Introduction: Relational intelligence is the ability to understand and manage the dynamics between people, events and objects to promote well-being. It is divided into interpersonal (emotional and social) and eco-systemic (perceptive and collective) intelligences. The pandemic highlighted the importance of technology for the elderly, with nurses playing a key role in educating about the use of devices. Digitisation can improve the quality of life without replacing human communication. The goal of the study is to improve relational intelligence in a sample of institutionalized seniors through healthcare-mediated implementation of technological devices as applications for rapid communication. Materials and methods: An observational study was conducted on a sample of institutionalized elders, caregivers, and health workers (n=40). The project was introduced with a guided path and presented to health professionals. Messaging applications (WhatsApp® e Messenger®) were used that included voice recorders, video calling, image sending, and the ability to create user groups. Results: The preliminary assessment of autonomy with the IADL showed an average of 2.5 points out of 8. Analysis of the data showed that at T0, 18% of guests expressed a refusal to interact using electronic media. However, as a result of the intervention, this percentage had decreased by 5% to T1, reaching 8% to T2. The percentage of family members who had interacted with guests via digital support increased over the course of the study. At T0, 10% of family members used electronic media, but at T1 this percentage grew by 28%, reaching a value of 50% at T2. Discussion: The use of technological tools results in benefits not only for the guest, but also for his social sphere. This approach objectively reduces the distance between host and caregiver by creating communication networks. The technological innovation is developed through four steps: acquisition process, introduction, information and communication and finally the process of service and monitoring. The use of educational technologies improves education and orientation to care. Keywords: Relational intelligence, elderly, technology, smartphone, residential healthcare facility.
Introduzione: L'intelligenza relazionale è la capacità di comprendere e gestire le dinamiche tra persone, eventi e oggetti per promuovere il benessere. Si suddivide in intelligenze interpersonali (emotiva e sociale) e eco-sistemiche (percettiva e collettiva). La pandemia ha evidenziato l'importanza della tecnologia per gli anziani, con un ruolo chiave degli infermieri nell'educare all'uso dei dispositivi. La digitalizzazione può migliorare la qualità della vita senza sostituire la comunicazione umana. L’obiettivo dello studio è quello di migliorare l’intelligenza relazionale in un campione di anziani istituzionalizzati attraverso l’implementazione mediata dall’operatore sanitario di dispositivi tecnologici come applicazioni per la comunicazione rapida. Materiali e metodi: è stata condotto uno studio osservazionale su un campione composto da anziani istituzionalizzati, caregiver e operatori sanitari (n=40). Il progetto è stato introdotto con un percorso guidato e presentato agli operatori sanitari. Sono state utilizzate applicazioni di messaggistica (WhatsApp® e Messenger®) che includevano registratori vocali, funzione di videochiamata, invio immagini e possibilità di creare gruppi di utenti. Risultati: La valutazione preliminare dell'autonomia con l'IADL ha mostrato una media di 2.5 punti su 8. Dall’analisi dei dati emergeva che a T0, il 18% degli ospiti manifestava un rifiuto nell'interagire mediante supporto elettronico. Tuttavia, a seguito dell'intervento, tale percentuale era diminuita del 5% a T1, arrivando al 8% a T2. La percentuale dei familiari che avevano interagito con gli ospiti tramite supporto digitale è aumentata nel corso dello studio. A T0, il 10% dei familiari utilizzava supporto elettronico, ma a T1 questa percentuale è cresciuta del 28%, raggiungendo un valore del 50% a T2. Discussione: L’utilizzo di strumenti tecnologici si traduce in benefici non solo per l'ospite, ma anche per la sua sfera sociale. Tale approccio diminuisce oggettivamente la distanza tra ospite e caregiver creando reti comunicative. L’innovazione tecnologica si sviluppa attraverso quattro step: processo di acquisizione, introduzione, informazione e comunicazione ed infine il processo di servizio e monitoraggio. L’uso delle tecnologie educative migliora l’educazione e l’orientamento alla cura. Parole chiave: Intelligenza relazionale, anziano, tecnologia, smartphone, struttura sanitaria residenziale.
L'intelligenza relazionale nell'anziano istituzionalizzato: risultati di un progetto di implementazione tecnologica
COVATO, SOFIA
2022/2023
Abstract
Introduzione: L'intelligenza relazionale è la capacità di comprendere e gestire le dinamiche tra persone, eventi e oggetti per promuovere il benessere. Si suddivide in intelligenze interpersonali (emotiva e sociale) e eco-sistemiche (percettiva e collettiva). La pandemia ha evidenziato l'importanza della tecnologia per gli anziani, con un ruolo chiave degli infermieri nell'educare all'uso dei dispositivi. La digitalizzazione può migliorare la qualità della vita senza sostituire la comunicazione umana. L’obiettivo dello studio è quello di migliorare l’intelligenza relazionale in un campione di anziani istituzionalizzati attraverso l’implementazione mediata dall’operatore sanitario di dispositivi tecnologici come applicazioni per la comunicazione rapida. Materiali e metodi: è stata condotto uno studio osservazionale su un campione composto da anziani istituzionalizzati, caregiver e operatori sanitari (n=40). Il progetto è stato introdotto con un percorso guidato e presentato agli operatori sanitari. Sono state utilizzate applicazioni di messaggistica (WhatsApp® e Messenger®) che includevano registratori vocali, funzione di videochiamata, invio immagini e possibilità di creare gruppi di utenti. Risultati: La valutazione preliminare dell'autonomia con l'IADL ha mostrato una media di 2.5 punti su 8. Dall’analisi dei dati emergeva che a T0, il 18% degli ospiti manifestava un rifiuto nell'interagire mediante supporto elettronico. Tuttavia, a seguito dell'intervento, tale percentuale era diminuita del 5% a T1, arrivando al 8% a T2. La percentuale dei familiari che avevano interagito con gli ospiti tramite supporto digitale è aumentata nel corso dello studio. A T0, il 10% dei familiari utilizzava supporto elettronico, ma a T1 questa percentuale è cresciuta del 28%, raggiungendo un valore del 50% a T2. Discussione: L’utilizzo di strumenti tecnologici si traduce in benefici non solo per l'ospite, ma anche per la sua sfera sociale. Tale approccio diminuisce oggettivamente la distanza tra ospite e caregiver creando reti comunicative. L’innovazione tecnologica si sviluppa attraverso quattro step: processo di acquisizione, introduzione, informazione e comunicazione ed infine il processo di servizio e monitoraggio. L’uso delle tecnologie educative migliora l’educazione e l’orientamento alla cura. Parole chiave: Intelligenza relazionale, anziano, tecnologia, smartphone, struttura sanitaria residenziale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4785