Abstract. Questa tesi propone una disamina completa della teoria della sincronicità formulata da Jung. Il suo scopo è quello di inquadrare la teoria in modo preciso dal punto di vista concettuale e culturale. Per farlo, il lavoro prende forma da alcune scoperte della fisica moderna, in particolare quelle relative all'esistenza di legami non-locali, ovvero connessioni tra eventi non dipendenti da nessuna variabile causale. Un caposaldo della teoria della sincronicità è proprio la connessione non causale tra gli eventi, concetto cardine della cultura orientale. Partendo dall'interesse di Jung per l'I Ching, verrà effettuato un primo approccio storico/culturale alla materia. Si analizzerà il concetto di sincronicità, teoria che illustra il legame tra un contenuto psichico e un evento fisico che abbiano tra loro una connessione a livello di significato. Successivamente verranno enumerati alcuni studi sulla materia, tesi a identificare in modo sperimentale la portata del fenomeno; tra questi studi verrà descritto l'interesse di Jung sull'astrologia e il suo esperimento teso a trovare in essa un esempio di sincronicità. In ultima istanza, giungeremo al punto cruciale della tesi, che è quello di mostrare come la teoria della sincronicità possa dimostrarsi utile e valida da un punto di vista terapeutico. In particolare verrà preso in esame un caso clinico descritto dallo psicoterapeuta americano Robert Hopcke, nel quale l'accadimento di un evento sincronistico si rivela determinante per le intuizioni del terapeuta e, di conseguenza, per il successo del percorso di cura. Il lavoro si concluderà proponendo al lettore alcune importanti riflessioni: nello specifico, verrà sottolineata l'importanza dell'osservazione degli eventi sincronistici che, in ottica junghiana, rappresentano una preziosa occasione di dialogo con l'inconscio.

La sincronicità come linguaggio dell'inconscio

RAINERO, SIMONE
2013/2014

Abstract

Abstract. Questa tesi propone una disamina completa della teoria della sincronicità formulata da Jung. Il suo scopo è quello di inquadrare la teoria in modo preciso dal punto di vista concettuale e culturale. Per farlo, il lavoro prende forma da alcune scoperte della fisica moderna, in particolare quelle relative all'esistenza di legami non-locali, ovvero connessioni tra eventi non dipendenti da nessuna variabile causale. Un caposaldo della teoria della sincronicità è proprio la connessione non causale tra gli eventi, concetto cardine della cultura orientale. Partendo dall'interesse di Jung per l'I Ching, verrà effettuato un primo approccio storico/culturale alla materia. Si analizzerà il concetto di sincronicità, teoria che illustra il legame tra un contenuto psichico e un evento fisico che abbiano tra loro una connessione a livello di significato. Successivamente verranno enumerati alcuni studi sulla materia, tesi a identificare in modo sperimentale la portata del fenomeno; tra questi studi verrà descritto l'interesse di Jung sull'astrologia e il suo esperimento teso a trovare in essa un esempio di sincronicità. In ultima istanza, giungeremo al punto cruciale della tesi, che è quello di mostrare come la teoria della sincronicità possa dimostrarsi utile e valida da un punto di vista terapeutico. In particolare verrà preso in esame un caso clinico descritto dallo psicoterapeuta americano Robert Hopcke, nel quale l'accadimento di un evento sincronistico si rivela determinante per le intuizioni del terapeuta e, di conseguenza, per il successo del percorso di cura. Il lavoro si concluderà proponendo al lettore alcune importanti riflessioni: nello specifico, verrà sottolineata l'importanza dell'osservazione degli eventi sincronistici che, in ottica junghiana, rappresentano una preziosa occasione di dialogo con l'inconscio.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
302131_lasincronicitàcomelinguaggiodellinconscio.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 516.7 kB
Formato Adobe PDF
516.7 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/47344