A. altissima (Simaroubaceae), native to China, is a deciduous, thermophilic, heliophilous, allelopathic plant with a high spread ability, which has become invasive in many natural environments, as well as in urban and historical areas. Therefore, this study tested the most effective control techniques against A. altissima, as cut stump, basal bark, stem injection and girdling. Furthermore, seedlings of the species were grown in different types of soil, monitoring height, width and number of leaves. In a first study area, in the historical fortress ¿Cittadella of Alessandria¿, cut stump and basal bark were adopted, using different active substances: Glifosate, Fluroxipir+Triclopir, and Aminopiralid+Fluroxipir. Cut stump followed by the application of herbicides resulted in a reduction on sucker production compared to cut only. Basal bark was poorly effective, as treated plants showed a growth similar to untreated ones. In a second area, on Musinè mountain, basal bark and stem injection techniques were applied, using Aminopiralid+Fluroxipir and Glifosate. Stem injection performed better that basal bark, as a lower number of plants survived the treatment. Furthermore, Aminopiralid+Fluroxipir gave the best results, with a greater dead plants percentage in comparison to application of Glifosate. In the university campus of Grugliasco, girdling was applied on several trees. A strip 10 cm high of bark and cambium was removed on 50-80-100%, either in autumn or spring. The technique showed to be not effective in none of the compared treatments, as it never resulted in plant death. Moreover, sucker growth was strongly stimulated in all conditions. Seedling growth, in terms of plant height and width, as well as number of leaves was higher in loam, sandy-loam, silt-loam, and clay soils than in a substrate enriched with brick rubbles. The results of this study highlighted that chemical treatments are fundamental to obtain a satisfactory control of A. altissima. However, the species has been proved to be hard to control even with the use of herbicides, as multiple interventions can be required to ensure high effective levels.
Ailanthus altissima (Simaroubaceae), originaria della Cina, è una specie caducifoglia, termofila, eliofila, allelopatica, con un'elevata capacità di diffusione, la quale è divenuta una specie infestante e invasiva in molti ambienti naturali, nonché nelle aree urbane e in siti di interesse storico. Per tale ragione, si è voluto studiare e analizzare le tecniche di lotta più efficaci volte al contenimento e al controllo della specie infestante, quali cut stump, basal bark, stem injection e cercinatura. Infine, è stato condotto uno studio sullo sviluppo e la crescita dei semenzali di A. altissima in differenti tipologie di substrato. In una prima area di studio, la Cittadella di Alessandria, sono state effettuate prove di cut stump e basal bark, utilizzando differenti erbicidi (Glifosate, Fluroxipir+Triclopir, Aminopiralid+Fluroxipir). Dalla prova di cut stump è emerso che l'utilizzo di prodotti chimici sulla ceppaia rallenta la produzione di nuovi polloni rispetto al solo taglio di abbattimento. Dalla prova di basal bark è emerso che, con i prodotti impiegati, la tecnica è risultata poco efficace e le piante trattate hanno presentato un successivo sviluppo paragonabile a quello di individui non trattati. In una seconda area, sul monte Musinè, sono state effettuate prove di basal bark e stem injection utilizzando gli erbicidi Aminopiralid+Fluroxipir e Glifosate. Dalle prove è emerso come la tecnica stem injection sia la più efficace nel controllo di A. altissima, comportando un numero di piante sopravvissute al trattamento inferiore a quelle trattate con basal bark. Inoltre, l'erbicida contenente Aminopiralid+Fluroxipir ha determinato i più elevati valori di mortalità nelle piante trattate. Nel campus universitario di Grugliasco, è stata applicata la tecnica della cercinatura su alcuni individui presenti, asportando i tessuti vascolari per il 50-80-100% della circonferenza nel periodo autunnale e in quello primaverile. È stato osservato come la tecnica non porti gli individui trattati a morte e che le diverse tipologie di taglio non influiscano in modo differente né sull'accrescimento degli individui né sulla formazione di germogli o di polloni. Infine, è stato eseguito uno studio sullo sviluppo e la crescita di alcuni semenzali di A. altissima su differenti tipologie di substrato. È stato osservato come l'altezza, la larghezza e il numero di foglie delle plantule sia superiore nei suoli franchi, franco-sabbiosi, sub-alcalini e argillosi, rispetto ai suoli ricchi in macerie. In seguito ad un'analisi delle tecniche di lotta consigliate contro A. altissima, è possibile concludere che solamente quelle di tipo chimico forniscono una migliore efficacia nel controllo della specie rispetto all'abbattimento o alla cercinatura. Tuttavia, la specie si dimostra difficile da controllare anche con l'utilizzo di differenti erbicidi i quali, nella maggior parte dei casi, andrebbero applicati in più interventi successivi per garantire elevati livelli di efficacia.
