L’elaborato indaga il legame logos-polemos, ovvero tra la ragione e la guerra, il conflitto. La riflessione comincia da un’analisi genealogica e storica della schiavitù come conseguenza della guerra per poi proseguire, attraverso il pensiero di Aristotele sulla schiavitù naturale, ad analizzare la questione dal punto di vista filosofico. Successivamente l’elaborato indaga più specificatamente il rapporto logos-polemos attraverso il lavoro di Remo Bodei in “Dominio e sottomissione” per chiedersi se sia possibile depotenziare la violenza di questo nesso nelle sue conseguenze più deleterie, quali la chiusura e l’esclusione nei confronti dell’”Altro” percepito come minaccia. Può essere il concetto politico di amicizia ad indebolire il legame del logos con il polemos? A questo proposito la tesi prosegue con le riflessioni di Jacques Derrida sulle politiche dell’amicizia in cui il filosofo analizza e decostruisce il concetto di amicizia come fondamento del politico, giunto a noi dalla tradizione, individuandone alcuni caratteri fondamentali e le loro degenerazioni: -l’opposizione amico-nemico, con particolare attenzione al pensiero di Schmitt; -il modello della fraternità (“fallogocentrico”) che esclude il femminile dal politico; -il modello familiare legato al sangue, al suolo ed al concetto di “comunità naturale”. La decostruzione di questi aspetti permette di pensare ad una diversa idea di amicizia, legata ai concetti di asimmetria, ospitalità assoluta ed accoglienza dell’alterità, che sul piano politico permetta d’immaginare quella che Derrida definisce “democrazia a-venire”.
Logos/Polemos. Dall'origine della schiavitù alle politiche dell'amicizia
FREISA, MARTINA
2022/2023
Abstract
L’elaborato indaga il legame logos-polemos, ovvero tra la ragione e la guerra, il conflitto. La riflessione comincia da un’analisi genealogica e storica della schiavitù come conseguenza della guerra per poi proseguire, attraverso il pensiero di Aristotele sulla schiavitù naturale, ad analizzare la questione dal punto di vista filosofico. Successivamente l’elaborato indaga più specificatamente il rapporto logos-polemos attraverso il lavoro di Remo Bodei in “Dominio e sottomissione” per chiedersi se sia possibile depotenziare la violenza di questo nesso nelle sue conseguenze più deleterie, quali la chiusura e l’esclusione nei confronti dell’”Altro” percepito come minaccia. Può essere il concetto politico di amicizia ad indebolire il legame del logos con il polemos? A questo proposito la tesi prosegue con le riflessioni di Jacques Derrida sulle politiche dell’amicizia in cui il filosofo analizza e decostruisce il concetto di amicizia come fondamento del politico, giunto a noi dalla tradizione, individuandone alcuni caratteri fondamentali e le loro degenerazioni: -l’opposizione amico-nemico, con particolare attenzione al pensiero di Schmitt; -il modello della fraternità (“fallogocentrico”) che esclude il femminile dal politico; -il modello familiare legato al sangue, al suolo ed al concetto di “comunità naturale”. La decostruzione di questi aspetti permette di pensare ad una diversa idea di amicizia, legata ai concetti di asimmetria, ospitalità assoluta ed accoglienza dell’alterità, che sul piano politico permetta d’immaginare quella che Derrida definisce “democrazia a-venire”. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/48234