The following research work is dedicated to the figure of Enrico Thovez, a poet, critic and painter from Turin in the late nineteenth century, spokesman of the discontent that unites many intellectuals of the time, impatient towards the poets of the literary tradition just before. With his sharp and open-minded critique, very close to the contemporary vocabulary model, in Il pastore, il gregge e la zampogna Thovez rails against Italian literature, especially against Carducci, D'Annunzio and Pascoli, reputed to be authors of a poem too much academic, abstract and bombastic. The interweaving of Il poema dell'adolescenza is also explored, its first collection of poetry: from the love affair, to the sufferings and tribulations that this entails, to the relationship between nature, which is the background to all poems, and the lyric self. In his first poem, Thovez, labeled by Prezzolini as a precursor of the twentieth century lyric, oscillates between the need to open up to the new and the obsolete, evoking pure poetry that is an expression of the feelings and tumults of the modern soul, and at the same time the need to draw on the romantic and post-romantic terrain, in which the author was formed. The aim of the research will be to demonstrate how, if in his great critical work Thovez fights against the Italian literary tradition, against the rhetorical and baroque poetry of the past, in his first lyric opera he can not fail to also refer to the antecedent poetry and to the works of those authors against whom he fights in Il pastore, il gregge e la zampogna.
Il seguente lavoro di ricerca è dedicato alla figura di Enrico Thovez, poeta, critico e pittore torinese di fine Ottocento, portavoce del malcontento che accomuna molti intellettuali dell'epoca, insofferenti nei confronti dei poeti della tradizione letteraria appena precedente. Con la sua critica tagliente e spregiudicata, molto vicina al contemporaneo modello vociano, ne Il pastore, il gregge e la zampogna Thovez si scaglia contro la letteratura italiana, prendendo di mira Carducci, D'Annunzio e Pascoli, reputandoli autori di una poesia troppo accademica, astratta e ampollosa. Viene inoltre approfondito l'intreccio del Poema dell'adolescenza, sua prima raccolta potica: dalla vicenda amorosa, alle sofferenze e tribolazioni che questa comporta, al rapporto fra la natura, che fa da sfondo a tutte le poesie, e l'io lirico. Nella sua prima opera poetica Thovez, etichettato da Prezzolini come precursore della lirica del Novecento, oscilla fra la necessità di aprirsi al nuovo e al desueto, evocando la poesia pura che sia espressione dei sentimenti e dei tumulti dell'anima moderna, e al tempo stesso il bisogno di attingere al terreno romantico e post-romantico, in cui l'autore si è formato. Obiettivo della ricerca sarà quello di dimostrare come, se nella sua grande opera critica Thovez combatte contro la tradizione letteraria italiana, contro la poesia retorica e barocca del passato, nella sua prima opera lirica non può fare a meno di rifarsi anch'egli alla poesia antecedente e alle opere di quegli autori contro cui combatte ne Il pastore, il gregge e la zampogna.
Enrico Thovez e Il poema dell'adolescenza: fra tradizione e sperimentalismo
POIDOMANI, ANNALISA
2017/2018
Abstract
Il seguente lavoro di ricerca è dedicato alla figura di Enrico Thovez, poeta, critico e pittore torinese di fine Ottocento, portavoce del malcontento che accomuna molti intellettuali dell'epoca, insofferenti nei confronti dei poeti della tradizione letteraria appena precedente. Con la sua critica tagliente e spregiudicata, molto vicina al contemporaneo modello vociano, ne Il pastore, il gregge e la zampogna Thovez si scaglia contro la letteratura italiana, prendendo di mira Carducci, D'Annunzio e Pascoli, reputandoli autori di una poesia troppo accademica, astratta e ampollosa. Viene inoltre approfondito l'intreccio del Poema dell'adolescenza, sua prima raccolta potica: dalla vicenda amorosa, alle sofferenze e tribolazioni che questa comporta, al rapporto fra la natura, che fa da sfondo a tutte le poesie, e l'io lirico. Nella sua prima opera poetica Thovez, etichettato da Prezzolini come precursore della lirica del Novecento, oscilla fra la necessità di aprirsi al nuovo e al desueto, evocando la poesia pura che sia espressione dei sentimenti e dei tumulti dell'anima moderna, e al tempo stesso il bisogno di attingere al terreno romantico e post-romantico, in cui l'autore si è formato. Obiettivo della ricerca sarà quello di dimostrare come, se nella sua grande opera critica Thovez combatte contro la tradizione letteraria italiana, contro la poesia retorica e barocca del passato, nella sua prima opera lirica non può fare a meno di rifarsi anch'egli alla poesia antecedente e alle opere di quegli autori contro cui combatte ne Il pastore, il gregge e la zampogna.File | Dimensione | Formato | |
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