Il seguente lavoro si propone l'obiettivo di individuare e analizzare gli esiti linguistici prodotti nella letteratura di scrittrici originarie dei Caraibi ispanofoni ed emigrate in America nel Ventesimo secolo. La tesi parte da una breve contestualizzazione storica, politica e sociale del fenomeno della diaspora e dei Caraibi ispanofoni per approfondire, successivamente, gli aspetti sociolinguistici di una selezione di opere delle autrici Julia Alvarez, Esmeralda Santiago e Rosario Ferré; in seguito, si analizzano la nascita, le caratteristiche, gli sviluppi e gli esiti letterari dello Spanglish, idioma nato dal contatto tra la lingua spagnola e la lingua anglo-americana, e si esaminano i motivi del suo utilizzo e le sue proprietà all'interno del testo Yo-Yo Boing! di Giannina Braschi. Lo scopo è quello di rilevare le analogie tra le scelte linguistiche effettuate all'interno delle opere e il contesto diasporico descritto dalle scrittrici prese in considerazione: in queste opere la lingua si rivela il veicolo principale per manifestare la condizione fisica e psicologica dell'individuo migrante, la cui identità ibrida è difficilmente incasellabile all'interno di un solo linguaggio e di una sola cultura. La tesi si articola in due capitoli principali. Il primo capitolo delinea un quadro generale, seppur sintetico, dell'identità dei soggetti della diaspora caraibica del Ventesimo secolo. Il capitolo è introdotto da una breve storia delle origini della diaspora africana, fondamentale per comprendere la multiculturalità delle isole caraibiche. Da qui, si analizzano le conseguenze della diaspora del Novecento dai Caraibi agli Stati Uniti dal punto di vista psicologico e sociale e si riassumono le motivazioni che hanno portato il seguente lavoro a scegliere unicamente i romanzi delle scrittrici ispanofone della diaspora come testimonianza sia dell'identità ibrida dei soggetti migranti sia del valore, nella scrittura, di ciascuna scelta linguistica. Si analizzano, per questi propositi, le opere How The García Girls Lost Their Accents di Julia Alvarez; la trilogia di memoirs di Esmeralda Santiago, When I was Puerto Rican, Almost a Woman e The Turkish Lover; The House on the Lagoon di Rosario Ferré – per quest'ultima autrice, si esaminano le caratteristiche e le differenze principali tra la versione originale dell'opera in lingua inglese e la versione tradotta (dall'autrice stessa) in spagnolo, intitolata La casa de la laguna. Il secondo capitolo tratta più in particolare dello Spanglish come fenomeno conseguente alla diaspora e al contatto dello spagnolo con la lingua anglo-americana: si tenta di ricostruirne le origini non solo nel linguaggio parlato ma anche nella letteratura, si analizzano le sue caratteristiche linguistiche (code-switching; code-mixing; lexical convercence; mutazioni morfosintattiche) e si fornisce un panorama generale delle opinioni a favore e contrarie agli sviluppi del fenomeno. Nella seconda parte del capitolo si esamina l'opera Yo-Yo Boing! di Giannina Braschi, il cui capitolo centrale – contenente il fulcro della narrazione e sviluppato su più di cento pagine – è scritto interamente in Spanglish. In quest'ultima parte della tesi si cerca di dare prova delle teorie precedentemente esposte attraverso l'esame dei contenuti e della forma di un testo che, ancora più che nelle opere prese in considerazione nel primo capitolo, racchiude al suo interno le numerose implicazioni della diaspora.

L'emigrazione in America dai Caraibi ispanofoni. Esiti linguistici nella letteratura femminile della seconda metà del Novecento

BRENTANI, BEATRICE
2018/2019

Abstract

Il seguente lavoro si propone l'obiettivo di individuare e analizzare gli esiti linguistici prodotti nella letteratura di scrittrici originarie dei Caraibi ispanofoni ed emigrate in America nel Ventesimo secolo. La tesi parte da una breve contestualizzazione storica, politica e sociale del fenomeno della diaspora e dei Caraibi ispanofoni per approfondire, successivamente, gli aspetti sociolinguistici di una selezione di opere delle autrici Julia Alvarez, Esmeralda Santiago e Rosario Ferré; in seguito, si analizzano la nascita, le caratteristiche, gli sviluppi e gli esiti letterari dello Spanglish, idioma nato dal contatto tra la lingua spagnola e la lingua anglo-americana, e si esaminano i motivi del suo utilizzo e le sue proprietà all'interno del testo Yo-Yo Boing! di Giannina Braschi. Lo scopo è quello di rilevare le analogie tra le scelte linguistiche effettuate all'interno delle opere e il contesto diasporico descritto dalle scrittrici prese in considerazione: in queste opere la lingua si rivela il veicolo principale per manifestare la condizione fisica e psicologica dell'individuo migrante, la cui identità ibrida è difficilmente incasellabile all'interno di un solo linguaggio e di una sola cultura. La tesi si articola in due capitoli principali. Il primo capitolo delinea un quadro generale, seppur sintetico, dell'identità dei soggetti della diaspora caraibica del Ventesimo secolo. Il capitolo è introdotto da una breve storia delle origini della diaspora africana, fondamentale per comprendere la multiculturalità delle isole caraibiche. Da qui, si analizzano le conseguenze della diaspora del Novecento dai Caraibi agli Stati Uniti dal punto di vista psicologico e sociale e si riassumono le motivazioni che hanno portato il seguente lavoro a scegliere unicamente i romanzi delle scrittrici ispanofone della diaspora come testimonianza sia dell'identità ibrida dei soggetti migranti sia del valore, nella scrittura, di ciascuna scelta linguistica. Si analizzano, per questi propositi, le opere How The García Girls Lost Their Accents di Julia Alvarez; la trilogia di memoirs di Esmeralda Santiago, When I was Puerto Rican, Almost a Woman e The Turkish Lover; The House on the Lagoon di Rosario Ferré – per quest'ultima autrice, si esaminano le caratteristiche e le differenze principali tra la versione originale dell'opera in lingua inglese e la versione tradotta (dall'autrice stessa) in spagnolo, intitolata La casa de la laguna. Il secondo capitolo tratta più in particolare dello Spanglish come fenomeno conseguente alla diaspora e al contatto dello spagnolo con la lingua anglo-americana: si tenta di ricostruirne le origini non solo nel linguaggio parlato ma anche nella letteratura, si analizzano le sue caratteristiche linguistiche (code-switching; code-mixing; lexical convercence; mutazioni morfosintattiche) e si fornisce un panorama generale delle opinioni a favore e contrarie agli sviluppi del fenomeno. Nella seconda parte del capitolo si esamina l'opera Yo-Yo Boing! di Giannina Braschi, il cui capitolo centrale – contenente il fulcro della narrazione e sviluppato su più di cento pagine – è scritto interamente in Spanglish. In quest'ultima parte della tesi si cerca di dare prova delle teorie precedentemente esposte attraverso l'esame dei contenuti e della forma di un testo che, ancora più che nelle opere prese in considerazione nel primo capitolo, racchiude al suo interno le numerose implicazioni della diaspora.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/48287