Background: hospitalization is one of the most important intervention setting for treatment of eating disorders: this type of intervention is associated with Revolving door phenomenon, that means rehospitalization since one year of previous hospital dimission, that is widely understudied. Methods: one-hundred-ninety-eight patients diagnosed with Anorexia Nervosa or Bulimia Nervosa were enrolled in this study, comparing the seventy-five who did a rehospitalization with the one-hundred-twenty-three who did not. They completed self-evaluating questionnaire both at baseline and dimission: Eating Disorder Examination Questionnaire (EDE – Q), Body Shape Questionnaire (BSQ), the Temperament and Character Inventory (TCI), Multidimensional Perfectionism Scale (MPS), Stait and Trait Anxiety Inventory (STAI), Beck Depression Index (BDI), Eating Disorder Inventory 2 (EDI2), EuroQoL Quality of Life Scale (EQ – 5), Temperament Evaluation of Menphis Pisa and San Diego (Temps), Premorbid Childhood Trait Questionnaire (PCTQ). Moreover, clinical variables has been revealed (body weight, BMI, caloric intake and duration of illness), such as pathological acting (binge, vomit, laxatives and diurethics abuse), self-harm episodes and suicidal attempts. Results: at baseline, the groups differ significantly for duration of illness, concerning clinical variables, for EDE-Q results, concerning eating psychopathology, for STAI trait results, concerning general psychopathology, for TEMPS-A, concerning temperament. No differences are revealed between the groups concerning first hospitalization outcomes, evaluated with EDE-Q, BDI, BSQ, BMI, STAI. Finally, using logistic regression and controlling for age and BMI, some possible rehospitalization predictors have been identifie: TEMPS, STAI, BDI, EDE-Q. Limitations: no distinctions between AN subtypes or between AN and BN or male and female patients; at baseline, age, BMI and duration of illness only were evaluated, among clinical variables. Conclusions: there are differences between the groups at baseline either for clinical variables or eating psychopathology or general psychopathology or temperament, instead no differences are revealed between the groups concerning first hospitalization outcomes. Possible rehospitalization predictors have been found, useful to previously identify patients who risk to occur in Revolving door phenomenon.
Background: il ricovero ospedaliero è uno dei più importanti setting di trattamento dei disturbi dell’alimentazione: associata a questa modalità di intervento vi è il fenomeno del Revolving Door, ovvero del reingresso entro un anno dalla dimissione dal primo ricovero, che è non è ancora stato sufficientemente studiato. Metodi: in questo studio sono stati arruolati centonovantotto pazienti con diagnosi di Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa, confrontando i settantacinque che hanno fatto un reingresso con i centoventitrè non l’hanno fatto. Sono stati somministrati loro dei questionari di autovalutazione sia all’ingresso che alla dimissione: Eating Disorder Examination Questionnaire (EDE – Q), Body Shape Questionnaire (BSQ), the Temperament and Character Inventory (TCI), Multidimensional Perfectionism Scale (MPS), Stait and Trait Anxiety Inventory (STAI), Beck Depression Index (BDI), Eating Disorder Inventory 2 (EDI2), EuroQoL Quality of Life Scale (EQ – 5), Temperament Evaluation of Menphis Pisa and San Diego (Temps), Premorbid Childhood Trait Questionnaire (PCTQ). Inoltre sono stati rilevate delle variabili cliniche (peso corporeo, BMI, introito calorico, anni di malattia), le condotte patologiche (abbuffate, vomito, abuso di lassativi e diuretici), episodi di autolesionismo e tentativi di suicidio. Risultati: all’ingresso, i due gruppi presentano differenze significative negli anni di malattia, per le variabili cliniche, nell’EDE-Q, per la psicopatologia alimentare, nello STAI tratto, per la psicopatologia generale, e nel TEMPS-A, per i tratti temperamentali. Nessuna differenza è stata riscontrata negli outcomes di primo ricovero, valutati con EDE-Q, BDI, BSQ, BMI, STAI. Infine, sono stati individuati come possibili