This graduation thesis approaches a specific theme in the contemporary aesthetic discussion on musical expressiveness. The work concentrates in particular on the protagonists of the analytic debate, who have considered the problem of the literal or metaphoric status of emotive descriptions of ¿pure music¿. The central question, to which this study tries to answer, hence concerns the nature of the descriptions of musical passages in terms of sadness, cheerfulness, angst, and so on. How do these assertions work? Are they literal or metaphorical? If they are metaphoric, which role can they play as for the identification and the understanding of the artwork? After having resumed the most important ideas of the philosophers that since classical antiquity had discussed this subject (authors become essential for this question, such as Plato and Aristotle, Schopenhauer and Hanslick), and having recap the different fundamental positions in the actual discussion in the Anglo-American philosophical domain (referring to the problems of formalism, cognitivism, and arousal theory), the work will analyze the literal thesis' theories and the metaphorical thesis' ones, connected with the conceptions of metaphor proposed by Nelson Goodman and Donald Davidson. The study will concentrate especially on the theoretical productions developed about this subject by Roger Scruton, Malcolm Budd, Stephen Davies, Nick Zangwill and Derek Matravers. In the last part of the script, it will be offered and defended a metaphorical theory of musical emotive expressiveness, derived from the application of Goodman's general expression theory to the musical case. This approach will be defended from the most important criticisms and objections advanced by literalists against Goodman and the metaphoric thesis itself.
In questa tesi magistrale si affronta una tema specifico all'interno della discussione estetica contemporanea sull'espressività musicale. Il lavoro si concentra, in particolare, sugli interpreti del dibattito di ambito analitico che hanno preso in considerazione il problema dello statuto letterale o metaforico delle descrizioni emotive della ¿musica pura¿. L'interrogativo centrale a cui questo studio tenta di rispondere riguarda, dunque, la natura delle descrizioni dei passaggi musicali in termini di tristezza, allegria, angoscia, ecc. Come funzionano tali applicazioni? Sono letterali o metaforiche? Se sono metaforiche, che ruolo possono avere rispetto all'identità e alla comprensione dell'opera? Dopo aver ripreso le tesi centrali dei filosofi che fin dall'antichità hanno discusso tale argomento (autori divenuti classici per tale questione, come Platone e Aristotele, Schopenhauer e Hanslick), e aver ricapitolato le diverse posizioni fondamentali dell'attuale discussione di ambito angloamericano (ricostruendo i nodi essenziali della riflessione sul formalismo, sul cognitivismo e sulla teoria dell'arousal), si analizzeranno le teorie dei sostenitori della tesi letterale e di quella metaforica, in riferimento alle concezioni della metafora elaborate da Nelson Goodman e da Donald Davidson. Nello specifico si discuteranno con particolare attenzione le concezioni, fra gli altri, di Roger Scruton, Malcolm Budd, Stephen Davies, Nick Zangwill e Derek Matravers. Nell'ultima parte dello scritto, infine, sarà presentata e difesa una teoria dell'espressività musicale emotiva di carattere metaforico, elaborata attraverso il tentativo di applicare le tesi generali di Goodman sull'espressione al caso musicale. Questo approccio sarà difeso dalle principali obiezioni rivolte dai letteralisti direttamente a Goodman e alla concezione metaforica in generale.
Musica ed Emozioni: una metafora?
JACQUEMOD, MATTEO
2013/2014
Abstract
In questa tesi magistrale si affronta una tema specifico all'interno della discussione estetica contemporanea sull'espressività musicale. Il lavoro si concentra, in particolare, sugli interpreti del dibattito di ambito analitico che hanno preso in considerazione il problema dello statuto letterale o metaforico delle descrizioni emotive della ¿musica pura¿. L'interrogativo centrale a cui questo studio tenta di rispondere riguarda, dunque, la natura delle descrizioni dei passaggi musicali in termini di tristezza, allegria, angoscia, ecc. Come funzionano tali applicazioni? Sono letterali o metaforiche? Se sono metaforiche, che ruolo possono avere rispetto all'identità e alla comprensione dell'opera? Dopo aver ripreso le tesi centrali dei filosofi che fin dall'antichità hanno discusso tale argomento (autori divenuti classici per tale questione, come Platone e Aristotele, Schopenhauer e Hanslick), e aver ricapitolato le diverse posizioni fondamentali dell'attuale discussione di ambito angloamericano (ricostruendo i nodi essenziali della riflessione sul formalismo, sul cognitivismo e sulla teoria dell'arousal), si analizzeranno le teorie dei sostenitori della tesi letterale e di quella metaforica, in riferimento alle concezioni della metafora elaborate da Nelson Goodman e da Donald Davidson. Nello specifico si discuteranno con particolare attenzione le concezioni, fra gli altri, di Roger Scruton, Malcolm Budd, Stephen Davies, Nick Zangwill e Derek Matravers. Nell'ultima parte dello scritto, infine, sarà presentata e difesa una teoria dell'espressività musicale emotiva di carattere metaforico, elaborata attraverso il tentativo di applicare le tesi generali di Goodman sull'espressione al caso musicale. Questo approccio sarà difeso dalle principali obiezioni rivolte dai letteralisti direttamente a Goodman e alla concezione metaforica in generale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/47306