Negli ultimi anni e comunque dal 2012, si è andata sviluppando anche a livello nazionale un'intensa attività politico-istituzionale ed organizzativa intimamente collegata alle nuove prospettive tecnologiche che investono la società nel suo complesso e, in particolar modo, la Pubblica amministrazione. Tra i soggetti interessati alle innovazioni menzionate, vi sono anche le Agenzie governative. Alcune con maggiore evidenza pubblica, altre meno conosciute o praticate dai cittadini-utenti. Al centro della nostra elaborazione, infatti, è la descrizione analitica di una di dette Agenzie rispetto alla quale ci siamo posti in modo interrogativo, chiedendoci per l'appunto, se si tratti di un ¿oggetto misterioso¿. Nella fattispecie la tesi si occuperà dell'Agenzia delle Dogane, con prioritario riferimento alla sede di Torino. Per la nostra attività di indagine teorico-empirica, ci siamo avvalsi prioritariamente di alcuni punti di riferimento istituzionali, normativi e programmatici ineludibili, avendo intendimento, ad esempio, di analizzare quali ricadute abbia avuto sull'organizzazione dell'Agenzia l'avvento delle tecnologie digitali, quali uffici ne hanno maggiormente beneficiato e ancora, quali servizi hanno fornito risultati migliori per gli utenti e per la stessa attività dell'Agenzia. Date queste premesse, non potevamo esimerci dal prendere in considerazione almeno due dei livelli istituzionali cui si faceva cenno poco sopra: l'Unione europea e il Governo nazionale. Gli uni e gli altri considerati nella loro azione simbiotica rispetto alle politiche d'investimento digitale a favore di cittadini, imprese e Pubbliche amministrazioni. Citiamo solo alcune delle iniziative tra le molte, conseguenti alle scelte operate da entrambi i predetti soggetti: l'adozione dell'Agenda digitale europea e la Strategia del Mercato Unico Digitale europeo, per un verso; l'Agenda Digitale Italiana, le Strategie per la Banda Ultralarga e la Crescita digitale, dall'altro. In ultimo, in ordine temporale, ma assai significativo per la rilevanza degli obiettivi assunti, il provvedimento legislativo adottato nel 2015 dall'allora Ministra Mariana Madia, concernente un'azione articolata e incisiva (almeno nei suoi propositi) concernente l'implementazione dell'amministrazione digitale, in cui è data centralità al cittadino.

«La digitalizzazione della Pubblica amministrazione dopo la legge Madia. L'Agenzia delle Dogane: alla scoperta di un oggetto misterioso in evoluzione»

RASPA, GIUSEPPE
2017/2018

Abstract

Negli ultimi anni e comunque dal 2012, si è andata sviluppando anche a livello nazionale un'intensa attività politico-istituzionale ed organizzativa intimamente collegata alle nuove prospettive tecnologiche che investono la società nel suo complesso e, in particolar modo, la Pubblica amministrazione. Tra i soggetti interessati alle innovazioni menzionate, vi sono anche le Agenzie governative. Alcune con maggiore evidenza pubblica, altre meno conosciute o praticate dai cittadini-utenti. Al centro della nostra elaborazione, infatti, è la descrizione analitica di una di dette Agenzie rispetto alla quale ci siamo posti in modo interrogativo, chiedendoci per l'appunto, se si tratti di un ¿oggetto misterioso¿. Nella fattispecie la tesi si occuperà dell'Agenzia delle Dogane, con prioritario riferimento alla sede di Torino. Per la nostra attività di indagine teorico-empirica, ci siamo avvalsi prioritariamente di alcuni punti di riferimento istituzionali, normativi e programmatici ineludibili, avendo intendimento, ad esempio, di analizzare quali ricadute abbia avuto sull'organizzazione dell'Agenzia l'avvento delle tecnologie digitali, quali uffici ne hanno maggiormente beneficiato e ancora, quali servizi hanno fornito risultati migliori per gli utenti e per la stessa attività dell'Agenzia. Date queste premesse, non potevamo esimerci dal prendere in considerazione almeno due dei livelli istituzionali cui si faceva cenno poco sopra: l'Unione europea e il Governo nazionale. Gli uni e gli altri considerati nella loro azione simbiotica rispetto alle politiche d'investimento digitale a favore di cittadini, imprese e Pubbliche amministrazioni. Citiamo solo alcune delle iniziative tra le molte, conseguenti alle scelte operate da entrambi i predetti soggetti: l'adozione dell'Agenda digitale europea e la Strategia del Mercato Unico Digitale europeo, per un verso; l'Agenda Digitale Italiana, le Strategie per la Banda Ultralarga e la Crescita digitale, dall'altro. In ultimo, in ordine temporale, ma assai significativo per la rilevanza degli obiettivi assunti, il provvedimento legislativo adottato nel 2015 dall'allora Ministra Mariana Madia, concernente un'azione articolata e incisiva (almeno nei suoi propositi) concernente l'implementazione dell'amministrazione digitale, in cui è data centralità al cittadino.
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