In order to systematize and analyse the literature on the relational status of couples facing a diagnosis of breast and prostate cancer, it has proceeded to the implementation of the current systematic review, which has a threefold aim, or rather to highlight the protective and risk factors for the intimacy of the romantic dyad, to show any eventual differences in the management of the disease and the intimacy related to the cultural and sexual orientation and, lastly, to outline the intervention perspectives aimed to the improvement of the couple' s intimacy in oncological patients. Proceeding with the definition of inclusion and exclusion criteria and reviewing 7 different databases coming from EBSCO, it was possible to select 10 scientific studies on breast cancer and 7 on prostate cancer. Through the overview of these researches, it was possible to respond to the three established aims, highlighting how, in the case of breast cancer, the risk factors for the couple's intimacy can be lead back to body changes consecutive to a surgical intervention, to a misinformation related to the treatment context and to depressive phenomena, while the protective factors are found in a communicative openness regarding concerns consequent to the disease or in the sharing of personal elements and positive aspects related to daily nature and in a commitment of both members of the couple to support each other. On the other hand, considering a diagnosis of prostate cancer, the risk factors refer to changes consecutive to the surgery, a common aspect with breast cancer patients, to sexual problems preceding diagnosis and treatment, and to a range of avoidable behaviours and attitudes towards the disease, while a single protective factor emerges, found, moreover, in breast cancer patients, which refers to open and spontaneous communication referring to fears and worries related to the disease. Further, in relation to the second aim, considering the studies related to mammary carcinoma, differences attributable to the culture of belonging emerge, while, if we consider the studies related to prostate cancer, differences due to the homosexual orientation of the participants are highlighted. Lastly, referring to the third established aim, considering both diagnoses, different perspectives of intervention are highlighted traceable to a psycho-education, addressed to both patients and partners, concerning the characteristics of the disease and treatments, interventions aimed at improving intimate and communicative processes within the couple and, finally, therapeutic approaches mainly related to systemic relational and cognitive-behavioural orientation.
Al fine di sistematizzare e analizzare la letteratura sulla condizione relazionale di coppie che affrontano una diagnosi di cancro al seno e alla prostata, si è proceduto alla implementazione della presente revisione sistematica, la quale si pone un triplice obiettivo, ossia evidenziare i fattori protettivi e di rischio per l'intimità della diade romantica, mettere in luce eventuali differenze nella gestione della malattia e dell'intimità legate all'orientamento culturale e sessuale e, infine, delineare le prospettive di intervento volte al miglioramento dell'intimità di coppia in pazienti oncologici. Procedendo con la definizione dei criteri di inclusione e di esclusione e revisionando 7 diverse banche dati provenienti dal database EBSCO, è stato possibile selezionare 10 studi scientifici riguardanti il cancro al seno e 7 riguardanti il cancro alla prostata. Attraverso la rassegna di queste ricerche è stato possibile rispondere ai tre obiettivi prefissati, mettendo in luce come, nel caso del cancro al seno, i fattori di rischio per l'intimità di coppia si possano ricondurre a cambiamenti corporei consecutivi all'intervento chirurgico, a una disinformazione relativa al contesto di cura e a fenomeni di carattere depressivo, mentre i fattori protettivi si ritrovano in un'apertura comunicativa riguardante preoccupazioni conseguenti alla malattia o condivisioni di elementi personali e aspetti positivi legati alla quotidianità e in un impegno di entrambi i membri della coppia a sostenersi vicendevolmente. Invece, prendendo in considerazione una diagnosi di cancro alla prostata i fattori di rischio fanno riferimento a cambiamenti consecutivi all'intervento chirurgico, un aspetto in comune con le pazienti affette da cancro al seno, a problematiche sessuali precedenti alla diagnosi e al trattamento e ad una serie di comportamenti ed atteggiamenti evitanti nei confronti della malattia, mentre emerge un unico fattore protettivo, riscontrato, peraltro, nelle pazienti affette da cancro al seno, che fa riferimento alla comunicazione aperta e spontanea riferita alle paure e ai timori legate alla malattia. Inoltre, in relazione al secondo obiettivo, considerando gli studi relativi al carcinoma mammario, emergono differenze riconducibili alla cultura di appartenenza, mentre, se si considerano gli studi relativi al carcinoma prostatico, vengono messe in luce differenze legate all'orientamento omosessuale dei partecipanti. Infine, riferendosi al terzo obiettivo prefissato, considerando entrambe le diagnosi, vengono messe in luce diverse prospettive di intervento riscontrabili in una psico-educazione, rivolta sia a pazienti sia al partner, relativa alle caratteristiche della malattia e dei trattamenti, interventi volti al miglioramento dei processi intimi e comunicativi all'interno della coppia e, infine, ad approcci terapeutici legati prevalentemente all'orientamento sistemico relazionale e a quello cognitivo-comportamentale.
