Introduction: Inflammatory bowel disease (IBD), which includes Crohn's disease and ulcerative colitis, is a relapsing and remitting condition characterized by chronic inflammation in various tracts of the gastrointestinal tract. The latter can cause prolonged diarrhea and malabsorption. Data available in the literature are insufficient to make dietary recommendations for patients with IBD, who nevertheless employ exclusion diets in 70 percent of cases. The combination of these two factors, subjects patients to a high risk of malnutrition. The symptoms and treatments of IBD can cause significant physical and psychosocial discomfort for patients, in whom anxiety and depression are about twice as high as in the healthy population. Taking into account both the pathophysiological and psychological and emotional aspects of patients could be the key to alleviating symptoms and improving their quality of life. Mindfulness interventions, an Eastern meditative practice based on mindfulness, have been adapted to Western culture with the development of several programs, which have strong empirical support in the management of various diseases, but have so far been minimally used for patients with IBD. Aim of the work: Through a multidisciplinary and integrated approach, this thesis aims to improve health status and quality of life in a group of patients with IBD, specifically with rectal ulcerative colitis, through Mindfulness practices, Mindful Eating and nutrition education interventions. Materials and Methods: The intervention protocol was structured for a small group of patients (n. 4) and included 6 meetings, lasting 1 hour, at the Dietetics and Clinical Nutrition Facility of the Mauriziano Hospital in Turin. The meetings, in collaboration with SD Psychology, included a first part of nutrition education on the basis of the Mediterranean Diet, and a second part related to Mindfulness practice. The method used for the evaluation of the results of the intervention took into account: the patients' participation in the protocol, including through the performance of the tasks assigned to them (Mindfulness practices and food diary), the examination and comparison of the questionnaires (MAAS and GWBS) administered at the beginning and end of the course, and finally the final commentary returned by the participants. Results and discussion: The recorded participation is 75-100%. MAAS results: patient 1 +0.5; patient 2 +0.5; patient 3 +1; patient 4 +0.5. GWBS results: patients 2 and 3 increased their scores by +7 and +8, respectively, from "moderate distress" to "positive well-being." Patients 1 and 4's scores also changed positively (+7 and +2, respectively). In the context of strong concerns regarding diet, it was crucial to reiterate the importance of an unrestricted diet. The combination of diet and Mindfulness, despite the limited number of encounters, led all patients to improve their propensity for mindfulness in an intentional way, as is clear from the comparison of the initial MAAS with the final MAAS, and partially to alleviate their psychological suffering. Conclusion: This study, given the results obtained, could be considered as a starting point for future research involving the use of additional indicators, both pathophysiological and psychological, so as to allow the consolidation of data to support such and innovative practice.

