la popolazione nativa e quella immigrata in un dato paese. Gli immigrati vengono sovente identificati come una popolazione vulnerabile, come soggetti che sono esposti ad un rischio maggiore di avere di outcome sanitari, fisici e sociali inferiori e che ricevono un livello di assistenza sanitaria inadeguato. Al verificarsi di condizioni di salute differenti tra individui nativi e immigrati ci si domanda quali siano le motivazioni alla base di questo divario. Questa riscontrata vulnerabilità è definita da molti fattori: le barriere linguistiche, l'istruzione e l'accesso all'assistenza sanitaria incidono fortemente sul livello di salute individuale. Per studiare questo fenomeno si è dapprima completata una revisione della letteratura esistente e successivamente è stata condotta un'analisi attraverso il software Stata, utilizzando dati appartenenti al Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe. L'indagine SHARE fornisce una dataset multidisciplinare e multi-paese di dati individuali sulla salute, sullo status socioeconomico e sulle relazioni sociali e familiari di individui con più di cinquanta anni. Concentrandosi su un arco temporale che va dal 2011 al 2018 e su paesi appartenenti all'Europa occidentale, l'obiettivo dello studio è quello di verificare l'esistenza di una correlazione tra il livello di salute percepito e il benessere economico individuale. Ad incidere su questa relazione vi sono ulteriori variabili quali l'appartenenza al gruppo degli immigrati o dei nativi, il genere, il numero di anni di istruzione raggiunto, lo svolgimento di attività fisiche e gli eventuali aiuti ricevuti da individui esterni al nucleo familiare. Per condurre l'analisi sono stati utilizzati tre modelli: il modello dei minimi quadrati (OLS) controllando per gli effetti di paese e anno, il modello ad effetti fissi e il modello ad effetti casuali. Viene verificata una correlazione statisticamente significativa tra il livello di salute percepito e il benessere economico individuale e si evidenzia come il passaggio dal livello di benessere economico più basso a quelli successivi comporta un aumento del livello di salute in maniera progressivamente crescente.File | Dimensione | Formato | |
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