I fitoplasmi sono noti agenti fitopatogeni associati a malattie di diverse specie di piante coltivate e selvatiche, sia erbacee sia legnose. I sintomi attribuibili a questi agenti patogeni includono: malformazioni fiorali, ingiallimenti/arrossimenti delle foglie e arresto della crescita. Alcune delle malattie più importanti dal punto di vista economico in Europa riguardano la vite (Vitis vinifera L.); fra queste la malattia più nota è la Flavescenza dorata (FD), trasmessa da insetti floemomizi appartenenti all'ordine Hemiptera e alla famiglia Cicadellidae. In natura l'insetto vettore è Scaphoideus titanus Ball; in laboratorio, invece, per molte prove sperimentali viene utilizzata la specie polivoltina Euscelidius variegatus (Kirschbaum). La cicalina, durante il periodo di acquisizione, si nutre su una pianta ospite infetta ed è in grado di acquisire il patogeno; prima di poter inoculare il fitoplasma però è necessario un periodo di latenza durante il quale il fitoplasma si moltiplica all'interno del corpo dell'insetto. Indagini preliminari condotte con S. titanus hanno evidenziato che anche gli adulti, oltre alle ninfe, sono in grado di acquisire e trasmettere il fitoplasma della FD (FDP), peraltro con un periodo di latenza ridotto. Lo scopo è stato quello di verificare la validità di un nuovo modello di trasmissione, ipotizzato sulla base dei risultati riscontrati per S. titanus, che preveda la riduzione del tempo di latenza e la possibilità di acquisizione del fitoplasma da parte di individui adulti di E. variegatus. Per questo studio è stata impiegata la pianta spia da laboratorio Vicia faba L. con FDP, tramite l'allestimento di prove di trasmissione in condizioni controllate, verificando i diversi tassi di infezione, infettività e trasmissione alla pianta indicatrice in corrispondenza di diversi intervalli di latenza, oltre a misurare la concentrazione del fitoplasma in diversi organi del vettore e nelle piante inoculate. Il lavoro è stato suddiviso in sette prove, ognuna con un periodo di latenza diverso (da 1 a 7 giorni); per ogni prova sono stati analizzati 10 femmine e 10 maschi di E. variegatus. Al termine di ogni periodo di acquisizione-trasmissione gli insetti sono stati dissezionati per estrarre il DNA totale dagli organi potenzialmente colonizzati dal fitoplasma, ovvero mesentero e ghiandole salivari. Tre settimane dopo il periodo di inoculazione anche le piante utilizzate nelle prove sono state prelevate per estrarne il DNA. In entrambi i casi il DNA è stato analizzato attraverso PCR Real Time quantitativa. Dall'analisi dei dati è risultato che nelle diverse prove la percentuale di individui con intestino positivo era compresa fra il 10 ed il 60%; invece, la percentuale di insetti potenzialmente infettivi, ovvero con anche le ghiandole salivari positive, interessa al massimo il 30% degli individui. La percentuale di piante nelle quali il patogeno è stato inoculato va dal 5 al 10% e riguarda esclusivamente due delle sette prove sperimentali condotte. I risultati ottenuti, dimostrando che dopo sole 48 ore dal termine dell'acquisizione il fitoplasma può essere trasmesso dagli adulti di E. variegatus, suggeriscono che il vettore non ostacoli la rapida colonizzazione da parte del patogeno e aprono alla necessità di investigare se esistano meccanismi mutualistici capaci di giustificare una tale interazione. Inoltre, questi dati, modificando le conoscenze disponibili sul ruolo dei vettori.
Nuovo modello di trasmissione Deltocephalinae-fitoplasmi: studio del periodo di latenza in adulti di Euscelidius variegatus (Kirschbaum, 1858)
ORRÙ, BIANCA
2016/2017
Abstract
I fitoplasmi sono noti agenti fitopatogeni associati a malattie di diverse specie di piante coltivate e selvatiche, sia erbacee sia legnose. I sintomi attribuibili a questi agenti patogeni includono: malformazioni fiorali, ingiallimenti/arrossimenti delle foglie e arresto della crescita. Alcune delle malattie più importanti dal punto di vista economico in Europa riguardano la vite (Vitis vinifera L.); fra queste la malattia più nota è la Flavescenza dorata (FD), trasmessa da insetti floemomizi appartenenti all'ordine Hemiptera e alla famiglia Cicadellidae. In natura l'insetto vettore è Scaphoideus titanus Ball; in laboratorio, invece, per molte prove sperimentali viene utilizzata la specie polivoltina Euscelidius variegatus (Kirschbaum). La cicalina, durante il periodo di acquisizione, si nutre su una pianta ospite infetta ed è in grado di acquisire il patogeno; prima di poter inoculare il fitoplasma però è necessario un periodo di latenza durante il quale il fitoplasma si moltiplica all'interno del corpo dell'insetto. Indagini preliminari condotte con S. titanus hanno evidenziato che anche gli adulti, oltre alle ninfe, sono in grado di acquisire e trasmettere il fitoplasma della FD (FDP), peraltro con un periodo di latenza ridotto. Lo scopo è stato quello di verificare la validità di un nuovo modello di trasmissione, ipotizzato sulla base dei risultati riscontrati per S. titanus, che preveda la riduzione del tempo di latenza e la possibilità di acquisizione del fitoplasma da parte di individui adulti di E. variegatus. Per questo studio è stata impiegata la pianta spia da laboratorio Vicia faba L. con FDP, tramite l'allestimento di prove di trasmissione in condizioni controllate, verificando i diversi tassi di infezione, infettività e trasmissione alla pianta indicatrice in corrispondenza di diversi intervalli di latenza, oltre a misurare la concentrazione del fitoplasma in diversi organi del vettore e nelle piante inoculate. Il lavoro è stato suddiviso in sette prove, ognuna con un periodo di latenza diverso (da 1 a 7 giorni); per ogni prova sono stati analizzati 10 femmine e 10 maschi di E. variegatus. Al termine di ogni periodo di acquisizione-trasmissione gli insetti sono stati dissezionati per estrarre il DNA totale dagli organi potenzialmente colonizzati dal fitoplasma, ovvero mesentero e ghiandole salivari. Tre settimane dopo il periodo di inoculazione anche le piante utilizzate nelle prove sono state prelevate per estrarne il DNA. In entrambi i casi il DNA è stato analizzato attraverso PCR Real Time quantitativa. Dall'analisi dei dati è risultato che nelle diverse prove la percentuale di individui con intestino positivo era compresa fra il 10 ed il 60%; invece, la percentuale di insetti potenzialmente infettivi, ovvero con anche le ghiandole salivari positive, interessa al massimo il 30% degli individui. La percentuale di piante nelle quali il patogeno è stato inoculato va dal 5 al 10% e riguarda esclusivamente due delle sette prove sperimentali condotte. I risultati ottenuti, dimostrando che dopo sole 48 ore dal termine dell'acquisizione il fitoplasma può essere trasmesso dagli adulti di E. variegatus, suggeriscono che il vettore non ostacoli la rapida colonizzazione da parte del patogeno e aprono alla necessità di investigare se esistano meccanismi mutualistici capaci di giustificare una tale interazione. Inoltre, questi dati, modificando le conoscenze disponibili sul ruolo dei vettori.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
756868_tesiorru.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
3.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.28 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/47428