Introduzione: La malattia infiammatoria intestinale (IBD), che comprende la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, è una condizione recidivante e remittente caratterizzata da un'infiammazione cronica in vari tratti dell'apparato gastrointestinale. Quest’ultima può causare diarrea prolungata e malassorbimento. I dati disponibili in letteratura non sono sufficienti per formulare raccomandazioni dietetiche per i pazienti con IBD, i quali, pur tuttavia, nel 70% dei casi, impiegano diete di esclusione. Il concorso di tali due fattori, sottopone i pazienti ad un elevato rischio di malnutrizione. I sintomi e i trattamenti dell’IBD possono causare significativi disagi fisici e psicosociali per i pazienti, nei quali ansia e depressione sono circa due volte maggiori rispetto alla popolazione sana. Tenere in considerazione sia gli aspetti fisiopatologici che quelli psicologici ed emotivi dei pazienti, potrebbe essere la chiave per alleviare la sintomatologia e migliorare la loro qualità di vita. Gli interventi di Mindfulness, pratica meditativa orientale basata sulla consapevolezza, sono stati adattati alla cultura occidentale con l’elaborazione di diversi programmi, i quali presentano un forte supporto empirico nella gestione di diverse malattie, ma che finora sono stati utilizzati in minima parte per i pazienti con IBD. Scopo del lavoro: Tramite un approccio multidisciplinare ed integrato, questa tesi si pone come obiettivo quello di migliorare lo stato di salute e la qualità di vita in un gruppo di pazienti con IBD, in particolare con retto colite ulcerosa, tramite pratiche Mindfulness, Mindful Eating e interventi di educazione alimentare. Materiali e metodi: Il protocollo di intervento è stato articolato per un gruppo ridotto di pazienti (n° 4) e ha previsto 6 incontri, della durata di 1 ora, presso la Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Ospedale Mauriziano di Torino. Gli incontri, in collaborazione con la SD Psicologia, hanno compreso una prima parte di educazione alimentare sulla base della Dieta Mediterranea, ed una seconda relativa alla pratica Mindfulness. Il metodo usato per la valutazione dei risultati dell’intervento ha tenuto conto: della partecipazione dei pazienti al protocollo, anche mediante lo svolgimento dei compiti loro assegnati (pratiche Mindfulness e diario alimentare), della disamina e del confronto dei questionari (MAAS e GWBS) somministrati all’inizio e al termine del percorso, ed infine del commento finale restituito dai partecipanti. Risultati e discussione: La partecipazione registrata è del 75-100%. Risultati del MAAS: paziente 1 + 0,5; paziente 2 +0,5; paziente 3 +1; paziente 4 +0,5. Risultati del GWBS: i pazienti 2 e 3 hanno aumentato rispettivamente di +7 e +8 i loro punteggi, passando da una “moderata angoscia” ad un “benessere positivo”. Anche il punteggio delle pazienti 1 e 4 ha subito una variazione in positivo (rispettivamente + 7 e +2). In un contesto di forti dubbi riguardanti l’alimentazione, è stato fondamentale ribadire l’importanza di una dieta senza restrizioni. La combinazione di dieta e Mindfulness, nonostante il limitato numero di incontri, ha portato tutti i pazienti a migliorare la loro propensione alla consapevolezza in modo intenzionale, come emerge chiaramente dal confronto del MAAS iniziale con quello finale, e parzialmente a lenire la propria sofferenza psicologica. Conclusione: Questo studio, visti i risultati ottenuti, si potrebbe considerare come un punto di partenza per ricerche future, che prevedano l’utilizzo di ulteriori indicatori sia fisiopatologici che psicologici, sì da consentire il consolidamento di dati a supporto di tale e innovativa pratica.

L’approccio della Mindfulness in ambito clinico, con particolare riferimento alla “Mindful eating”, in pazienti con diagnosi di Retto Colite Ulcerosa (RCU)

