Nel presente lavoro s'intende ricostruire l'idea di giustizia sociale all'interno del pensiero politico di John Stuart Mill. La tesi si suddivide in quattro capitoli. Nel primo capitolo si ripercorre brevemente il percorso intellettuale dell'autore, per vedere le basi del suo pensiero politico, le principali correnti filosofiche che lo hanno influenzato, e capire i motivi del suo interesse per la problematica della giustizia sociale. Vengono poi analizzati i due saggi di Mill su Bentham (1838) e Coleridge (1840), che si possono considerare il primo significativo tentativo di revisione della prospettiva etico-politica benthamiana. Ci si sofferma poi brevemente sulla prospettiva metodologica delineata da Mill nel Sistema di Logica (1846), con particolare riguardo al libro sesto, dove Mill applica i metodi della scienza, delineati nei libri precedenti, alle scienze sociali. Nel secondo capitolo si analizza la prospettiva etica di Mill e la teoria della giustizia ad essa connessa, prendendo in esame Utilitarismo (1863) e Saggio sulla Libertà (1859). Nel terzo capitolo si affronta l'analisi delle proposte milliane relative all'assetto economico e sociale più atto a garantire una più equa redistribuzione della ricchezza e un benessere più diffuso, prendendo in considerazione i Principi di Economia Politica (1848), in particolar modo il secondo libro, relativo alla distribuzione; il settimo capitolo del quarto libro, intitolato Del probabile avvenire delle classi lavoratrici; e il quinto libro, relativo al possibile intervento dello Stato in alcuni ambiti economici. Nel corso della trattazione ci si sofferma brevemente anche sulla riflessione che Mill dedica alla condizione femminile, analizzando il saggio Sulla Servitù delle Donne (1869). Nel quarto capitolo si analizza la teoria democratica milliana, prendendo in esame le Considerazioni sul Governo Rappresentativo (1861), dove Mill elabora le sue proposte riguardo al sistema elettorale e alla costituzione del governo rappresentativo. L'analisi della teoria politica milliana chiude così la riflessione sul pensiero etico-politico dell'autore, mettendo ancor più in luce l'importanza che Mill riconosce alla giustizia sociale, considerata una delle tappe fondamentali per realizzare lo scopo principale della filosofia milliana: promuovere il miglioramento morale e intellettuale dell'umanità nella moderna società industriale e democratica.

LA GIUSTIZIA SOCIALE NEL PENSIERO POLITICO DI JOHN STUART MILL

BRANCHI, LIVIA
2012/2013

Abstract

Nel presente lavoro s'intende ricostruire l'idea di giustizia sociale all'interno del pensiero politico di John Stuart Mill. La tesi si suddivide in quattro capitoli. Nel primo capitolo si ripercorre brevemente il percorso intellettuale dell'autore, per vedere le basi del suo pensiero politico, le principali correnti filosofiche che lo hanno influenzato, e capire i motivi del suo interesse per la problematica della giustizia sociale. Vengono poi analizzati i due saggi di Mill su Bentham (1838) e Coleridge (1840), che si possono considerare il primo significativo tentativo di revisione della prospettiva etico-politica benthamiana. Ci si sofferma poi brevemente sulla prospettiva metodologica delineata da Mill nel Sistema di Logica (1846), con particolare riguardo al libro sesto, dove Mill applica i metodi della scienza, delineati nei libri precedenti, alle scienze sociali. Nel secondo capitolo si analizza la prospettiva etica di Mill e la teoria della giustizia ad essa connessa, prendendo in esame Utilitarismo (1863) e Saggio sulla Libertà (1859). Nel terzo capitolo si affronta l'analisi delle proposte milliane relative all'assetto economico e sociale più atto a garantire una più equa redistribuzione della ricchezza e un benessere più diffuso, prendendo in considerazione i Principi di Economia Politica (1848), in particolar modo il secondo libro, relativo alla distribuzione; il settimo capitolo del quarto libro, intitolato Del probabile avvenire delle classi lavoratrici; e il quinto libro, relativo al possibile intervento dello Stato in alcuni ambiti economici. Nel corso della trattazione ci si sofferma brevemente anche sulla riflessione che Mill dedica alla condizione femminile, analizzando il saggio Sulla Servitù delle Donne (1869). Nel quarto capitolo si analizza la teoria democratica milliana, prendendo in esame le Considerazioni sul Governo Rappresentativo (1861), dove Mill elabora le sue proposte riguardo al sistema elettorale e alla costituzione del governo rappresentativo. L'analisi della teoria politica milliana chiude così la riflessione sul pensiero etico-politico dell'autore, mettendo ancor più in luce l'importanza che Mill riconosce alla giustizia sociale, considerata una delle tappe fondamentali per realizzare lo scopo principale della filosofia milliana: promuovere il miglioramento morale e intellettuale dell'umanità nella moderna società industriale e democratica.
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