L'impatto della pandemia da COVID-19 su bambini, adolescenti e genitori: un'indagine presso le scuole e centri diurni riabilitativi per minori

Introduction: Coronavirus disease (COVID-19) is an infectious disease caused by the SARS-CoV-2 virus. Those who contract it, show a range of symptoms, from mild to moderate, and recover without needing special care; some people, however, develop a severe form of the disease and need health care, with a high risk of mortality. The COVID-19 pandemic has sorely tried the general global population: since March 2020, several restrictive measures have been taken, including the closure of all work activities and social isolation. Scientific evidence has reported or demonstrated that there are serious and important consequences following the pandemic, with the onset of psychiatric disorders (for example generalized anxiety, social phobia, addictions, eating disorders). The following research work is a funnel-shaped study, which examines the impact that isolation has had on the general population, especially on children and adolescents, with particular focus on vulnerable groups (minors with mental illness). Moreover, a closer look at parenting style was noted, to understand how the quarantine affected family dynamics and the relationship between parents and children. Aim: The principal aim of this research is to discover if COVID-19 has changed people’s lives in a significant way, in particular those of children, adolescents, minors with mental illness and parents’. The data is important for the future, as it allows to direct one's work and to create oriented rehabilitation and prevention interventions. Materials and methods: In May 2022 some surveys were given to students from primary schools, middle schools, high schools and also to minors from rehabilitation centers. These anonymous tests were created on Google Forms platform and they had both multiple choice and open answer questions. They were also given to 168 minors from 8 to 19 years old. In addition 85 parents took part in the administration of these anonymous questionnaires on Google Forms and they answered the questions on the quality of the relationship between them and their children. Results: From the analysis of the data, numerous interesting results have emerged and they confirm what is also illustrated in scientific literature. Primary school children reported, mostly to a reduction in their level of welfare, reporting feelings of fear, anger and sadness of COVID-19, due to the fact that, still today, there are some restrictive rules to follow. Among adolescents, there are different results, but the most common is a reduction in the welfare area. The first three emotions mostly experienced by young people during the lockdown period were: boredom, tranquility and stress; Today, instead, they are: stress, anxiety and happiness. Adolescents from the Day Rehabilitation Centers for minors report, as the most felt emotions during lockdown: sadness, anxiety and stress. The emotions mainly present now remain anxiety, stress and sadness, with the addition of worry and happiness. Among parents what emerged was that the relationship with their children, principally remained unchanged and that their perception of stress, during the pandemic, was lower. Among the emotions felt, during and after the lockdown, there was stress and worry, but after the pandemic the sense of tranquility increased. In general, the sense of well-being decreased. Conclusions: Research concurs with many studies in scientific literature, because the results show a reduction in well-being and a major presence of negative emotions. The minors felt more of the damage from the pandemic than their parents, probably due to neuronal plasticity. The results obtained are important for health professionals because they can help in the prevention and rehabilitation, the knowledge of the damage guides the treatment intervention and increases the probability of success.

Introduzione: La malattia da coronavirus (COVID-19) è una patologia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2. Chi la contrae, manifesta una serie di sintomi, da lievi a moderati e guarisce senza avere bisogno di cure particolari; alcune persone, tuttavia, sviluppano una forma di malattia grave e necessitano di assistenza sanitaria, con un elevato rischio di mortalità. La pandemia da COVID-19 ha messo a dura prova la popolazione generale globale: da marzo 2020, ci sono state molte misure restrittive, che hanno provocato la chiusura di attività lavorative e l’isolamento sociale. Evidenze scientifiche riportano gravi ed importanti conseguenze a seguito della pandemia, con l’insorgenza di disturbi psichiatrici (ansia generalizzata, fobia sociale, dipendenze, disturbi alimentari). Il seguente lavoro di ricerca approfondisce l’impatto che l’isolamento ha avuto sulla popolazione generale, in particolare su bimbi e adolescenti, per poi concentrarsi sulle fasce vulnerabili (minori con malattia mentale). È presente un focus sulla genitorialità, utile a comprendere come la quarantena abbia inciso sulle dinamiche familiari e sul rapporto tra genitore e figlio. Obiettivo: l’obiettivo della ricerca è scoprire se il COVID-19 ha cambiato particolarmente la vita dei bambini, degli adolescenti, dei minori con disturbo mentale e dei genitori, e come poter agire sulle conseguenze. Materiali e metodi: Nel mese di maggio 2022 sono stati somministrati dei questionari nelle scuole primarie di primo e secondo grado, nelle scuole secondarie di secondo grado e nei Centri Diurni Riabilitativi per minori. I questionari anonimi sono stati creati su Google Forms, composti da domande a risposta multipla e aperta. La fascia di età dei partecipanti va dagli 8 ai 19 anni ed è un campione composto da 168 minori. I genitori dei ragazzi (n=85), hanno partecipato alla somministrazione dei questionari anonimi su Google Forms. Risultati: Dai dati raccolti emergono numerosi elementi interessanti, concordi con quanto illustrato in letteratura. I bimbi delle scuole primarie di primo grado riportano per la maggior parte una riduzione del loro livello di benessere, riferendo sentimenti di paura per il COVID-19, rabbia e tristezza, in quanto ad oggi ci sono ancora delle restrizioni da rispettare. Tra gli adolescenti, vi sono risultati differenti, ma complessivamente emerge una riduzione del benessere. Le tre emozioni maggiormente sperimentate dai giovani durante il lockdown sono: noia, tranquillità e stress. Oggi sono: stress, ansia e felicità. I ragazzi dei Centri Diurni Riabilitativi per minori riportano come emozioni maggiormente sperimentate nel lockdown: tristezza, ansia e stress. Le emozioni più presenti adesso rimangono ansia stress e tristezza, ma si aggiungono anche preoccupazione e felicità. Tra i genitori è emerso che il rapporto con i figli per la maggioranza non ha subito cambiamenti e vi è stata una minore percezione dello stress durante la pandemia. Tra le emozioni provate durante e dopo il lockdown si nota la presenza in entrambi i momenti di stress e preoccupazione, ma nel periodo post-pandemico, aumenta il senso di tranquillità. In generale è diminuito il senso di benessere tra prima e dopo la quarantena. Conclusioni: il lavoro di ricerca concorda con molti studi della letteratura, in quanto i risultati evidenziano una riduzione generale del benessere e presenza di emozioni negative. I minori hanno percepito maggiormente i danni della pandemia rispetto ai loro genitori, probabilmente a causa della plasticità neuronale e dei fattori sociali. I risultati ottenuti sono importanti per gli operatori sanitari perché possono aiutare nel lavoro di prevenzione: la conoscenza delle conseguenze orienta l'intervento di cura e aumenta la probabilità di successo.