Multicentric B-cell lymphoma is a common hematopoietic neoplasm in adult and elderly dogs. The therapeutic 'gold standard' is intensive-dose systemic chemotherapy, although it remains an incurable disease. Therefore, communicating the severity and potential progression of the condition to the owner through the formulation of an accurate prognosis is essential. The objective of this retrospective observational study was to evaluate the prognostic significance of the characteristics of a population of dogs affected by multicentric B-cell lymphoma and to establish a cut-off value for peripheral blood infiltration. The study included 48 dogs treated at the University Veterinary Hospital (OVU) in Grugliasco (TO) from 2013 to 2023. Patient information was obtained by consulting the electronic medical records from the OVU management system and the paper registers of the chemotherapy sessions. Time to progression (TTP) and lymphoma-specific survival (LSS) were calculated, with the total population showing a TTP of 327.5 days (range 53–777 days) and an LSS of 468 days (range 140–1473 days). Using Cox regression models, hypoalbuminemia at diagnosis (TTP p-value 0.000022; LSS p-value 0.05), neutrophilia (TTP p-value 0.00000096; LSS p-value 0.0079), and leukocytosis (TTP p-value 0.00000096; LSS p-value 0.0079) at the end of the protocol were identified as negative prognostic factors. No statistically significant difference in survival was found between patients with different stages (TTP p-value 0.43; LSS p-value 0.21) and substages (TTP p-value 0.33; LSS p-value 0.84) within the population studied. Furthermore, hepatosplenic infiltration did not influence survival in this population. Complete remission at the end of induction therapy, which occurred in 70.8% of cases, was associated with an increase in LSS (p-value 0.00055). However, it was not possible to define a cut-off value for the level of peripheral tumor infiltration that could distinguish two groups with significantly different survival rates. This study revealed the potential negative prognostic role of hypoalbuminemia at diagnosis, as well as leukocytosis and neutrophilia at the end of the protocol. However, it was not possible to determine the prognostic utility of peripheral blood infiltration. Therefore, further studies, preferably prospective in nature, are needed to confirm the results obtained and to more accurately assess the prognostic implications of tumor infiltration in peripheral blood.
Il linfoma multicentrico B è una neoplasia ematopoietica frequente nei cani adulti e anziani. Il “gold standard” terapeutico è rappresentato dalla chemioterapia sistemica a dose intensa, tuttavia si tratta di una malattia non curabile. La comunicazione al proprietario della gravità e della possibile evoluzione della patologia attraverso la formulazione di una prognosi accurata risulta, pertanto, essenziale. L’obiettivo di questo studio osservazionale retrospettivo è stato di valutare il significato prognostico delle caratteristiche di una popolazione di cani affetti da linfoma multicentrico ad immunofenotipo B e di stabilire un valore di cut-off per l’infiltrazione del sangue periferico. Nello studio sono stati inclusi 48 cani trattati presso l’Ospedale Veterinario Universitario (OVU) di Grugliasco (TO) dal 2013 al 2023. Le informazioni dei pazienti sono state ottenute consultando le cartelle cliniche elettroniche del gestionale dell’OVU e i registri cartacei delle sedute di chemioterapia. Sono stati calcolati il tempo alla progressione (TTP) e la sopravvivenza linfoma specifica (LSS), che nella popolazione totale sono risultate rispettivamente di 327,5 (range 53 – 777 giorni) e 468 giorni (range 140 – 1473 giorni). Mediante l’utilizzo di modelli di regressione di Cox sono stati evidenziati come fattori prognostici negativi la presenza di ipoalbuminemia alla diagnosi (p-value TTP 0,000022; p-value LSS 0,05), e di neutrofilia (p-value TTP 0,00000096; p-value LSS 0,0079) e leucocitosi (p-value TTP 0,00000096; p-value LSS 0,0079) al termine del protocollo. Nella popolazione in esame non è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa nella sopravvivenza tra i pazienti con differente stadio (p-value TTP 0,43; p-value LSS 0,21) e sottostadio (p-value TTP 0,33; p-value LSS 0,84). Inoltre, anche l’infiltrazione epatosplenica non ha influenzato la sopravvivenza dei cani appartenenti alla popolazione in studio. La remissione completa al termine della terapia di induzione, verificatasi nel 70,8% dei casi, è stata, invece, associata ad un aumento della LSS (p-value 0,00055). Tuttavia, non è stato possibile definire un cut-off per il livello di infiltrazione periferica del tumore in grado di distinguere due gruppi dotati di sopravvivenza significativamente differente. Da questo studio è emerso il potenziale ruolo prognostico negativo della presenza di ipoalbuminemia alla diagnosi e di leucocitosi e neutrofilia al termine del protocollo, tuttavia non è stato possibile definire l’utilità prognostica dell’infiltrazione del sangue periferico. Pertanto, si rendono necessari ulteriori studi, preferibilmente di tipo prospettico, per la conferma dei risultati ottenuti e per una valutazione più accurata dei risvolti prognostici dell’infiltrazione tumorale del sangue periferico.
