Il tema dell'immigrazione è negli ultimi tempi ampiamente discusso a livello politico e mediatico a causa della percezione dell'accrescere dei flussi migratori provenienti dal continente africano e della conseguente problematica della gestione dei nuovi arrivi, dell'accoglienza sul territorio e dell'integrazione nella società. Si assiste quindi oggi a una regolamentazione talvolta debole, che vede una notevole distanza tra la norma e la sua applicazione e spesso un adeguarsi della prima alla seconda. L'interesse per l'argomento nasce dal riscontro di alcune criticità presenti in questo campo come la permanenza forzata in centri di identificazione per tempi eccessivamente prolungati, la lentezza delle procedure burocratiche e di riconoscimento e la complessità del sistema di accoglienza nella sua articolazione in molteplici tipologie di centri con una diversa gamma di servizi erogati. In particolare, l'elaborato si propone di analizzare un aspetto specifico dell'accoglienza rappresentato dal trattenimento amministrativo, inteso come limitazione della libertà personale del richiedente asilo che viene spesso giustificato dallo Stato sulla base della necessità di tutelare la propria sicurezza nazionale, riconoscendo nello straniero un potenziale rischio per i propri cittadini. Per questi motivi diventa importante lo studio di approcci alternativi al trattenimento che possano assorbire le esperienze di paesi entra UE, di cui si tratterà nella parte conclusiva. L'ambito di interesse saranno la fase di identificazione e fotosegnalamento all'interno degli hotspot e quella di prima accoglienza nei centri di competenza governativa in Italia. Per lo studio di entrambi i casi di trattenimento amministrativo si farà riferimento alla normativa europea in materia, la Direttiva accoglienza 2013/33/CE, e il recepimento di questa nell'ordinamento italiano con il Decreto legislativo 142/2015. A fronte delle recenti novità introdotte in tema di Sicurezza e Immigrazione dal Decreto-legge 113/2018, l'elaborato affronterà inoltre alcune delle modifiche in tema di trattenimento, indagando gli aspetti critici e valutando la reale applicazione dell'articolo 13 della Costituzione in termini di libertà personale dell'individuo e dell'articolo 6 dei D.lgs. 142/2015 riguardante il trattenimento del richiedente. Quest'ultimo infatti, in quanto regolarmente presente sul territorio italiano e salvo casi di forza maggiore esplicitamente indicati, non può essere limitato nel godimento dei diritti fondamentali e può essere trattenuto solo in presenza di una convalida del provvedimento di trattenimento da parte di un giudice.
Il trattenimento amministrativo del richiedente asilo
MELATTI, MARTA
2017/2018
Abstract
Il tema dell'immigrazione è negli ultimi tempi ampiamente discusso a livello politico e mediatico a causa della percezione dell'accrescere dei flussi migratori provenienti dal continente africano e della conseguente problematica della gestione dei nuovi arrivi, dell'accoglienza sul territorio e dell'integrazione nella società. Si assiste quindi oggi a una regolamentazione talvolta debole, che vede una notevole distanza tra la norma e la sua applicazione e spesso un adeguarsi della prima alla seconda. L'interesse per l'argomento nasce dal riscontro di alcune criticità presenti in questo campo come la permanenza forzata in centri di identificazione per tempi eccessivamente prolungati, la lentezza delle procedure burocratiche e di riconoscimento e la complessità del sistema di accoglienza nella sua articolazione in molteplici tipologie di centri con una diversa gamma di servizi erogati. In particolare, l'elaborato si propone di analizzare un aspetto specifico dell'accoglienza rappresentato dal trattenimento amministrativo, inteso come limitazione della libertà personale del richiedente asilo che viene spesso giustificato dallo Stato sulla base della necessità di tutelare la propria sicurezza nazionale, riconoscendo nello straniero un potenziale rischio per i propri cittadini. Per questi motivi diventa importante lo studio di approcci alternativi al trattenimento che possano assorbire le esperienze di paesi entra UE, di cui si tratterà nella parte conclusiva. L'ambito di interesse saranno la fase di identificazione e fotosegnalamento all'interno degli hotspot e quella di prima accoglienza nei centri di competenza governativa in Italia. Per lo studio di entrambi i casi di trattenimento amministrativo si farà riferimento alla normativa europea in materia, la Direttiva accoglienza 2013/33/CE, e il recepimento di questa nell'ordinamento italiano con il Decreto legislativo 142/2015. A fronte delle recenti novità introdotte in tema di Sicurezza e Immigrazione dal Decreto-legge 113/2018, l'elaborato affronterà inoltre alcune delle modifiche in tema di trattenimento, indagando gli aspetti critici e valutando la reale applicazione dell'articolo 13 della Costituzione in termini di libertà personale dell'individuo e dell'articolo 6 dei D.lgs. 142/2015 riguardante il trattenimento del richiedente. Quest'ultimo infatti, in quanto regolarmente presente sul territorio italiano e salvo casi di forza maggiore esplicitamente indicati, non può essere limitato nel godimento dei diritti fondamentali e può essere trattenuto solo in presenza di una convalida del provvedimento di trattenimento da parte di un giudice.File | Dimensione | Formato | |
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