Il seguente lavoro di ricerca si presenta come un'analisi dell'ecosistema culturale della città di Taranto, individuato e studiato come prodotto dell'ecologia culturale. Tale analisi viene sviluppata con un focus particolare sull'interazione tra le diverse forme di economia culturale e creativa delle città post-industriali e i processi di costruzione di comunità di pratiche attraverso forme di prossimità, considerati come fattori determinanti per la nascita e crescita degli attori dell'ecosistema. Attraverso gli elementi socio-demografici ed economici dello stato attuale di Taranto, in particolare quelli dati dal rapporto Creative Puglia sull'economia culturale e creativa della Regione, viene definito il contesto in cui tale ecosistema si colloca e i suoi tratti principali: la presenza di strutture produttive e sociali ancora legate all'industria pesante e al suo impatto occupazionale, un crescente urban shrinking per alcune aree della città, l'influenza limitata delle attività creative sull'economia locale rispetto al resto della Puglia. La panoramica degli strumenti politici e amministrativi promossi su Taranto negli ultimi anni permette, invece, di individuare le forze che agiscono come deviazioni nelle traiettorie dello sviluppo locale, contribuendo alle trasformazioni dell'ecosistema culturale. Per poter analizzare lo stato dell'arte a Taranto, diventano strumenti di analisi due categorie di modelli teorici: la prima include diversi prodotti concettuali derivanti dalla sociologia ed economia urbana, il cui focus principale è lo studio delle forme di governance e amministrazione delle attività culturali e del loro impatto economico nelle città contemporanee, cui si uniscono i processi culturali di base spontaneistica o de-istituzionalizzata, come i cluster creativi e i movimenti dal basso; la seconda categoria teorica unisce la pedagogia alla geografia urbana per considerare il modo in cui le forme di prossimità e i processi di localizzazione concorrono alla formazione delle comunità di pratiche e, in particolare, alle loro tre componenti: impegno reciproco, impresa comune e repertorio condiviso. Lo scopo di quest'ultimo riferimento teorico è quello di poter collegare i processi di condivisione cognitiva (considerati come componente fondamentale per la nascita delle comunità) allo sviluppo e all'interazione tra gli elementi dell'ecosistema culturale.

Comunità creative nella città che si contrae: primi indizi di un'ecologia culturale di Taranto

CORNACCHIA, MICHELE
2017/2018

Abstract

Il seguente lavoro di ricerca si presenta come un'analisi dell'ecosistema culturale della città di Taranto, individuato e studiato come prodotto dell'ecologia culturale. Tale analisi viene sviluppata con un focus particolare sull'interazione tra le diverse forme di economia culturale e creativa delle città post-industriali e i processi di costruzione di comunità di pratiche attraverso forme di prossimità, considerati come fattori determinanti per la nascita e crescita degli attori dell'ecosistema. Attraverso gli elementi socio-demografici ed economici dello stato attuale di Taranto, in particolare quelli dati dal rapporto Creative Puglia sull'economia culturale e creativa della Regione, viene definito il contesto in cui tale ecosistema si colloca e i suoi tratti principali: la presenza di strutture produttive e sociali ancora legate all'industria pesante e al suo impatto occupazionale, un crescente urban shrinking per alcune aree della città, l'influenza limitata delle attività creative sull'economia locale rispetto al resto della Puglia. La panoramica degli strumenti politici e amministrativi promossi su Taranto negli ultimi anni permette, invece, di individuare le forze che agiscono come deviazioni nelle traiettorie dello sviluppo locale, contribuendo alle trasformazioni dell'ecosistema culturale. Per poter analizzare lo stato dell'arte a Taranto, diventano strumenti di analisi due categorie di modelli teorici: la prima include diversi prodotti concettuali derivanti dalla sociologia ed economia urbana, il cui focus principale è lo studio delle forme di governance e amministrazione delle attività culturali e del loro impatto economico nelle città contemporanee, cui si uniscono i processi culturali di base spontaneistica o de-istituzionalizzata, come i cluster creativi e i movimenti dal basso; la seconda categoria teorica unisce la pedagogia alla geografia urbana per considerare il modo in cui le forme di prossimità e i processi di localizzazione concorrono alla formazione delle comunità di pratiche e, in particolare, alle loro tre componenti: impegno reciproco, impresa comune e repertorio condiviso. Lo scopo di quest'ultimo riferimento teorico è quello di poter collegare i processi di condivisione cognitiva (considerati come componente fondamentale per la nascita delle comunità) allo sviluppo e all'interazione tra gli elementi dell'ecosistema culturale.
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