Allergia alimentare e qualità di vita. Impatto psicologico, emotivo e sociale dell'allergia alimentare sui bambini e gli adolescenti: indagine osservazionale sui pazienti del reparto di Allergologia dell'Ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino.

The food allergies are a very common illness; their incidence is increasing at around 8% of the pediatric population .
The food allergies have a strong impact on the quality of life of patients and their families. The recent literature has extensively documented the impact of illness' management; it feeds and makes chronic the feelings of uncertainty and insecurity, the symptoms of stress and anxiety, the severe limitations of daily activity and the social isolation. To date the only recognized cure as potentially resolutive and definitive is the food-specific oral desensitization practice (SOTI or DOPA), which however does not always succeed in the intent to ¿ferry¿ the allergic towards immunological tolerance, has not entered in routine practice, it is reserved for III level hospitals, has a long life and is not risk-free. All this makes it very difficult to identify the end of the stressful event. Many studies, including this one carried out at the Regina Margherita Children's Hospital, testify to the presence of discreet levels of concern, distress and anxiety in allergic children and their parents.

Le allergie alimentari sono una malattia molto comune; la loro incidenza sta aumentando attestandosi intorno all'8% della popolazione pediatrica .
Le AA hanno un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. La recente letteratura ha ampiamente documentato l'impatto della gestione della patologia; essa alimenta e cronicizza sentimenti di incertezza e di insicurezza, sintomi di stress ed ansia , gravi limitazioni dell'attività quotidiana e isolamento sociale . Ad oggi l'unica cura riconosciuta come potenzialmente risolutiva e definitiva é la pratica di desensibilizzazione orale alimento-specifica (SOTI o DOPA), che tuttavia non sempre riesce nell'intento di ¿traghettare¿ l'allergico verso la tolleranza immunologica, non é entrata nella pratica routinaria, é riservata ai Centri ospedlaieri di III livello, ha lunga durata e non é scevra da rischi. Tutto questo rende molto difficile identificare la fine dell'evento stressante. Molte ricerche , tra cui questa effettuata presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita, testimoniano la presenza di discreti livelli di preoccupazione, distress e ansia nei bambini allergici e nei loro genitori.