predittori di reingresso, utilizzando la regressione logistica e controllando per età e BMI, il TEMPS, lo STAI, il BDI e l’EDE-Q. Limiti: nessuna distinzione tra i sottotipi di Anoressia né tra Anoressia e Bulimia; nessuna distinzione tra pazienti maschi e femmine; all’ingresso si è tenuto conto solo di età, BMI e anni di malattia, ma non delle altre variabili cliniche; l’età ha avuto rilevanza solo per i predittori ma non per le differenze all’ingresso e alla dimissione. Conclusioni: esistono differenze all’ingresso tra i due gruppi, in ambito clinico, psicopatologico alimentare, psicopatologico generale e temperamentale, mentre nessuna differenza è rilevabile negli outcomes di primo ricovero. Sono stati riscontrati dei possibili predittori di reingresso, da utilizzare per individuare precocemente i pazienti che rischiano di incorrere nel fenomeno del Revolving door
Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e riospedalizzazione: il fenomeno del "revolving door"
ZAPPINO, ARIANNA
2019/2020
Abstract
Background: il ricovero ospedaliero è uno dei più importanti setting di trattamento dei disturbi dell’alimentazione: associata a questa modalità di intervento vi è il fenomeno del Revolving Door, ovvero del reingresso entro un anno dalla dimissione dal primo ricovero, che è non è ancora stato sufficientemente studiato. Metodi: in questo studio sono stati arruolati centonovantotto pazienti con diagnosi di Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa, confrontando i settantacinque che hanno fatto un reingresso con i centoventitrè non l’hanno fatto. Sono stati somministrati loro dei questionari di autovalutazione sia all’ingresso che alla dimissione: Eating Disorder Examination Questionnaire (EDE – Q), Body Shape Questionnaire (BSQ), the Temperament and Character Inventory (TCI), Multidimensional Perfectionism Scale (MPS), Stait and Trait Anxiety Inventory (STAI), Beck Depression Index (BDI), Eating Disorder Inventory 2 (EDI2), EuroQoL Quality of Life Scale (EQ – 5), Temperament Evaluation of Menphis Pisa and San Diego (Temps), Premorbid Childhood Trait Questionnaire (PCTQ). Inoltre sono stati rilevate delle variabili cliniche (peso corporeo, BMI, introito calorico, anni di malattia), le condotte patologiche (abbuffate, vomito, abuso di lassativi e diuretici), episodi di autolesionismo e tentativi di suicidio. Risultati: all’ingresso, i due gruppi presentano differenze significative negli anni di malattia, per le variabili cliniche, nell’EDE-Q, per la psicopatologia alimentare, nello STAI tratto, per la psicopatologia generale, e nel TEMPS-A, per i tratti temperamentali. Nessuna differenza è stata riscontrata negli outcomes di primo ricovero, valutati con EDE-Q, BDI, BSQ, BMI, STAI. Infine, sono stati individuati come possibili predittori di reingresso, utilizzando la regressione logistica e controllando per età e BMI, il TEMPS, lo STAI, il BDI e l’EDE-Q. Limiti: nessuna distinzione tra i sottotipi di Anoressia né tra Anoressia e Bulimia; nessuna distinzione tra pazienti maschi e femmine; all’ingresso si è tenuto conto solo di età, BMI e anni di malattia, ma non delle altre variabili cliniche; l’età ha avuto rilevanza solo per i predittori ma non per le differenze all’ingresso e alla dimissione. Conclusioni: esistono differenze all’ingresso tra i due gruppi, in ambito clinico, psicopatologico alimentare, psicopatologico generale e temperamentale, mentre nessuna differenza è rilevabile negli outcomes di primo ricovero. Sono stati riscontrati dei possibili predittori di reingresso, da utilizzare per individuare precocemente i pazienti che rischiano di incorrere nel fenomeno del Revolving doorFile | Dimensione | Formato | |
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Tesi Psichiatria - Zappino Arianna.pdf
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Descrizione: Tesi di ricerca in Psichiatria, incentrata sui Disturbi dell' Alimentazione, che si propone di studiare il fenomeno del "Revolving door", ovvero il reingresso in ospedale entro un anno dalla prima dimissione, tramite analisi dei test dei pazienti.
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