La tesi, con il tentativo di indagare i limiti della diffusione consumerista nel caso specifico Italiano, prende le sue mosse da un caso di studio. Partendo dall'analisi dell'Associazione Codacons volge a comprendere quale effettivo contributo essa svolga nella diffusione di un risveglio culturale che renda i cittadini pienamente consapevoli dei propri diritti nell'ambito consumerista. In primo luogo verrà dunque fatto ordine e chiarezza su quali e quante associazioni riconosciute esistano sul territorio Italiano, sul ruolo da esse svolto e sull'effettivo potere da esse detenuto nel dialogo con le istituzioni. Nella seconda parte si cala all'interno dello specifico caso di studio, sulla struttura e l'organizzazione dell'Associazione Codacons, ma in particolare si sofferma sul flusso informativo da essa attivato, su quali principali temi questa associazione ha svolto la propria azione in un arco di ben undici anni: dal 2002 al 2012. Si cerca quindi di comprendere come questo flusso di informazione si comporti, la sua relazione con gli altri media ed i meccanismi interni all'ufficio Stampa. L'ipotesi avanzata, all'interno di questo caso di studio, individua un modello Codacons che sul piano dell'azione si spiega mediante l'attività legale, mentre in ambito informativo, che più interessa, si manifesta in una interrelazione con il giornalismo e l'agenda politica. Al contempo si rilevano segnali del modello altoparlante dei media, necessario all'associazione per raggiungere una buona pubblicità a costo zero, non avendo redatto una propria rivista e quindi non avendo creato un proprio canale informativo indipendente. Lo studio ha dunque l'intento di proporre una lettura ed una migliore comprensione sullo stato della diffusione della cultura consumerista per ciò che riguarda l'associazione Codacons in Italia, sui limiti e prospettive che si presentano dinnanzi ad una associazione nella battaglia per un maggior sviluppo della qualità della democrazia, che comporta necessariamente un pieno utilizzo dei diritti di cittadinanza.
Il ruolo delle associazioni consumeriste per la qualità della democrazia.
SISINNI, VERONICA
2011/2012
Abstract
La tesi, con il tentativo di indagare i limiti della diffusione consumerista nel caso specifico Italiano, prende le sue mosse da un caso di studio. Partendo dall'analisi dell'Associazione Codacons volge a comprendere quale effettivo contributo essa svolga nella diffusione di un risveglio culturale che renda i cittadini pienamente consapevoli dei propri diritti nell'ambito consumerista. In primo luogo verrà dunque fatto ordine e chiarezza su quali e quante associazioni riconosciute esistano sul territorio Italiano, sul ruolo da esse svolto e sull'effettivo potere da esse detenuto nel dialogo con le istituzioni. Nella seconda parte si cala all'interno dello specifico caso di studio, sulla struttura e l'organizzazione dell'Associazione Codacons, ma in particolare si sofferma sul flusso informativo da essa attivato, su quali principali temi questa associazione ha svolto la propria azione in un arco di ben undici anni: dal 2002 al 2012. Si cerca quindi di comprendere come questo flusso di informazione si comporti, la sua relazione con gli altri media ed i meccanismi interni all'ufficio Stampa. L'ipotesi avanzata, all'interno di questo caso di studio, individua un modello Codacons che sul piano dell'azione si spiega mediante l'attività legale, mentre in ambito informativo, che più interessa, si manifesta in una interrelazione con il giornalismo e l'agenda politica. Al contempo si rilevano segnali del modello altoparlante dei media, necessario all'associazione per raggiungere una buona pubblicità a costo zero, non avendo redatto una propria rivista e quindi non avendo creato un proprio canale informativo indipendente. Lo studio ha dunque l'intento di proporre una lettura ed una migliore comprensione sullo stato della diffusione della cultura consumerista per ciò che riguarda l'associazione Codacons in Italia, sui limiti e prospettive che si presentano dinnanzi ad una associazione nella battaglia per un maggior sviluppo della qualità della democrazia, che comporta necessariamente un pieno utilizzo dei diritti di cittadinanza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/47081