Tecniche per il controllo di Ailanthus altissima in aree extra-agricole
CRISTOFORO, SIMONE
2017/2018
Abstract
Ailanthus altissima (Simaroubaceae), originaria della Cina, è una specie caducifoglia, termofila, eliofila, allelopatica, con un'elevata capacità di diffusione, la quale è divenuta una specie infestante e invasiva in molti ambienti naturali, nonché nelle aree urbane e in siti di interesse storico. Per tale ragione, si è voluto studiare e analizzare le tecniche di lotta più efficaci volte al contenimento e al controllo della specie infestante, quali cut stump, basal bark, stem injection e cercinatura. Infine, è stato condotto uno studio sullo sviluppo e la crescita dei semenzali di A. altissima in differenti tipologie di substrato. In una prima area di studio, la Cittadella di Alessandria, sono state effettuate prove di cut stump e basal bark, utilizzando differenti erbicidi (Glifosate, Fluroxipir+Triclopir, Aminopiralid+Fluroxipir). Dalla prova di cut stump è emerso che l'utilizzo di prodotti chimici sulla ceppaia rallenta la produzione di nuovi polloni rispetto al solo taglio di abbattimento. Dalla prova di basal bark è emerso che, con i prodotti impiegati, la tecnica è risultata poco efficace e le piante trattate hanno presentato un successivo sviluppo paragonabile a quello di individui non trattati. In una seconda area, sul monte Musinè, sono state effettuate prove di basal bark e stem injection utilizzando gli erbicidi Aminopiralid+Fluroxipir e Glifosate. Dalle prove è emerso come la tecnica stem injection sia la più efficace nel controllo di A. altissima, comportando un numero di piante sopravvissute al trattamento inferiore a quelle trattate con basal bark. Inoltre, l'erbicida contenente Aminopiralid+Fluroxipir ha determinato i più elevati valori di mortalità nelle piante trattate. Nel campus universitario di Grugliasco, è stata applicata la tecnica della cercinatura su alcuni individui presenti, asportando i tessuti vascolari per il 50-80-100% della circonferenza nel periodo autunnale e in quello primaverile. È stato osservato come la tecnica non porti gli individui trattati a morte e che le diverse tipologie di taglio non influiscano in modo differente né sull'accrescimento degli individui né sulla formazione di germogli o di polloni. Infine, è stato eseguito uno studio sullo sviluppo e la crescita di alcuni semenzali di A. altissima su differenti tipologie di substrato. È stato osservato come l'altezza, la larghezza e il numero di foglie delle plantule sia superiore nei suoli franchi, franco-sabbiosi, sub-alcalini e argillosi, rispetto ai suoli ricchi in macerie. In seguito ad un'analisi delle tecniche di lotta consigliate contro A. altissima, è possibile concludere che solamente quelle di tipo chimico forniscono una migliore efficacia nel controllo della specie rispetto all'abbattimento o alla cercinatura. Tuttavia, la specie si dimostra difficile da controllare anche con l'utilizzo di differenti erbicidi i quali, nella maggior parte dei casi, andrebbero applicati in più interventi successivi per garantire elevati livelli di efficacia.File | Dimensione | Formato | |
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