Dal Bellum Iustum allo Ius in Bello. Un'analisi del III libro del De Iure Belli ac Pacis di Ugo Grozio

Hugo Grotius is one of the most famous authors in modern philosophy. One of his many works, which deal with a plethora of different subjects, spanning from religion to law, has achieved great renown from the very firs years since its publication: De Iure Belli ac Pacis. This treatise debates the Law of War and Peace and it was, if not the first, surely the best and most complete treatise on this subject and the first attempt at a scientific approach to International Law. In the very first pages of the treaties, a quote is found that led the whole work to assured fame and renown; in the preliminary discourse, in facts, Grotius states that the Law of War is part of Natural Law and hence it would hold true even if God didn't exist. Thanks to this statement, Grotius, at the same time earned the title of “Father of Natural Law” and made its treatise applicable well over the borders of Christianity. The parts of “The Law of War and Peace” that have been studied the most are surely the preliminary discourse and the First book, while the third has gone quite unnoticed, even if it is the first to focus on the Ius in Bello. In facts, Grotius thoroughly and passionately devoted his work to try and lessen violence and devastation in wars and wrote norms that are the backbone of today's International Humanitarian Law. This paper analyses Grotius' works, starting from his precursors, thus laying down what Academics thought and wrote about him and his books, and ends with an analysis of the content of the third book of “The Right of War and Peace” based on the 1759 edition by Jean Barbeyrac.

Ugo Grozio è uno dei più famosi e studiati autori della filosofia moderna. Tra le sue moltissime opere, che trattano una pletora di argomenti e temi dalla religione al diritto, una in particolare ha raggiunto fin da subito una fama eccezionale: il De Iure Belli Ac Pacis. Questo trattato sul diritto della pace e della guerra è, se non il primo, il più completo trattato sul diritto bellico nonché il primo tentativo di approccio “scientifico” alla materia. Già nelle prime pagine del trattato si trova una delle affermazioni che hanno assicurato la fama all'opera; nei prolegomena, in effetti, Grozio afferma che il Diritto della Guerra è parte del Diritto Naturale e, in quanto tale, sussisterebbe anche nel caso Dio non esistesse. Con quest'affermazione, Grozio contemporaneamente si è guadagnato il nome di Padre del Giusnaturalismo e ha reso il suo trattato applicabile ben oltre i confini della Cristianità. Del De Iure Belli ac Pacis, sicuramente i libri più studiati sono i prolegomena e il primo, mentre il terzo libro ha attirato meno attenzione, nonostante tratti in modo esaustivo il tema, fino ad allora quasi sempre relegato in poche righe, allo Ius in Bello. Grozio dedica uno studio approfondito e appassionato al tentativo di porre un freno alla violenza e alla devastazione della guerra, scrivendo norme che, al giorno d'oggi, formano l'ossatura del Diritto Internazionale Umanitario. Questo elaborato analizza l'opera groziana partendo dai suoi precursori, esponendo il pensiero e le tesi di coloro che hanno studiato Grozio e le sue opere e fornendo un'analisi del contenuto del terzo libro del De Iure Belli ac Pacis basata sull'edizione francese del 1759 di Jean Barbeyrac.