Un terzo delle risorse idriche in Europa è destinato al comparto agricolo il quale incide sia sulla quantità sia sulla qualità delle acque per altri usi. Pertanto, è di fondamentale importanza l’applicazione di correte pratiche agricole per migliorare l’efficienza idrica in agricoltura e di conseguenza ottenere una maggiore disponibilità idrica per altri usi. Per quanto riguarda l’efficienza dell’uso dell’acqua in campo, essa va aumentata scegliendo il metodo di irrigazione più adatto in base all’ambiente, alle caratteristiche pedologiche del suolo e al sistema colturale in modo da aumentare in modo efficiente le riserve idriche del suolo. Il sempre maggiore impatto dei cambiamenti climatici richiede e richiederà valutazioni sempre più accurate a livello di agroecosistema con l’obiettivo di ottimizzare le risorse idriche per la coltivazione. Questo lavoro intende raccogliere elementi su l’efficienza dei principali metodi irrigui (scorrimento, ala gocciolante e fertirrigazione) e di diverse densità colturali (7,5-9,0 e 10,5 piante m-2) sulla produzione e sulla sanità della granella di mais, con un successivo focus sul tema della contaminazione da micotossine. L’attività di ricerca si articola su l’analisi di dati raccolti su diverse parcelle di un ibrido di mais a maturazione medio-tardiva (ibrido P1547 e classe FAO 600) durante la stagione produttiva del 2021 coltivato su un suolo sciolto nel comune di Villareggia. Le analisi statistiche hanno riguardato, in particolare, tutte le componenti della produzione a partire dalla densità di raccolta fino al numero di cariossidi per spiga e i parametri qualitativi. Nella seconda parte dei risultati, sono stati analizzati gli indici vegetazionali NDVI e NDRE ottenuti dal satellite Sentinel 2 per valutare se questi possono essere degli strumenti adatti al monitoraggio della coltura nei confronti dello stress. Osservando la risposta del mais sottoposto a questi trattamenti si possono riassumere i seguenti risultati: La produzione di mais a) non è influenzata dai trattamenti irrigui mentre lo è l’umidità alla raccolta, b) l’utilizzo delle ali gocciolanti porta un vantaggio soprattutto in termini di risparmio idrico rispetto allo scorrimento, c) l’indice di efficienza irrigua (IWUE) dell’ala gocciolante è di un 14% superiore rispetto allo scorrimento, d) le differenze più significative in termini produttivi si hanno sulle componenti della produzione e non ci sono differenze significative apportate dai trattamenti sui parametri di qualità nutrizionale della granella. Pertanto, l’aspetto di maggior importanza è quindi il risparmio idrico ottenuto con le microirrigazioni pari al 14% f) la differenza dell’indice IWUE tra scorrimento e ala gocciolante/fertirrigazione implica un risparmio idrico di 14 m3 per produrre 1 kg di granella e) il confronto più interessante è quello tra la fertirrigazione in alta densità e lo scorrimento a bassa densità soprattutto per quanto riguarda gli indici di efficienza: il confronto fertirrigazione e densità più alta è il più favorevole (4,8 m3 di acqua/kg granella e 51,6 kg di granella/ kg di azoto).

Impatto di diversi metodi irrigui e densità di semina sulla resa e sulla qualità del mais in Piemonte

LAMANNA, MANUEL
2021/2022

Abstract

Un terzo delle risorse idriche in Europa è destinato al comparto agricolo il quale incide sia sulla quantità sia sulla qualità delle acque per altri usi. Pertanto, è di fondamentale importanza l’applicazione di correte pratiche agricole per migliorare l’efficienza idrica in agricoltura e di conseguenza ottenere una maggiore disponibilità idrica per altri usi. Per quanto riguarda l’efficienza dell’uso dell’acqua in campo, essa va aumentata scegliendo il metodo di irrigazione più adatto in base all’ambiente, alle caratteristiche pedologiche del suolo e al sistema colturale in modo da aumentare in modo efficiente le riserve idriche del suolo. Il sempre maggiore impatto dei cambiamenti climatici richiede e richiederà valutazioni sempre più accurate a livello di agroecosistema con l’obiettivo di ottimizzare le risorse idriche per la coltivazione. Questo lavoro intende raccogliere elementi su l’efficienza dei principali metodi irrigui (scorrimento, ala gocciolante e fertirrigazione) e di diverse densità colturali (7,5-9,0 e 10,5 piante m-2) sulla produzione e sulla sanità della granella di mais, con un successivo focus sul tema della contaminazione da micotossine. L’attività di ricerca si articola su l’analisi di dati raccolti su diverse parcelle di un ibrido di mais a maturazione medio-tardiva (ibrido P1547 e classe FAO 600) durante la stagione produttiva del 2021 coltivato su un suolo sciolto nel comune di Villareggia. Le analisi statistiche hanno riguardato, in particolare, tutte le componenti della produzione a partire dalla densità di raccolta fino al numero di cariossidi per spiga e i parametri qualitativi. Nella seconda parte dei risultati, sono stati analizzati gli indici vegetazionali NDVI e NDRE ottenuti dal satellite Sentinel 2 per valutare se questi possono essere degli strumenti adatti al monitoraggio della coltura nei confronti dello stress. Osservando la risposta del mais sottoposto a questi trattamenti si possono riassumere i seguenti risultati: La produzione di mais a) non è influenzata dai trattamenti irrigui mentre lo è l’umidità alla raccolta, b) l’utilizzo delle ali gocciolanti porta un vantaggio soprattutto in termini di risparmio idrico rispetto allo scorrimento, c) l’indice di efficienza irrigua (IWUE) dell’ala gocciolante è di un 14% superiore rispetto allo scorrimento, d) le differenze più significative in termini produttivi si hanno sulle componenti della produzione e non ci sono differenze significative apportate dai trattamenti sui parametri di qualità nutrizionale della granella. Pertanto, l’aspetto di maggior importanza è quindi il risparmio idrico ottenuto con le microirrigazioni pari al 14% f) la differenza dell’indice IWUE tra scorrimento e ala gocciolante/fertirrigazione implica un risparmio idrico di 14 m3 per produrre 1 kg di granella e) il confronto più interessante è quello tra la fertirrigazione in alta densità e lo scorrimento a bassa densità soprattutto per quanto riguarda gli indici di efficienza: il confronto fertirrigazione e densità più alta è il più favorevole (4,8 m3 di acqua/kg granella e 51,6 kg di granella/ kg di azoto).
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