Introduction Immunotherapy represents an innovative modality of anti-tumor treatment, which uses the body's immune system to fight cancer cells. However, this therapy can be associated with significant side effects, the management of which also directly involves nurses. Objective The following study intends to investigate, starting from the analysis of clincal cases, the role that nurses play in the treatment and management of immune-related side effects and also intends to identify useful strategies to apply to clinical practice. Case Report Two clinical cases are described: the first of a 61-year-old woman diagnosed with endometrial cancer, treated with Dostarlimab, who developed liver, kidney and thyroid toxicity and increased creatine kinase values; the second of a 32-year-old woman suffering from cervical cancer treated with Cemiplimab, who developed skin toxicity. It emerged that currently the involvement of nurses in the management of side effects is often passive, limited to the administration of the prescribed medical therapy. Discussion and conclusions By analyzing the cases and conducting a literature review is outlined the need to actively integrate nurses in the process of managing side effects from immunotherapy, considering their crucial role in the patient's care. The new perspectives for doing this, which emerged from the research, include: telephone triage, use of ePRO, implementation of educational programs aimed at patients, training of specialized oncology nurses and specialized in immunotherapy nurses, education of nursing staff who do not work in oncology in the recognition and management of immune-related side effects. In conclusion, it is essential to implement strategies that empower the nursing role, in order to improve the effectiveness and efficiency of the care provided to patients.
Introduzione L'immunoterapia rappresenta una modalità innovativa di trattamento antitumorale, che sfrutta il sistema immunitario dell'organismo per contrastare le cellule cancerose. Tuttavia, questa terapia può associarsi a effetti collaterali significativi, la cui gestione coinvolge direttamente anche gli infermieri. Obiettivo Il seguente studio intende indagare, partendo dall'analisi dei casi, il ruolo che gli infermieri giocano nel trattamento e nella gestione degli effetti collaterali dovuti ad immunoterapia ed individuare strategie utili per i professionisti da applicare alla pratica clinica. Presentazione dei casi Vengono descritti due casi clinici: il primo di una donna di 61 anni con diagnosi di carcinoma endometriale, trattata con Dostarlimab, che ha sviluppato tossicità epatica, renale, tiroidea e incremento dei valori di creatina chinasi; il secondo di una donna affetta da carcinoma della cervice trattata con Cemiplimab che ha sviluppato tossicità cutanea. Ne è emerso che attualmente il coinvolgimento degli infermieri nella gestione degli effetti collaterali è spesso passivo, limitandosi alla somministrazione della terapia medica prescritta. Discussione e conclusioni Analizzando i casi e conducendo una revisione della letteratura si delinea la necessità di integrare attivamente gli infermieri nel processo di gestione degli effetti collaterali da immunoterapia, considerando il loro ruolo cruciale nel percorso di cura del paziente. Le nuove prospettive per poter fare ciò, emerse dalla ricerca, includono: triage telefonico, utilizzo di ePRO, implementazione di programmi educativi rivolti ai pazienti, formazione di figure specializzate di infermieri oncologici e di infermieri specializzati in immunoterapia, educazione del personale infermieristico che non opera in oncologia al riconoscimento e alla gestione degli effetti collaterali da immunoterapia. Si conclude che è essenziale implementare strategie che valorizzino il ruolo infermieristico, al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'assistenza fornita ai pazienti.
Nuove prospettive per la gestione infermieristica degli effetti collaterali da immunoterapia: due casi clinici
BALDI, ELISABETTA
2022/2023
Abstract
Introduzione L'immunoterapia rappresenta una modalità innovativa di trattamento antitumorale, che sfrutta il sistema immunitario dell'organismo per contrastare le cellule cancerose. Tuttavia, questa terapia può associarsi a effetti collaterali significativi, la cui gestione coinvolge direttamente anche gli infermieri. Obiettivo Il seguente studio intende indagare, partendo dall'analisi dei casi, il ruolo che gli infermieri giocano nel trattamento e nella gestione degli effetti collaterali dovuti ad immunoterapia ed individuare strategie utili per i professionisti da applicare alla pratica clinica. Presentazione dei casi Vengono descritti due casi clinici: il primo di una donna di 61 anni con diagnosi di carcinoma endometriale, trattata con Dostarlimab, che ha sviluppato tossicità epatica, renale, tiroidea e incremento dei valori di creatina chinasi; il secondo di una donna affetta da carcinoma della cervice trattata con Cemiplimab che ha sviluppato tossicità cutanea. Ne è emerso che attualmente il coinvolgimento degli infermieri nella gestione degli effetti collaterali è spesso passivo, limitandosi alla somministrazione della terapia medica prescritta. Discussione e conclusioni Analizzando i casi e conducendo una revisione della letteratura si delinea la necessità di integrare attivamente gli infermieri nel processo di gestione degli effetti collaterali da immunoterapia, considerando il loro ruolo cruciale nel percorso di cura del paziente. Le nuove prospettive per poter fare ciò, emerse dalla ricerca, includono: triage telefonico, utilizzo di ePRO, implementazione di programmi educativi rivolti ai pazienti, formazione di figure specializzate di infermieri oncologici e di infermieri specializzati in immunoterapia, educazione del personale infermieristico che non opera in oncologia al riconoscimento e alla gestione degli effetti collaterali da immunoterapia. Si conclude che è essenziale implementare strategie che valorizzino il ruolo infermieristico, al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'assistenza fornita ai pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4795