Cancro al seno e alla prostata: una revisione sistematica della letteratura scientifica sull'intimità di coppia
FATTORI, EMANUELE
2019/2020
Abstract
Al fine di sistematizzare e analizzare la letteratura sulla condizione relazionale di coppie che affrontano una diagnosi di cancro al seno e alla prostata, si è proceduto alla implementazione della presente revisione sistematica, la quale si pone un triplice obiettivo, ossia evidenziare i fattori protettivi e di rischio per l'intimità della diade romantica, mettere in luce eventuali differenze nella gestione della malattia e dell'intimità legate all'orientamento culturale e sessuale e, infine, delineare le prospettive di intervento volte al miglioramento dell'intimità di coppia in pazienti oncologici. Procedendo con la definizione dei criteri di inclusione e di esclusione e revisionando 7 diverse banche dati provenienti dal database EBSCO, è stato possibile selezionare 10 studi scientifici riguardanti il cancro al seno e 7 riguardanti il cancro alla prostata. Attraverso la rassegna di queste ricerche è stato possibile rispondere ai tre obiettivi prefissati, mettendo in luce come, nel caso del cancro al seno, i fattori di rischio per l'intimità di coppia si possano ricondurre a cambiamenti corporei consecutivi all'intervento chirurgico, a una disinformazione relativa al contesto di cura e a fenomeni di carattere depressivo, mentre i fattori protettivi si ritrovano in un'apertura comunicativa riguardante preoccupazioni conseguenti alla malattia o condivisioni di elementi personali e aspetti positivi legati alla quotidianità e in un impegno di entrambi i membri della coppia a sostenersi vicendevolmente. Invece, prendendo in considerazione una diagnosi di cancro alla prostata i fattori di rischio fanno riferimento a cambiamenti consecutivi all'intervento chirurgico, un aspetto in comune con le pazienti affette da cancro al seno, a problematiche sessuali precedenti alla diagnosi e al trattamento e ad una serie di comportamenti ed atteggiamenti evitanti nei confronti della malattia, mentre emerge un unico fattore protettivo, riscontrato, peraltro, nelle pazienti affette da cancro al seno, che fa riferimento alla comunicazione aperta e spontanea riferita alle paure e ai timori legate alla malattia. Inoltre, in relazione al secondo obiettivo, considerando gli studi relativi al carcinoma mammario, emergono differenze riconducibili alla cultura di appartenenza, mentre, se si considerano gli studi relativi al carcinoma prostatico, vengono messe in luce differenze legate all'orientamento omosessuale dei partecipanti. Infine, riferendosi al terzo obiettivo prefissato, considerando entrambe le diagnosi, vengono messe in luce diverse prospettive di intervento riscontrabili in una psico-educazione, rivolta sia a pazienti sia al partner, relativa alle caratteristiche della malattia e dei trattamenti, interventi volti al miglioramento dei processi intimi e comunicativi all'interno della coppia e, infine, ad approcci terapeutici legati prevalentemente all'orientamento sistemico relazionale e a quello cognitivo-comportamentale.File | Dimensione | Formato | |
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