The increasing prevalence of carbapenemase-producing enterobacteria (CPE) is a major topical issue and of considerable importance for modern medicine. The most worrying issue is the antibiotic resistance that these pathogens can develop, as alternative options for treating patients are limited. The epidemiological trend of CPE at the global level is currently very varied, with significant differences between countries. The most widespread carbapenemases currently causing epidemics in various parts of the world are KPC (Klebsiella pneumoniae carbapenemase producer), VIM (Verona imipenemasi), NDM (New Dehli metal β lactamase), OXA-48. In this respect, the regions have issued specific directives describing practical guidance for the monitoring and control of carbapenemase-producing enterobacteria in public health and in the territory. The strategies indicated are aimed at reacting effectively and promptly before the spread reaches levels that cannot be blocked. Therefore it becomes essential to implement drug resistance studies to assess and reduce the growth potential of such microorganisms. The purpose of this study is to evaluate the methods of detection of carbapenemases by comparing the traditional culture method and the genotypic method with the GeneXpert® system. The evaluation was performed on rectal swabs of patients with a request for research of resistant multipharmaceutical organisms received by the laboratory between January 2023 and June 2023. The experimental results obtained show a concordance with both phenotypic and genotypic methods used: a sensitivity and specificity of 100% was obtained. In addition, the fundamental parameter of speed is inserted in favour of the molecular type test, thus allowing a rapid detection of carbapenemase-producing enterobacteria on samples, with a fast and reliable response time in about one hour. On the other hand, the cultivation method, despite requiring an incubation time of 24-48 hours before a response can be obtained, has the advantage of being cheaper (from 1 euro to 8 euro) than the molecular (about 30 euro). Ultimately, the detection of carbapenemasis producing enterobacteria presents a significant challenge for clinical microbiology laboratories and genotypic tests have been found to be very sensitive and very specific and could represent the future of diagnostics bacteriological.
La diffusione sempre più rapida di enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE) rappresenta un grave problema di attualità e notevole rilevanza per la medicina moderna. La questione più preoccupante è rappresentata dall’antibiotico resistenza che questi patogeni possono sviluppare, in quanto le opzioni alternative per il trattamento dei pazienti sono limitate. L’andamento epidemiologico delle CPE a livello globale appare ad oggi molto variegato, con differenze significative tra Paesi. Le carbapenemasi più diffuse che attualmente causano epidemie in varie parti del mondo sono KPC (Klebsiella pneumoniae carbapenemasi produttrice), VIM (Verona imipenemasi), NDM (New Dehli metallo β lattamasi), OXA-48. A tale riguardo, le regioni hanno emanato alcune specifiche direttive che descrivono le indicazioni pratiche per la sorveglianza e il controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi in sanità pubblica e nel territorio. Le strategie indicate sono finalizzate a reagire efficacemente e tempestivamente prima che la diffusione arrivi a livelli tali da non potere essere bloccata. Pertanto diventa indispensabile implementare gli studi di farmaco-resistenza per valutare e ridurre il potenziale di crescita di tali microrganismi. Questo studio presenta come fine quello di valutare i metodi di rilevazione delle carbapenemasi, confrontando il metodo colturale tradizionale e il metodo genotipico mediante sistema GeneXpert®. La valutazione è stata eseguita su tamponi rettali di pazienti con richiesta di ricerca di organismi multifarmaco resistenti pervenuti al laboratorio nel periodo compreso tra gennaio 2023 e giugno 2023. I risultati sperimentali ottenuti mostrano una concordanza con i metodi sia fenotipici che genotipici utilizzati: è stata ottenuta una sensibilità e specificità pari al 100%. Inoltre, a favore del test di tipo molecolare si inserisce il parametro fondamentale della rapidità, consentendo quindi una celere rilevazione di enterobatteri produttori di carbapenemasi sui campioni, con un tempo di risposta veloce e affidabile in circa un’ora. D’altra parte il metodo colturale, nonostante richieda un tempo di incubazione di 24-48 ore prima di poter ottenere una risposta, presenta il vantaggio di essere più economico (da 1 euro a 8 euro) rispetto al molecolare (circa 30 euro). In definitiva, la rilevazione di enterobatteri produttori di carbapenemasi presenta una sfida significativa per i laboratori di microbiologia clinica ed i test genotipici sono risultati essere molto sensibili e molto specifici e potrebbero rappresentare il futuro della diagnostica batteriologica.
La rilevazione delle carbapenemasi: confronto tra un metodo genotipico rapido ed il colturale
FRUTTERO, MATILDE
2022/2023
Abstract
La diffusione sempre più rapida di enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE) rappresenta un grave problema di attualità e notevole rilevanza per la medicina moderna. La questione più preoccupante è rappresentata dall’antibiotico resistenza che questi patogeni possono sviluppare, in quanto le opzioni alternative per il trattamento dei pazienti sono limitate. L’andamento epidemiologico delle CPE a livello globale appare ad oggi molto variegato, con differenze significative tra Paesi. Le carbapenemasi più diffuse che attualmente causano epidemie in varie parti del mondo sono KPC (Klebsiella pneumoniae carbapenemasi produttrice), VIM (Verona imipenemasi), NDM (New Dehli metallo β lattamasi), OXA-48. A tale riguardo, le regioni hanno emanato alcune specifiche direttive che descrivono le indicazioni pratiche per la sorveglianza e il controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi in sanità pubblica e nel territorio. Le strategie indicate sono finalizzate a reagire efficacemente e tempestivamente prima che la diffusione arrivi a livelli tali da non potere essere bloccata. Pertanto diventa indispensabile implementare gli studi di farmaco-resistenza per valutare e ridurre il potenziale di crescita di tali microrganismi. Questo studio presenta come fine quello di valutare i metodi di rilevazione delle carbapenemasi, confrontando il metodo colturale tradizionale e il metodo genotipico mediante sistema GeneXpert®. La valutazione è stata eseguita su tamponi rettali di pazienti con richiesta di ricerca di organismi multifarmaco resistenti pervenuti al laboratorio nel periodo compreso tra gennaio 2023 e giugno 2023. I risultati sperimentali ottenuti mostrano una concordanza con i metodi sia fenotipici che genotipici utilizzati: è stata ottenuta una sensibilità e specificità pari al 100%. Inoltre, a favore del test di tipo molecolare si inserisce il parametro fondamentale della rapidità, consentendo quindi una celere rilevazione di enterobatteri produttori di carbapenemasi sui campioni, con un tempo di risposta veloce e affidabile in circa un’ora. D’altra parte il metodo colturale, nonostante richieda un tempo di incubazione di 24-48 ore prima di poter ottenere una risposta, presenta il vantaggio di essere più economico (da 1 euro a 8 euro) rispetto al molecolare (circa 30 euro). In definitiva, la rilevazione di enterobatteri produttori di carbapenemasi presenta una sfida significativa per i laboratori di microbiologia clinica ed i test genotipici sono risultati essere molto sensibili e molto specifici e potrebbero rappresentare il futuro della diagnostica batteriologica.File | Dimensione | Formato | |
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