Nella ricerca qui condotta, ci si è inizialmente soffermati sugli sviluppi storici del concetto di concorrenza che in ottica cronologica partono dalle prime concezioni classiche economiche sino ad arrivare alla prima vera disciplina antitrust statunitense, lo Sherman Act del 1890. L'argomento specifico della presente tesi di ricerca sono però state le intese restrittive della concorrenza così come applicate in Italia e in Albania. La difficoltà maggiore, incontrata nella stesura delle argomentazioni, è stata nel rintracciare sufficiente e valido materiale per presentare le intese in Albania. I due paesi che si sono scelti di analizzare, e in qualche modo di comparare, sono differenti per posizione geografica, per storia, per dimensioni e per assetto economico. Un ulteriore importante differenza che si è riscontrata riguarda l'appartenenza all'Unione Europea: l'Italia è, come risaputo, un membro storico dell'UE a differenza dell'Albania che è stata recentemente definita come ¿stato potenzialmente candidato¿. La regolamentazione è una disciplina giuridica che da poco si è sviluppata nei due paesi interessati. Per quanto concerne l'Italia la legge 287, che è tuttora in vigore, e che è stata qui analizzata risale al 1990. La prima legge antitrust albanese è del 1995, legge che però è stata del tutto modificata da un nuova legge del 2003 considerata ¿la vera legge sulla tutela della concorrenza¿. Le fonti che sono state utilizzate sono eterogenee tra loro e si riferiscono a contesti differenti. La normativa europea è stata uno strumento essenziale, usato anche come termine di paragone con le varie normative nazionali, composto da: decisioni della Corte di Giustizia della CE, del Tribunale di primo grado, della Commissione europea, raccomandazioni e regolamenti. Nel primo capitolo vengono presentati i già citati sviluppi storici del concetto di concorrenza. In ottica cronologica vengono analizzate le modalità con cui l'antitrust è nato, facendo inevitabilmente riferimento alle teorie economiche che hanno influenzato la creazione di questa disciplina. Le teorie concorrenziali vengono analizzate, partendo da quella neoclassica, in modo da avvicinarsi lentamente alle prime teorie risalenti agli anni Quaranta del Novecento, alle concezioni neo istituzionalistiche per concludere poi con lo Sherman Act. Nel secondo capitolo, dopo aver analizzato i molteplici aspetti della concorrenza, si passa all'analisi delle intese restrittive stabilite dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, art. 101, e dalla legge nazionale italiana n. 287/90. Per completare la descrizione delle intese restrittive sarà necessario osservarne i primi soggetti, ovvero le imprese e quindi tutto ciò che ne definisce lo status. Infine verranno anche evidenziate le molteplici forme vietate che intese possono assumere, tra cui: accordi tra imprese, pratiche concordate e decisioni di associazioni di imprese. Nel terzo capitolo, invece, si osserveranno nello specifico le tipologie delle intese verticali e orizzontali. Infine nel quarto ed ultimo capitolo si affronterà il caso specifico albanese. Inizialmente si proporrà una descrizione del quadro macroeconomico in cui si evidenzieranno aspetti quali gli investimenti esteri, il grado di apertura economico del paese per passare poi ad un'analisi generale del sistema legislativo. Alla fine di questa ricerca si cercherà di fare un'analisi comparata tra le legislazioni citate da cui far emergere le differenze.
Le Intese restrittive della Concorrenza: un'indagine comparata Italia-Albania.
QAZOLLI, FRENSIS
2011/2012
Abstract
Nella ricerca qui condotta, ci si è inizialmente soffermati sugli sviluppi storici del concetto di concorrenza che in ottica cronologica partono dalle prime concezioni classiche economiche sino ad arrivare alla prima vera disciplina antitrust statunitense, lo Sherman Act del 1890. L'argomento specifico della presente tesi di ricerca sono però state le intese restrittive della concorrenza così come applicate in Italia e in Albania. La difficoltà maggiore, incontrata nella stesura delle argomentazioni, è stata nel rintracciare sufficiente e valido materiale per presentare le intese in Albania. I due paesi che si sono scelti di analizzare, e in qualche modo di comparare, sono differenti per posizione geografica, per storia, per dimensioni e per assetto economico. Un ulteriore importante differenza che si è riscontrata riguarda l'appartenenza all'Unione Europea: l'Italia è, come risaputo, un membro storico dell'UE a differenza dell'Albania che è stata recentemente definita come ¿stato potenzialmente candidato¿. La regolamentazione è una disciplina giuridica che da poco si è sviluppata nei due paesi interessati. Per quanto concerne l'Italia la legge 287, che è tuttora in vigore, e che è stata qui analizzata risale al 1990. La prima legge antitrust albanese è del 1995, legge che però è stata del tutto modificata da un nuova legge del 2003 considerata ¿la vera legge sulla tutela della concorrenza¿. Le fonti che sono state utilizzate sono eterogenee tra loro e si riferiscono a contesti differenti. La normativa europea è stata uno strumento essenziale, usato anche come termine di paragone con le varie normative nazionali, composto da: decisioni della Corte di Giustizia della CE, del Tribunale di primo grado, della Commissione europea, raccomandazioni e regolamenti. Nel primo capitolo vengono presentati i già citati sviluppi storici del concetto di concorrenza. In ottica cronologica vengono analizzate le modalità con cui l'antitrust è nato, facendo inevitabilmente riferimento alle teorie economiche che hanno influenzato la creazione di questa disciplina. Le teorie concorrenziali vengono analizzate, partendo da quella neoclassica, in modo da avvicinarsi lentamente alle prime teorie risalenti agli anni Quaranta del Novecento, alle concezioni neo istituzionalistiche per concludere poi con lo Sherman Act. Nel secondo capitolo, dopo aver analizzato i molteplici aspetti della concorrenza, si passa all'analisi delle intese restrittive stabilite dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, art. 101, e dalla legge nazionale italiana n. 287/90. Per completare la descrizione delle intese restrittive sarà necessario osservarne i primi soggetti, ovvero le imprese e quindi tutto ciò che ne definisce lo status. Infine verranno anche evidenziate le molteplici forme vietate che intese possono assumere, tra cui: accordi tra imprese, pratiche concordate e decisioni di associazioni di imprese. Nel terzo capitolo, invece, si osserveranno nello specifico le tipologie delle intese verticali e orizzontali. Infine nel quarto ed ultimo capitolo si affronterà il caso specifico albanese. Inizialmente si proporrà una descrizione del quadro macroeconomico in cui si evidenzieranno aspetti quali gli investimenti esteri, il grado di apertura economico del paese per passare poi ad un'analisi generale del sistema legislativo. Alla fine di questa ricerca si cercherà di fare un'analisi comparata tra le legislazioni citate da cui far emergere le differenze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/46864