Fitness e wellness society: la palestra come luogo di corpi e trasformazioni ai tempi del Covid-19

Following the Covid-19 pandemic the fitness' world has been involved in numerous and important transformations, who have and are radically changing the way of conceiving and practicing physical activity. The virus containment measures have created new ways of approaching sport, especially involving workers in the sector. The personal trainers, in fact, had to adapt their work to contingencies, relying on the use of online platforms and devising strategies to be able to maintain the quality of its service. This study wanted to investigate how these changings are taking place, making use of the analysis of interviews conducted between March and April 2021 on a sample of thirteen personal trainers working in Italy. Starting from an excursus on the authors who have dealt with studies on the body as a social subject and through an analysis of the influence of digital platforms and social networks on the construction of identity and perception of the body, the interviews conducted allowed me to answer some questions. What social behaviours do we see expressed in the world of fitness? What subjectivities lie within it, especially among the experts in the sector? And what will the SARS-CoV-19 outbreak leave behind this profession? In order to address these issues, I, first of all questioned myself on how to approach the practice and on the training path faced by personal trainers, up to the study of the profession itself. The usability of the service was analysed from the point of view of coaches and customers, in terms of costs and accessibility, and the subjectivities that cross the gym space. As a social place, I wanted to investigate the nature of the human relationships that are created in the fitness environment, and in particular the reasons behind the choice of a one-to-one training path. Considering the body as a place not only for conventions, but also for the construction and representation of the Self, it was necessary to analyse the problems connected to the exposure of one's body and the possible criticalities that this entails in an increasingly narcissistic society. In the view of the reflections proposed, what I believe to be the difficulties highlighted and the resources deployed by personal trainers in dealing with the pandemic emerged. The sudden lack of a physical space has forced to reshape the forms of training, not only as such but also in the management of relationships with customers. The exponential increase in the use of online platforms and video-coaching have replaced the gym as a place for aggregation and exercise, and have produced new forms of consumption that can reasonably be predicted will irreversibly change the world of fitness we know.

A seguito della pandemia da Covid-19 il mondo del fitness è stato coinvolto in numerosi e importanti cambiamenti, che hanno e stanno modificando radicalmente il modo di concepire e praticare l'attività fisica. Le misure di contenimento del virus hanno creato nuove modalità di approccio allo sport, coinvolgendo soprattutto i lavoratori del settore. I personal trainer, infatti, hanno dovuto riadattare il proprio lavoro alle contingenze, appoggiandosi all'utilizzo di piattaforme online e ideando strategie per poter mantenere la qualità del proprio servizio. Il presente studio ha voluto indagare come stiano avvenendo tali trasformazioni, avvalendosi dell'analisi di interviste condotte tra marzo e aprile 2021 su un campione di tredici personal trainer operanti sul territorio italiano. Partendo da un excursus sugli autori che si sono occupati degli studi sul corpo come soggetto sociale e attraverso un'analisi dell'influenza delle piattaforme digitali e dei social network sulla costruzione dell'identità e la percezione del corpo, le interviste condotte mi hanno permesso di dare risposta ad alcune domande. Quali comportamenti sociali vediamo espressi nel mondo del fitness? Quali soggettività si collocano al suo interno, soprattutto tra gli esperti del settore? E quale eredità l'epidemia di SARS-CoV-19 lascerà su questa professione? Per poter affrontare queste questioni, mi sono innanzitutto interrogata sulle modalità di avvicinamento alla pratica e sul percorso formativo affrontato dai personal trainer, fino allo studio della natura della professione in sé. Si è analizzata dal punto di vista di allenatori e clienti la fruibilità del servizio, in termini di costi e accessibilità, e le soggettività che attraversano lo spazio della palestra. In quanto luogo sociale, ho voluto indagare la natura dei rapporti umani che si creano nell'ambiente del fitness, e in particolar modo quali siano le motivazioni che sottendono alla scelta di un percorso di allenamento one-to-one. Considerando il corpo come luogo non solo di convenzioni, ma anche di costruzione e rappresentazione del Sé, è stato necessario analizzare le problematiche connesse all'esposizione del proprio corpo e le possibili criticità che questo comporta in una società sempre più narcisistica. Alla luce delle riflessioni proposte, sono emerse quelle che ritengo essere le difficoltà evidenziate e le risorse messe in campo dai personal trainer nell'affrontare la pandemia. L'improvvisa mancanza di uno spazio fisico ha costretto a rimodulare le forme di allenamento, non solo in quanto tali ma anche nella gestione delle relazioni coi clienti. L'aumento esponenziale nell'utilizzo di piattaforme online e video-coaching hanno sostituito la palestra come luogo di aggregazione e di pratica dell'esercizio, e hanno prodotto nuove forme di consumo che si può ragionevolmente prevedere modificheranno irreversibilmente il mondo del fitness per come lo conosciamo.