Uno dei problemi più riscontrati nell'analisi di sostanze stupefacenti in matrice cheratinica è quello riguardante il rischio di falso positivo (dovuto a captazione esterna) o falso negativo (dovuto a rilascio di sostanza all'esterno del capello). In questo lavoro di tesi si sono effettuati esperimenti volti a valutare il possibile grado di cessione o captazione di sostanze stupefacenti dalla matrice cheratinica, per effetto di trattamenti cosmetici. In particolare è stata sfruttata la spettroscopia elettronica a scansione per correlare il danneggiamento strutturale del capello e il grado di captazione o cessione delle medesime sostanze stupefacenti. Si è scelto di considerare le sostanze stupefacenti che più facilmente possono dar luogo a casi di captazione ovvero cocaina e derivati della cannabis, in quanto, oltre ad essere le sostanze stupefacenti più diffuse, sono quelle che si possono trovare più frequentemente disperse nell'ambiente, sotto forma di polvere o di fumo. Per quanto riguarda lo studio di captazione di cocaina si è notato un netto aumento tra capelli non trattato o sottoposti a trattamento fisico e capelli trattati chimicamente. Questo comportamento può essere spiegato considerando che i prodotti utilizzati per trattare i capelli chimicamente, contenenti perossido di idrogeno, causano l'ossidazione delle cistine in acido cisteico. Lo spostamento del punto isoelettrico del capello a pH più acidi permette una maggior incorporazione della cocaina cloridrato presente in forma protonata. La captazione del tetraidrocannabinolo, al contrario non mostra questa netta differenza tra capello trattato e non trattato, questo probabilmente è dovuto alla lipoficità della molecola. Le prove di cessione di sostanze stupefacenti dalla matrice cheratinica hanno evidenziato che trattamenti di tipo fisico non causano perdite significative di sostanze, mentre i trattamenti di tipo chimico provocano perdite percentuali rilevanti rispetto la concentrazione iniziale. Infine, tramite tecnica ATR si è cercato di studiare i possibili siti di interazione tra cocaina e capello.
Danno strutturale della matrice cheratinica e interpretazione dell'analisi di sostanze stupefacenti nel capello
VERONESI, AGNESE
2011/2012
Abstract
Uno dei problemi più riscontrati nell'analisi di sostanze stupefacenti in matrice cheratinica è quello riguardante il rischio di falso positivo (dovuto a captazione esterna) o falso negativo (dovuto a rilascio di sostanza all'esterno del capello). In questo lavoro di tesi si sono effettuati esperimenti volti a valutare il possibile grado di cessione o captazione di sostanze stupefacenti dalla matrice cheratinica, per effetto di trattamenti cosmetici. In particolare è stata sfruttata la spettroscopia elettronica a scansione per correlare il danneggiamento strutturale del capello e il grado di captazione o cessione delle medesime sostanze stupefacenti. Si è scelto di considerare le sostanze stupefacenti che più facilmente possono dar luogo a casi di captazione ovvero cocaina e derivati della cannabis, in quanto, oltre ad essere le sostanze stupefacenti più diffuse, sono quelle che si possono trovare più frequentemente disperse nell'ambiente, sotto forma di polvere o di fumo. Per quanto riguarda lo studio di captazione di cocaina si è notato un netto aumento tra capelli non trattato o sottoposti a trattamento fisico e capelli trattati chimicamente. Questo comportamento può essere spiegato considerando che i prodotti utilizzati per trattare i capelli chimicamente, contenenti perossido di idrogeno, causano l'ossidazione delle cistine in acido cisteico. Lo spostamento del punto isoelettrico del capello a pH più acidi permette una maggior incorporazione della cocaina cloridrato presente in forma protonata. La captazione del tetraidrocannabinolo, al contrario non mostra questa netta differenza tra capello trattato e non trattato, questo probabilmente è dovuto alla lipoficità della molecola. Le prove di cessione di sostanze stupefacenti dalla matrice cheratinica hanno evidenziato che trattamenti di tipo fisico non causano perdite significative di sostanze, mentre i trattamenti di tipo chimico provocano perdite percentuali rilevanti rispetto la concentrazione iniziale. Infine, tramite tecnica ATR si è cercato di studiare i possibili siti di interazione tra cocaina e capello.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/46740