The research paper tackles the issue of jobs through digital platforms, particularly analyzing the figure of riders, people engaged in home food delivery. The research starts from an analysis of the phenomenon of the Gig Economy and crowdwork, outlining its main characteristics: digital platforms have shown great potential, they created new categories of workers and developed a new way of matching supply and demand. These innovations have not been slow to highlight critical issues in terms of protecting the positions of the workers involved, critical issues that have been brought before numerous national courts. One of the issues of utmost relevance has been that of the qualification of the employment relationship of riders: from the ruling of the Court of Turin in 2018, to the Supreme Court's ruling No. 1663/2020, which confirmed the existence of factual indices for the category of self-employed collaborators, by which riders are qualified and through which the application of the discipline of subordinate employment is justified. In other respects, the issue of industrial relations and the presence of unions for this new category of workers appears to still be a process in the making. Issues then emerge related to the implementation, within the work context, of so-called algorithms: in fact, we talk about algorithmic management and algorithmic control. These issues are, in addition, closely related to the protection of worker’s privacy in relation to the processing of personal data that platforms carry out. Finally, the paper examines the key points of the European Commission's proposal for a directive on the improvement of working conditions in employment through digital platforms, which is based on principles such as the guarantee of proper qualification of the employment relationship, algorithmic management of labor relations through platforms that adheres to the principle of transparency and still needs human intervention, with the guarantee of information and consultation for union representatives.

Il lavoro di ricerca affronta la questione dei lavori tramite piattaforme digitali, analizzando in particolare la figura dei riders, ciclofattorini impegnati nella consegna dei cibi a domicilio. La ricerca parte da una analisi del fenomeno della Gig Economy e del crowdwork, delineandone le caratteristiche principali: le piattaforme digitali hanno dimostrato un grande potenziale, creando nuove categorie di lavoratori e sviluppando una nuova modalità di incontro tra domanda e offerta. Queste novità non hanno tardato a mettere in evidenza criticità sul piano della tutela delle posizioni dei lavoratori coinvolti, criticità che sono state portate dinanzi a numerosi Tribunali di merito nazionali. Una delle questioni di massima rilevanza è stata quella relativa alla qualificazione del rapporto di lavoro dei riders: dalla sentenza del Tribunale di Torino nel 2018, fino alla pronunzia della Corte di Cassazione n. 1663/2020 che ha confermato l’esistenza di indici fattuali per la categoria dei collaboratori autonomi, con la quale sono qualificati i riders e attraverso i quali si giustifica l’applicazione della disciplina del lavoro subordinato. Sotto altro profilo, il tema delle relazioni industriali e della presenza dei sindacati per questa nuova categoria di lavoratori risulta essere ancora un processo in divenire. Emergono poi questioni legate all’implementazione, all’interno del contesto lavorativo, dei c.d. algoritmi: si parla, infatti, di algorithmic management e controllo algoritmico. Tali questioni sono, inoltre, strettamente connesse alla tutela della privacy del lavoratore in relazione al trattamento dei dati personali che le piattaforme effettuano. Infine, il lavoro esamina i punti chiave della proposta di direttiva della Commissione Europea relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali, che si fonda su principi quali la garanzia di una corretta qualificazione del rapporto di lavoro, una gestione algoritmica dei rapporti di lavoro tramite piattaforma che si attenga al principio di trasparenza e che veda comunque l’intervento umano, con la garanzia di informazione e consultazione per le rappresentanze sindacali.

Il lavoro tramite piattaforma: nuove prospettive di tutela

MICHELI, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

Il lavoro di ricerca affronta la questione dei lavori tramite piattaforme digitali, analizzando in particolare la figura dei riders, ciclofattorini impegnati nella consegna dei cibi a domicilio. La ricerca parte da una analisi del fenomeno della Gig Economy e del crowdwork, delineandone le caratteristiche principali: le piattaforme digitali hanno dimostrato un grande potenziale, creando nuove categorie di lavoratori e sviluppando una nuova modalità di incontro tra domanda e offerta. Queste novità non hanno tardato a mettere in evidenza criticità sul piano della tutela delle posizioni dei lavoratori coinvolti, criticità che sono state portate dinanzi a numerosi Tribunali di merito nazionali. Una delle questioni di massima rilevanza è stata quella relativa alla qualificazione del rapporto di lavoro dei riders: dalla sentenza del Tribunale di Torino nel 2018, fino alla pronunzia della Corte di Cassazione n. 1663/2020 che ha confermato l’esistenza di indici fattuali per la categoria dei collaboratori autonomi, con la quale sono qualificati i riders e attraverso i quali si giustifica l’applicazione della disciplina del lavoro subordinato. Sotto altro profilo, il tema delle relazioni industriali e della presenza dei sindacati per questa nuova categoria di lavoratori risulta essere ancora un processo in divenire. Emergono poi questioni legate all’implementazione, all’interno del contesto lavorativo, dei c.d. algoritmi: si parla, infatti, di algorithmic management e controllo algoritmico. Tali questioni sono, inoltre, strettamente connesse alla tutela della privacy del lavoratore in relazione al trattamento dei dati personali che le piattaforme effettuano. Infine, il lavoro esamina i punti chiave della proposta di direttiva della Commissione Europea relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali, che si fonda su principi quali la garanzia di una corretta qualificazione del rapporto di lavoro, una gestione algoritmica dei rapporti di lavoro tramite piattaforma che si attenga al principio di trasparenza e che veda comunque l’intervento umano, con la garanzia di informazione e consultazione per le rappresentanze sindacali.
ITA
The research paper tackles the issue of jobs through digital platforms, particularly analyzing the figure of riders, people engaged in home food delivery. The research starts from an analysis of the phenomenon of the Gig Economy and crowdwork, outlining its main characteristics: digital platforms have shown great potential, they created new categories of workers and developed a new way of matching supply and demand. These innovations have not been slow to highlight critical issues in terms of protecting the positions of the workers involved, critical issues that have been brought before numerous national courts. One of the issues of utmost relevance has been that of the qualification of the employment relationship of riders: from the ruling of the Court of Turin in 2018, to the Supreme Court's ruling No. 1663/2020, which confirmed the existence of factual indices for the category of self-employed collaborators, by which riders are qualified and through which the application of the discipline of subordinate employment is justified. In other respects, the issue of industrial relations and the presence of unions for this new category of workers appears to still be a process in the making. Issues then emerge related to the implementation, within the work context, of so-called algorithms: in fact, we talk about algorithmic management and algorithmic control. These issues are, in addition, closely related to the protection of worker’s privacy in relation to the processing of personal data that platforms carry out. Finally, the paper examines the key points of the European Commission's proposal for a directive on the improvement of working conditions in employment through digital platforms, which is based on principles such as the guarantee of proper qualification of the employment relationship, algorithmic management of labor relations through platforms that adheres to the principle of transparency and still needs human intervention, with the guarantee of information and consultation for union representatives.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/47913