The body plays a central role in the processes of interaction and social participation. Starting from the image of a person, their perceptual and physical interactions of body inserted in a context and in relation with other bodies, it’s important to observe how, within educational services, it’s essential to consider how body and emotions are the first ways of interaction with others, and how they precede verbal communication. In this analysis, it’s useful to analyse embodied cognition, an approach that studies the body, mind and environment as interconnected dimensions and whose mutual relationship accounts for the person as a whole. The present study aims to highlight the importance of promoting, within educational services, educational approaches that keep into account the vision of a person in their totality. In other words, how social workers must always pay attention to their physical component and the expressive potential, both in relation to themselves as well as to the people with whom they interact, especially those who may have difficulties in verbal communication. Therefore the body becomes an essential tool of expression and emotional communication. This approach focuses on the strengths of a person and not only on their problems, resources that through expression and experience can emerge and be a source of empowerment. The script analyses the importance of non-verbal communication and the educational environment in which a social worker must act as an architect to ensure that the person in need can experience, with their body, the relationship and the surrounding environment, and express themselves. In the present work, therefore, the corporeal element and the environmental element assume a central role within the educational design.
Il corpo assume un ruolo centrale nei processi di interazione e di partecipazione sociale. Partendo dall’immagine della persona, dalle sue interazioni percettive e fisiche del corpo, il quale è inserito in un contesto ed è in relazione con altri corpi, è importante analizzare come all’interno dei servizi educativi sia fondamentale considerare come il corpo e l’emozione siano i primi canali comunicativi nell’interazione con l’altro, e come essi precedano la comunicazione verbale. In questa analisi, è utile analizzare l’Embodied Cognition, un approccio che studia il corpo, la mente e l’ambiente come dimensioni interconnesse e la cui relazione reciproca rende ragione della persona nella sua interezza. Il presente studio mira a porre in evidenza l’importanza di promuovere, all’interno dei servizi educativi, approcci educativi che partano dalla visione della persona nella sua totalità, ovvero come l’educatore debba porre un’attenzione quotidiana alla componente corporea e alla sua potenzialità espressiva, sia in relazione a sé sia in relazione agli utenti con cui si relaziona, soprattutto con coloro che presentano maggiori difficoltà nell’utilizzo della comunicazione verbale. Pertanto, il corpo diventa uno strumento di espressione e comunicazione emotiva imprescindibile. Tale approccio pone al centro le risorse della persona e non solo le problematicità, risorse che attraverso l’espressione e l’esperienza possono emergere ed essere fonte di empowerment. L‘elaborato analizza l’importanza della comunicazione non verbale e dell’ambiente educativo, in cui l’educatore deve porsi come architetto per far sì che la persona possa sperimentare con il proprio corpo la relazione e l’ambiente circostante ed esprimere sé stesso. Nel presente lavoro assumono, dunque, un ruolo centrale all’interno della progettazione educativa l’elemento corporeo e l’elemento ambientale.
L'uso del corpo nei processi educativi:il ruolo dell’elemento corporeo e del setting ambientale all’interno della progettazione educativa
MONDALUCIO, SIMONA
2021/2022
Abstract
Il corpo assume un ruolo centrale nei processi di interazione e di partecipazione sociale. Partendo dall’immagine della persona, dalle sue interazioni percettive e fisiche del corpo, il quale è inserito in un contesto ed è in relazione con altri corpi, è importante analizzare come all’interno dei servizi educativi sia fondamentale considerare come il corpo e l’emozione siano i primi canali comunicativi nell’interazione con l’altro, e come essi precedano la comunicazione verbale. In questa analisi, è utile analizzare l’Embodied Cognition, un approccio che studia il corpo, la mente e l’ambiente come dimensioni interconnesse e la cui relazione reciproca rende ragione della persona nella sua interezza. Il presente studio mira a porre in evidenza l’importanza di promuovere, all’interno dei servizi educativi, approcci educativi che partano dalla visione della persona nella sua totalità, ovvero come l’educatore debba porre un’attenzione quotidiana alla componente corporea e alla sua potenzialità espressiva, sia in relazione a sé sia in relazione agli utenti con cui si relaziona, soprattutto con coloro che presentano maggiori difficoltà nell’utilizzo della comunicazione verbale. Pertanto, il corpo diventa uno strumento di espressione e comunicazione emotiva imprescindibile. Tale approccio pone al centro le risorse della persona e non solo le problematicità, risorse che attraverso l’espressione e l’esperienza possono emergere ed essere fonte di empowerment. L‘elaborato analizza l’importanza della comunicazione non verbale e dell’ambiente educativo, in cui l’educatore deve porsi come architetto per far sì che la persona possa sperimentare con il proprio corpo la relazione e l’ambiente circostante ed esprimere sé stesso. Nel presente lavoro assumono, dunque, un ruolo centrale all’interno della progettazione educativa l’elemento corporeo e l’elemento ambientale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4752