Aggressione e violenza rivolta ad infermieri prestanti servizio in pronto soccorso: cosa sappiamo del fenomeno

Introduction and objectives of the work Violence directed to the professionals who do their work in the emergency room is a current problem, which affects various health systems, including the Italian one. These attacks can lead to carrying out work with difficulty and in unfavorable conditions. The aim of the study is to provide an updated view of the phenomenon and identify recent informations and researches, verifying whether and how Health has found innovative solutions to stem this phenomenon, too underestimated, even by those who have been victims of it. Materials and methods For the study development, the Brunetti and Bambi’s research will be resumed as a trace, the same databases used in their study, Pubmed and CINAHL, will then be used to find articles and researches relevant to the paper, taking consideration of the the years between that study and those published more recently. Results In total, 16 relevant results have been included, their different geographical origin will allow to photograph a global picture of the current situation. Analysis Among the issues, we find: the description of the types of people who act violently in the DEA, the risk factors that can lead to episodes of aggression, horizontal violence between colleagues and professionals, the description of victims, complaints and non-reporting of the episodes, the emotional implications on workers and possible solutions to the problem. Discussion Patients, with an altered physical and mental state, and their caregivers, were the main perpetrators of violence, followed by doctors and colleagues. The risk factors that brought to multiple episodes of violence were alcohol abuse and drugs. There was a relationship between assaults and post-traumatic symptoms of professionals. Refresher courses and education for operators are the most influential solutions for the reduction of cases of violence.

Introduzione ed obiettivi del lavoro La violenza rivolta ai professionisti che svolgono il proprio lavoro in Pronto Soccorso è un problema attuale, che interessa diversi Sistemi Sanitari, incluso quello italiano. Queste aggressioni possono portare a svolgere con difficoltà ed in condizioni sfavorevoli il proprio lavoro. L’obiettivo dello studio è fornire una visione aggiornata del fenomeno ed identificare recenti informazioni e ricerche, verificando se e come la Sanità abbia trovato soluzioni innovative per arginare questo fenomeno, troppo spesso sottovalutato, anche da chi ne è stato vittima. Materiali e metodi Per lo svolgimento dello studio si riprenderà come traccia, la ricerca di Brunetti e Bambi, verranno quindi utilizzate le medesime banche dati utilizzate nel loro studio, Pubmed e CINAHL, per reperire articoli e ricerche pertinenti all’elaborato, prendendo in considerazione il periodo intercorso tra quello studio e quelli pubblicati più recentemente. Risultati In totale, sono state inclusi 16 risultati pertinenti, la loro differente provenienza geografica permetterà di fotografare un quadro globale della situazione attuale. Analisi Tra le tematiche affrontate troviamo: la descrizione delle tipologie di persone che agiscono con violenza nei DEA, i fattori di rischio che possono portare ad episodi di aggressione, la violenza orizzontale tra colleghi e professionisti, la descrizione delle vittime, le denunce e le mancate segnalazioni degli episodi, i risvolti emotivi sui lavoratori e le possibili soluzioni al problema. Discussione I pazienti, con uno stato fisico e mentale alterato, ed i loro accompagnatori, sono risultati i maggiori perpetratori di violenze, seguiti dai dottori e dai colleghi. I fattori di rischio che hanno portato in più episodi ad atti di violenza sono stati l’abuso di alcool e le sostanze stupefacenti. Si è verificata una relazione tra le aggressioni ed i sintomi postraumatici dei professionisti. Corsi di aggiornamento ed educazione agli operatori risultano essere le soluzioni più influenti per la diminuzione dei casi di violenza.