La seguente tesi si pone l'obiettivo di analizzare lo sviluppo dell'economia giapponese dal secondo dopoguerra ad oggi. Il Giappone dagli anni '50 agli anni '70 è riuscito ad imporsi come una delle principali potenze mondiali. La sua crescita esponenziale è stata guidata da un alto tasso di investimenti, esportazioni, ma soprattutto da un alto tasso di risparmio della popolazione. Alla fine degli anni '80 il suo sviluppo è stato però frenato dall'emergere di due bolle speculative, una nel settore immobiliare, l'altra nel settore azionario. Le errate politiche monetarie e fiscali hanno portato il Paese in una fase di stagnazione economica, il così detto "lost decade". Gli anni '90 sono quindi stati caratterizzati dall'emergere di un nuovo fenomeno nell'economia del Paese: la trappola della liquidità. Il Giappone è stato uno dei primi Paesi a dover affrontare questa situazione in cui i tassi d'interesse sono prossimi allo zero e i tassi d'inflazione assumono valori anche negativi. Agli inizi del XXI secolo il Paese è però riuscito ad uscire dalla spirale deflattiva creatasi negli anni precedenti. Nell'anno 2011 ha dovuto però affrontare un ulteriore problema, un terremoto di magnitudine 9 della scala richter, il quale ha provocato uno tsunami e lo scoppio dei reattori in una delle centrali nucleari del Paese. Questo, oltre ad aver provocato migliaia di vittime e danni, ha offerto la possibilità all'economia dei disastri di implementarsi. Alcuni hanno cercato di trarre guadagno dall'evento, ma all'interno del Paese è emersa una forte continuità rispetto al passato, anche se c'è stata la possibilità di ridiscutere uno dei temi più sensibili a livello mondiale, quello dell'energia nucleare.
L'evoluzione dell'economia giapponese nel secondo dopoguerra: crescita, bolle speculative, lost decade e catastrofi ambientali
CROSIO, SOLANGE
2011/2012
Abstract
La seguente tesi si pone l'obiettivo di analizzare lo sviluppo dell'economia giapponese dal secondo dopoguerra ad oggi. Il Giappone dagli anni '50 agli anni '70 è riuscito ad imporsi come una delle principali potenze mondiali. La sua crescita esponenziale è stata guidata da un alto tasso di investimenti, esportazioni, ma soprattutto da un alto tasso di risparmio della popolazione. Alla fine degli anni '80 il suo sviluppo è stato però frenato dall'emergere di due bolle speculative, una nel settore immobiliare, l'altra nel settore azionario. Le errate politiche monetarie e fiscali hanno portato il Paese in una fase di stagnazione economica, il così detto "lost decade". Gli anni '90 sono quindi stati caratterizzati dall'emergere di un nuovo fenomeno nell'economia del Paese: la trappola della liquidità. Il Giappone è stato uno dei primi Paesi a dover affrontare questa situazione in cui i tassi d'interesse sono prossimi allo zero e i tassi d'inflazione assumono valori anche negativi. Agli inizi del XXI secolo il Paese è però riuscito ad uscire dalla spirale deflattiva creatasi negli anni precedenti. Nell'anno 2011 ha dovuto però affrontare un ulteriore problema, un terremoto di magnitudine 9 della scala richter, il quale ha provocato uno tsunami e lo scoppio dei reattori in una delle centrali nucleari del Paese. Questo, oltre ad aver provocato migliaia di vittime e danni, ha offerto la possibilità all'economia dei disastri di implementarsi. Alcuni hanno cercato di trarre guadagno dall'evento, ma all'interno del Paese è emersa una forte continuità rispetto al passato, anche se c'è stata la possibilità di ridiscutere uno dei temi più sensibili a livello mondiale, quello dell'energia nucleare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/47088