L'obiettivo della tesi è di illustrare quali strategie distributive possono essere adottate da una start-up nel settore tessile del lusso, importanti per determinare il successo di un luxury brand soprattutto nelle prime fasi del ciclo di vita. L'impresa oggetto di analisi è Myak, operante nel mercato dei beni ad elevato valore simbolico dal 2011 attraverso la creazione di prodotti moda e arredamento in lana di yak, fibra molto pregiata per le sue caratteristiche tecniche, ma soprattutto per la sua unicità ed esclusività. Al fine di individuare quali siano i canali della distribuzione più idonei, ho effettuato un'attenta analisi dei competitor, con particolare riferimento ai concorrenti più diretti che utilizzano la fibra di yak e alle imprese leader nel mercato delle fibre nobili. Nel primo caso ho realizzato uno studio su Khunu, Norlha, Shokay, Cashmerewool, Reywa Fibers e The Yak Kit, mentre i global player analizzati sono Brunello Cucinelli, Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Modesto Bertotto e il Lanificio Luigi Colombo. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli: il primo presenta le alternative distributive che possono essere implementate a seconda delle risorse disponibili, del target da colpire e degli obiettivi aziendali; inoltre, mostra le caratteristiche dei consumatori dei beni di alta gamma, le differenze rispetto al mercato tradizionale e la loro percezione del marchio e del prodotto. Il capitolo si chiude con la presentazione delle strategie di internazionalizzazione adottate dalle piccole e medie imprese del lusso e mostra quali altri canali non convenzionali possono essere utilizzati Il secondo capitolo è incentrato sull'evidenza empirica, ossia presenta l'analisi delle imprese operanti nel settore dello yak e delle imprese italiane leader nel settore tessile che hanno raggiunto nel tempo un gran successo grazie alle corrette strategie distributive. Lo studio dei casi aziendali mostra quali siano i canali della distribuzione adottati, evidenziando una differenza tra le imprese emergenti e le imprese affermate del lusso; inoltre, permette di riflettere sulle strategie che l'azienda oggetto di analisi potrebbe adottare. Il terzo capitolo è incentrato su Myak. Dopo un'iniziale presentazione dell'impresa e dei suoi punti di forza, viene delineata la strategia distributiva più idonea, individuata grazie all'analisi dei concorrenti, ma soprattutto attraverso uno studio sul campo. La tesi vuole essere un supporto per le imprese che intendono entrare nel mercato dei beni a elevato valore simbolico pur disponendo di una limitata esperienza nel settore, limitate risorse finanziarie, ma un con grande desiderio di crescere e affermarsi in un mercato globale che non conosce la crisi.

Myak. Strategie di distribuzione di una start-up nel settore dei beni a elevato valore simbolico

IZZIA, GRAZIA
2012/2013

Abstract

L'obiettivo della tesi è di illustrare quali strategie distributive possono essere adottate da una start-up nel settore tessile del lusso, importanti per determinare il successo di un luxury brand soprattutto nelle prime fasi del ciclo di vita. L'impresa oggetto di analisi è Myak, operante nel mercato dei beni ad elevato valore simbolico dal 2011 attraverso la creazione di prodotti moda e arredamento in lana di yak, fibra molto pregiata per le sue caratteristiche tecniche, ma soprattutto per la sua unicità ed esclusività. Al fine di individuare quali siano i canali della distribuzione più idonei, ho effettuato un'attenta analisi dei competitor, con particolare riferimento ai concorrenti più diretti che utilizzano la fibra di yak e alle imprese leader nel mercato delle fibre nobili. Nel primo caso ho realizzato uno studio su Khunu, Norlha, Shokay, Cashmerewool, Reywa Fibers e The Yak Kit, mentre i global player analizzati sono Brunello Cucinelli, Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Modesto Bertotto e il Lanificio Luigi Colombo. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli: il primo presenta le alternative distributive che possono essere implementate a seconda delle risorse disponibili, del target da colpire e degli obiettivi aziendali; inoltre, mostra le caratteristiche dei consumatori dei beni di alta gamma, le differenze rispetto al mercato tradizionale e la loro percezione del marchio e del prodotto. Il capitolo si chiude con la presentazione delle strategie di internazionalizzazione adottate dalle piccole e medie imprese del lusso e mostra quali altri canali non convenzionali possono essere utilizzati Il secondo capitolo è incentrato sull'evidenza empirica, ossia presenta l'analisi delle imprese operanti nel settore dello yak e delle imprese italiane leader nel settore tessile che hanno raggiunto nel tempo un gran successo grazie alle corrette strategie distributive. Lo studio dei casi aziendali mostra quali siano i canali della distribuzione adottati, evidenziando una differenza tra le imprese emergenti e le imprese affermate del lusso; inoltre, permette di riflettere sulle strategie che l'azienda oggetto di analisi potrebbe adottare. Il terzo capitolo è incentrato su Myak. Dopo un'iniziale presentazione dell'impresa e dei suoi punti di forza, viene delineata la strategia distributiva più idonea, individuata grazie all'analisi dei concorrenti, ma soprattutto attraverso uno studio sul campo. La tesi vuole essere un supporto per le imprese che intendono entrare nel mercato dei beni a elevato valore simbolico pur disponendo di una limitata esperienza nel settore, limitate risorse finanziarie, ma un con grande desiderio di crescere e affermarsi in un mercato globale che non conosce la crisi.
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