L’Anoressia Nervosa è un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione caratterizzato da un alterato consumo di cibo che danneggia la salute psicofisica e condiziona l’autostima di chi ne è affetto; in particolar modo è possibile individuare un’alterazione della dimensione corporea e sociale che determina una variazione dello Spazio Interpersonale (IPS) ovvero dell’area intorno al proprio corpo in cui avvengono le interazioni sociali. È stato dimostrato che all’interno dell’AN i confini e le dimensioni di tale spazio possono aumentare. Il presente lavoro di ricerca, partendo dalle lacune presenti in letteratura, si propone di indagare l’IPS nell’AN e nel gruppo di controllo valutando l’effetto del genere e delle espressioni facciali, indagare le differenze nei due gruppi nelle variabili legate alla psicopatologia alimentare e nei confini dell’IPS nelle diverse condizioni proposte dal task, nonché nello stato soggettivo pre e post task e, infine, valutare le possibili associazioni tra i sintomi alimentari e la distanza sociale nelle diverse condizioni del task. Sono stati analizzati un campione di 24 pazienti e un campione di 11 controlli attraverso i questionari self-report EDE-Q e BSQ, per valutare gli aspetti alimentari, e un computer task virtuale basato sullo Stop-Distance Paradigm, per valutare l’IPS in relazione alle differenti variabili, infine, per valutare lo stato attuale dei partecipanti prima e dopo il task sono state proposte un set di domande a cui essi rispondevano su una Visual Analogue Scale (VAS). I risultati hanno evidenziato che per quanto riguarda l’effetto del genere entrambi i gruppi preferivano mantenere una distanza maggiore per l’interazione nei confronti di un attore maschio; per quanto riguarda l’effetto delle espressioni facciali, invece, è emerso che nei pazienti la distanza sociale preferita era maggiore nella condizione “ostile” rispetto a “neutra” e “mask”, mentre nei controlli era maggiore in “amichevole” rispetto a “mask”; per quanto riguarda l’effetto combinato delle due variabili, in entrambi i gruppi è emerso che quando era l’attore maschio ad avvicinarsi le distanze sociali preferite erano tutte maggiori rispetto alla condizione “mask” e “ostile” rispetto a “neutra”, mentre con l’attrice femmina i pazienti preferivano una distanza maggiore nella condizione “mask” e “ostile” rispetto a quella “neutra” e i controlli nella condizione “amichevole” e “mask” rispetto alla condizione “neutra”. Sono stati riportati livelli minore di BMI e maggiori nelle sottoscale EDE-Q e BSQ nei pazienti rispetto ai controlli e la maggior parte delle VAS ha evidenziato valori più elevati nei pazienti confermando una maggior alterazione sociale e nello stato soggettivo, le uniche non risultate maggiori riguardano la percezione di fame e di craving. Per ciò che concerne la scelta della distanza sociale i pazienti hanno preferito distanze significativamente maggiori nelle condizioni “neutro femmine”, “amichevole” in entrambi i gruppi e “mask” maschile. Infine, per le associazioni tra i sintomi alimentari e l’IPS nelle diverse condizioni del task ed è emerso che nei pazienti l’unica correlazione significativa era tra la preoccupazione per il peso e la distanza con l’attore maschio avente espressione amichevole, mentre nei controlli sono emerse correlazioni tra l’IPS e il BMI e comportamenti restrittivi. Tali risultati introducono un nuovo percorso di ricerca da poter approfondire e possibili nuove applicazioni terapeutiche.
Associazione tra psicopatologia alimentare e modulazione dello spazio interpersonale in pazienti affetti da Anoressia Nervosa e soggetti di controllo
AMISTÀ, ALESSIA
2021/2022
Abstract
L’Anoressia Nervosa è un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione caratterizzato da un alterato consumo di cibo che danneggia la salute psicofisica e condiziona l’autostima di chi ne è affetto; in particolar modo è possibile individuare un’alterazione della dimensione corporea e sociale che determina una variazione dello Spazio Interpersonale (IPS) ovvero dell’area intorno al proprio corpo in cui avvengono le interazioni sociali. È stato dimostrato che all’interno dell’AN i confini e le dimensioni di tale spazio possono aumentare. Il presente lavoro di ricerca, partendo dalle lacune presenti in letteratura, si propone di indagare l’IPS nell’AN e nel gruppo di controllo valutando l’effetto del genere e delle espressioni facciali, indagare le differenze nei due gruppi nelle variabili legate alla psicopatologia alimentare e nei confini dell’IPS nelle diverse condizioni proposte dal task, nonché nello stato soggettivo pre e post task e, infine, valutare le possibili associazioni tra i sintomi alimentari e la distanza sociale nelle diverse condizioni del task. Sono stati analizzati un campione di 24 pazienti e un campione di 11 controlli attraverso i questionari self-report EDE-Q e BSQ, per valutare gli aspetti alimentari, e un computer task virtuale basato sullo Stop-Distance Paradigm, per valutare l’IPS in relazione alle differenti variabili, infine, per valutare lo stato attuale dei partecipanti prima e dopo il task sono state proposte un set di domande a cui essi rispondevano su una Visual Analogue Scale (VAS). I risultati hanno evidenziato che per quanto riguarda l’effetto del genere entrambi i gruppi preferivano mantenere una distanza maggiore per l’interazione nei confronti di un attore maschio; per quanto riguarda l’effetto delle espressioni facciali, invece, è emerso che nei pazienti la distanza sociale preferita era maggiore nella condizione “ostile” rispetto a “neutra” e “mask”, mentre nei controlli era maggiore in “amichevole” rispetto a “mask”; per quanto riguarda l’effetto combinato delle due variabili, in entrambi i gruppi è emerso che quando era l’attore maschio ad avvicinarsi le distanze sociali preferite erano tutte maggiori rispetto alla condizione “mask” e “ostile” rispetto a “neutra”, mentre con l’attrice femmina i pazienti preferivano una distanza maggiore nella condizione “mask” e “ostile” rispetto a quella “neutra” e i controlli nella condizione “amichevole” e “mask” rispetto alla condizione “neutra”. Sono stati riportati livelli minore di BMI e maggiori nelle sottoscale EDE-Q e BSQ nei pazienti rispetto ai controlli e la maggior parte delle VAS ha evidenziato valori più elevati nei pazienti confermando una maggior alterazione sociale e nello stato soggettivo, le uniche non risultate maggiori riguardano la percezione di fame e di craving. Per ciò che concerne la scelta della distanza sociale i pazienti hanno preferito distanze significativamente maggiori nelle condizioni “neutro femmine”, “amichevole” in entrambi i gruppi e “mask” maschile. Infine, per le associazioni tra i sintomi alimentari e l’IPS nelle diverse condizioni del task ed è emerso che nei pazienti l’unica correlazione significativa era tra la preoccupazione per il peso e la distanza con l’attore maschio avente espressione amichevole, mentre nei controlli sono emerse correlazioni tra l’IPS e il BMI e comportamenti restrittivi. Tali risultati introducono un nuovo percorso di ricerca da poter approfondire e possibili nuove applicazioni terapeutiche.File | Dimensione | Formato | |
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