SANSALONE, TERESA MARTINA
2021/2022

Abstract

Introduzione: La malattia infiammatoria intestinale (IBD), che comprende la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, è una condizione recidivante e remittente caratterizzata da un'infiammazione cronica in vari tratti dell'apparato gastrointestinale. Quest’ultima può causare diarrea prolungata e malassorbimento. I dati disponibili in letteratura non sono sufficienti per formulare raccomandazioni dietetiche per i pazienti con IBD, i quali, pur tuttavia, nel 70% dei casi, impiegano diete di esclusione. Il concorso di tali due fattori, sottopone i pazienti ad un elevato rischio di malnutrizione. I sintomi e i trattamenti dell’IBD possono causare significativi disagi fisici e psicosociali per i pazienti, nei quali ansia e depressione sono circa due volte maggiori rispetto alla popolazione sana. Tenere in considerazione sia gli aspetti fisiopatologici che quelli psicologici ed emotivi dei pazienti, potrebbe essere la chiave per alleviare la sintomatologia e migliorare la loro qualità di vita. Gli interventi di Mindfulness, pratica meditativa orientale basata sulla consapevolezza, sono stati adattati alla cultura occidentale con l’elaborazione di diversi programmi, i quali presentano un forte supporto empirico nella gestione di diverse malattie, ma che finora sono stati utilizzati in minima parte per i pazienti con IBD. Scopo del lavoro: Tramite un approccio multidisciplinare ed integrato, questa tesi si pone come obiettivo quello di migliorare lo stato di salute e la qualità di vita in un gruppo di pazienti con IBD, in particolare con retto colite ulcerosa, tramite pratiche Mindfulness, Mindful Eating e interventi di educazione alimentare. Materiali e metodi: Il protocollo di intervento è stato articolato per un gruppo ridotto di pazienti (n° 4) e ha previsto 6 incontri, della durata di 1 ora, presso la Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Ospedale Mauriziano di Torino. Gli incontri, in collaborazione con la SD Psicologia, hanno compreso una prima parte di educazione alimentare sulla base della Dieta Mediterranea, ed una seconda relativa alla pratica Mindfulness. Il metodo usato per la valutazione dei risultati dell’intervento ha tenuto conto: della partecipazione dei pazienti al protocollo, anche mediante lo svolgimento dei compiti loro assegnati (pratiche Mindfulness e diario alimentare), della disamina e del confronto dei questionari (MAAS e GWBS) somministrati all’inizio e al termine del percorso, ed infine del commento finale restituito dai partecipanti. Risultati e discussione: La partecipazione registrata è del 75-100%. Risultati del MAAS: paziente 1 + 0,5; paziente 2 +0,5; paziente 3 +1; paziente 4 +0,5. Risultati del GWBS: i pazienti 2 e 3 hanno aumentato rispettivamente di +7 e +8 i loro punteggi, passando da una “moderata angoscia” ad un “benessere positivo”. Anche il punteggio delle pazienti 1 e 4 ha subito una variazione in positivo (rispettivamente + 7 e +2). In un contesto di forti dubbi riguardanti l’alimentazione, è stato fondamentale ribadire l’importanza di una dieta senza restrizioni. La combinazione di dieta e Mindfulness, nonostante il limitato numero di incontri, ha portato tutti i pazienti a migliorare la loro propensione alla consapevolezza in modo intenzionale, come emerge chiaramente dal confronto del MAAS iniziale con quello finale, e parzialmente a lenire la propria sofferenza psicologica. Conclusione: Questo studio, visti i risultati ottenuti, si potrebbe considerare come un punto di partenza per ricerche future, che prevedano l’utilizzo di ulteriori indicatori sia fisiopatologici che psicologici, sì da consentire il consolidamento di dati a supporto di tale e innovativa pratica.
The Mindfulness approach in a clinical setting, with particular reference to 'Mindful eating', in patients diagnosed with Rectal Ulcerative Colitis (UCR)
Introduction: Inflammatory bowel disease (IBD), which includes Crohn's disease and ulcerative colitis, is a relapsing and remitting condition characterized by chronic inflammation in various tracts of the gastrointestinal tract. The latter can cause prolonged diarrhea and malabsorption. Data available in the literature are insufficient to make dietary recommendations for patients with IBD, who nevertheless employ exclusion diets in 70 percent of cases. The combination of these two factors, subjects patients to a high risk of malnutrition. The symptoms and treatments of IBD can cause significant physical and psychosocial discomfort for patients, in whom anxiety and depression are about twice as high as in the healthy population. Taking into account both the pathophysiological and psychological and emotional aspects of patients could be the key to alleviating symptoms and improving their quality of life. Mindfulness interventions, an Eastern meditative practice based on mindfulness, have been adapted to Western culture with the development of several programs, which have strong empirical support in the management of various diseases, but have so far been minimally used for patients with IBD. Aim of the work: Through a multidisciplinary and integrated approach, this thesis aims to improve health status and quality of life in a group of patients with IBD, specifically with rectal ulcerative colitis, through Mindfulness practices, Mindful Eating and nutrition education interventions. Materials and Methods: The intervention protocol was structured for a small group of patients (n. 4) and included 6 meetings, lasting 1 hour, at the Dietetics and Clinical Nutrition Facility of the Mauriziano Hospital in Turin. The meetings, in collaboration with SD Psychology, included a first part of nutrition education on the basis of the Mediterranean Diet, and a second part related to Mindfulness practice. The method used for the evaluation of the results of the intervention took into account: the patients' participation in the protocol, including through the performance of the tasks assigned to them (Mindfulness practices and food diary), the examination and comparison of the questionnaires (MAAS and GWBS) administered at the beginning and end of the course, and finally the final commentary returned by the participants. Results and discussion: The recorded participation is 75-100%. MAAS results: patient 1 +0.5; patient 2 +0.5; patient 3 +1; patient 4 +0.5. GWBS results: patients 2 and 3 increased their scores by +7 and +8, respectively, from "moderate distress" to "positive well-being." Patients 1 and 4's scores also changed positively (+7 and +2, respectively). In the context of strong concerns regarding diet, it was crucial to reiterate the importance of an unrestricted diet. The combination of diet and Mindfulness, despite the limited number of encounters, led all patients to improve their propensity for mindfulness in an intentional way, as is clear from the comparison of the initial MAAS with the final MAAS, and partially to alleviate their psychological suffering. Conclusion: This study, given the results obtained, could be considered as a starting point for future research involving the use of additional indicators, both pathophysiological and psychological, so as to allow the consolidation of data to support such and innovative practice.
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