Analisi retrospettiva della sopravvivenza e degli outcome clinici nei cani con linfoma multicentrico di tipo B in una casistica dal 2013 al 2023
MELIS, ILARIA
2023/2024
Abstract
Il linfoma multicentrico B è una neoplasia ematopoietica frequente nei cani adulti e anziani. Il “gold standard” terapeutico è rappresentato dalla chemioterapia sistemica a dose intensa, tuttavia si tratta di una malattia non curabile. La comunicazione al proprietario della gravità e della possibile evoluzione della patologia attraverso la formulazione di una prognosi accurata risulta, pertanto, essenziale. L’obiettivo di questo studio osservazionale retrospettivo è stato di valutare il significato prognostico delle caratteristiche di una popolazione di cani affetti da linfoma multicentrico ad immunofenotipo B e di stabilire un valore di cut-off per l’infiltrazione del sangue periferico. Nello studio sono stati inclusi 48 cani trattati presso l’Ospedale Veterinario Universitario (OVU) di Grugliasco (TO) dal 2013 al 2023. Le informazioni dei pazienti sono state ottenute consultando le cartelle cliniche elettroniche del gestionale dell’OVU e i registri cartacei delle sedute di chemioterapia. Sono stati calcolati il tempo alla progressione (TTP) e la sopravvivenza linfoma specifica (LSS), che nella popolazione totale sono risultate rispettivamente di 327,5 (range 53 – 777 giorni) e 468 giorni (range 140 – 1473 giorni). Mediante l’utilizzo di modelli di regressione di Cox sono stati evidenziati come fattori prognostici negativi la presenza di ipoalbuminemia alla diagnosi (p-value TTP 0,000022; p-value LSS 0,05), e di neutrofilia (p-value TTP 0,00000096; p-value LSS 0,0079) e leucocitosi (p-value TTP 0,00000096; p-value LSS 0,0079) al termine del protocollo. Nella popolazione in esame non è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa nella sopravvivenza tra i pazienti con differente stadio (p-value TTP 0,43; p-value LSS 0,21) e sottostadio (p-value TTP 0,33; p-value LSS 0,84). Inoltre, anche l’infiltrazione epatosplenica non ha influenzato la sopravvivenza dei cani appartenenti alla popolazione in studio. La remissione completa al termine della terapia di induzione, verificatasi nel 70,8% dei casi, è stata, invece, associata ad un aumento della LSS (p-value 0,00055). Tuttavia, non è stato possibile definire un cut-off per il livello di infiltrazione periferica del tumore in grado di distinguere due gruppi dotati di sopravvivenza significativamente differente. Da questo studio è emerso il potenziale ruolo prognostico negativo della presenza di ipoalbuminemia alla diagnosi e di leucocitosi e neutrofilia al termine del protocollo, tuttavia non è stato possibile definire l’utilità prognostica dell’infiltrazione del sangue periferico. Pertanto, si rendono necessari ulteriori studi, preferibilmente di tipo prospettico, per la conferma dei risultati ottenuti e per una valutazione più accurata dei risvolti prognostici dell’infiltrazione tumorale del sangue periferico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4723