The ear is the organ that enables the perception of sounds (the so-called sense of hearing) and ensures the static and dynamic balance of the body. The ear is divided into three compartments whose names are: outer ear, middle ear and inner ear. One of the most common and disabling disorders associated with the auditory system is tinnitus, also known as tinnitus. This is a disorder affecting the ear, where the subject perceives a sound, buzzing or whistling inside it. This disorder is in most cases subjective, i.e. only the patient hears it. There are many causes for the development of tinnitus: it can develop due to an ear disease such as Ménière's Syndrome, acoustic trauma, due to severe stress, or due to advancing age. There are different treatments for tinnitus but, to date, no functional and definitive cure has been found. Tinnitus can vary in intensity, from mild to severe, and consequently changes in its severity and the disabling impact it has on the patient's life. Tinnitus can also be associated with other disorders such as depression and sleep disorders: in fact, when the disorder is very severe, it can interfere with sleep, as the patient hears this noise (buzzing or even whistling) so loud that it does not allow him to fall asleep, depriving him of sleep. Sleep deprivation adds to the patient's typical problems. Tinnitus can lead to depression, on the other hand, because of its relevance to the patient's daily and social life, causing severe stress, sleep deprivation as already mentioned, and social exclusion. Studies have been conducted, articles written and experiments carried out at a scientific level on the association of these elements with each other, confirming that tinnitus, sleep disorders and depression can be correlated and how they have a strong impact on the patient and his life.
L'orecchio è l'organo che permette la percezione dei suoni (il cosiddetto senso dell'udito) e che garantisce l'equilibrio statico e dinamico del corpo. L’orecchio è diviso in tre compartimenti i cui nomi sono: orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno. Uno dei disturbi più comuni ed invalidanti che si associano all’apparato uditivo è l’acufene, detto anche tinnito. Si tratta di un disturbo a carico dell’orecchio, dove il soggetto percepisce un suono, ronzio o fischio al suo interno. Questo disturbo è nella maggior parte dei casi soggettivo, cioè soltanto il paziente lo sente. Le cause che scaturiscono lo svilupparsi dell’acufene sono molteplici: può svilupparsi a causa di una patologia dell’orecchio come la Sindrome di Ménière, di un trauma acustico, a causa di un forte stress oppure per l’avanzamento dell’età. Esistono differenti trattamenti per l’acufene ma, al giorno d’oggi, non è stata trovata una cura funzionale e definitiva. L’acufene può variare di intensità, da un livello lieve ad uno grave, e di conseguenza cambia la sua gravità e l’impatto invalidante che esso ha sulla vita del paziente. Il tinnito può essere associato anche ad altri disturbi come la depressione e i disturbi del sonno: infatti, quando il disturbo si presenta in maniera molto grave, esso può interferire con il riposo notturno, poiché il paziente sente questo rumore (ronzio o anche fischio) così forte che non gli permette di addormentarsi, privandolo del sonno. La privazione del sonno aggiunge al paziente tutte le sue tipiche problematiche. L’acufene può portare alla depressione, invece, per via della sua rilevanza nella vita quotidiana e sociale del paziente, provocando un forte stress, privazione del sonno come già detto e un’esclusione sociale. Sono stati condotti studi, scritti articoli e svolti sperimenti a livello scientifico sull’associazione di questi elementi tra loro, dando conferma che l’acufene, i disturbi del sonno e la depressione possono essere correlati e come abbiano un forte impatto sul paziente e la sua vita.
Acufeni: il ruolo dei disturbi del sonno e del disturbo depressivo
ACTIS, LORENZO
2021/2022
Abstract
L'orecchio è l'organo che permette la percezione dei suoni (il cosiddetto senso dell'udito) e che garantisce l'equilibrio statico e dinamico del corpo. L’orecchio è diviso in tre compartimenti i cui nomi sono: orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno. Uno dei disturbi più comuni ed invalidanti che si associano all’apparato uditivo è l’acufene, detto anche tinnito. Si tratta di un disturbo a carico dell’orecchio, dove il soggetto percepisce un suono, ronzio o fischio al suo interno. Questo disturbo è nella maggior parte dei casi soggettivo, cioè soltanto il paziente lo sente. Le cause che scaturiscono lo svilupparsi dell’acufene sono molteplici: può svilupparsi a causa di una patologia dell’orecchio come la Sindrome di Ménière, di un trauma acustico, a causa di un forte stress oppure per l’avanzamento dell’età. Esistono differenti trattamenti per l’acufene ma, al giorno d’oggi, non è stata trovata una cura funzionale e definitiva. L’acufene può variare di intensità, da un livello lieve ad uno grave, e di conseguenza cambia la sua gravità e l’impatto invalidante che esso ha sulla vita del paziente. Il tinnito può essere associato anche ad altri disturbi come la depressione e i disturbi del sonno: infatti, quando il disturbo si presenta in maniera molto grave, esso può interferire con il riposo notturno, poiché il paziente sente questo rumore (ronzio o anche fischio) così forte che non gli permette di addormentarsi, privandolo del sonno. La privazione del sonno aggiunge al paziente tutte le sue tipiche problematiche. L’acufene può portare alla depressione, invece, per via della sua rilevanza nella vita quotidiana e sociale del paziente, provocando un forte stress, privazione del sonno come già detto e un’esclusione sociale. Sono stati condotti studi, scritti articoli e svolti sperimenti a livello scientifico sull’associazione di questi elementi tra loro, dando conferma che l’acufene, i disturbi del sonno e la depressione possono essere correlati e come abbiano un forte impatto sul paziente e la sua vita.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Acufeni- ruolo dei disturbi del sonno e del disturbo depressivo.pdf
non disponibili
Dimensione
1 MB
Formato
Adobe PDF
|
1 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/4825