Il lavoro che presentiamo nasce con l'intento di valutare gli effetti dell'insegnamento dell'italiano L2 in un contesto didattico reale. Questa volontà emerge da diversi anni di attività nell'insegnamento dell'italiano in ambito associazionistico e volontario e dagli studi accademici di psicolinguistica e linguistica acquisizionale. Il primo proposito dello studio, dunque, è stato quello di muoverci in un orizzonte che integrasse le pratiche reali di insegnamento e apprendimento di una L2 e la prospettiva teorica. Il contesto che abbiamo scelto è quello rappresentato dall'ASAI, associazione di volontariato sociale, che organizza corsi gratuiti di italiano L2. Si tratta di un contesto destrutturato e, spesso, caotico, che ci ha posto diverse difficoltà sia relativamente allo svolgimento della ricerca, che relativamente all'attività di insegnamento e pianificazione didattica; d'altronde, si tratta di un contesto effettivo, dove centinaia di stranieri, ogni anno, apprendono l'italiano. Abbiamo scelto di puntare l'attenzione sull'apprendimento di caratteristiche ben determinate della L2. Lo studio è stato condotto in una classe di livello iniziale, nella quale l'obiettivo didattico era lo sviluppo e il consolidamento del lessico e della competenza morfosintattica relativa sia al settore del Nome italiano, che a quello del Verbo. Abbiamo selezionato uno dei due settori e ci siamo dedicati alla morfologia nominale italiana. Tramite due test, proposti a distanza di tempo e intervallati da una serie di lezioni mirate, ci siamo dedicati all'osservazione dello sviluppo dell'interlingua degli apprendenti considerati rispetto a questo particolare aspetto. E' possibile suddividere il nostro elaborato in due parti. La prima parte, composta dai primi tre capitoli, è teorica ed è quella che serve a introdurre e sostenere la nostra ricerca. Nel capitolo primo parliamo di acquisizione linguistica e input, riportiamo le nozioni più importanti relative a questo ambito, insieme a una rassegna delle principali teorie sull'apprendimento. Il secondo e il terzo capitolo sono complementari: il primo è descrittivo ed è dedicato alla morfologia del genere e del numero in italiano; il secondo affronta l'apprendimento del genere e del numero in italiano, proponendo una panoramica di studi e ricerche sia in riferimento all'apprendimento di L1 che di L2. La seconda parte della tesi è dedicata all'esposizione del nostro lavoro di ricerca. Il capitolo quarto ha una funzione introduttiva: vengono esplicitati il contesto e la domanda di ricerca insieme alla metodologia utilizzata. Nel capitolo quinto presentiamo i dati che abbiamo raccolto proponendo un'analisi quantitativa e qualitativa, alla ricerca di tendenze comuni. Infine, nell'ultimo capitolo proponiamo la sintesi dei dati e le conclusioni.
Morfologia nominale in apprendenti iniziali di italiano L2
FUGAZZOTTO, IRENE
2012/2013
Abstract
Il lavoro che presentiamo nasce con l'intento di valutare gli effetti dell'insegnamento dell'italiano L2 in un contesto didattico reale. Questa volontà emerge da diversi anni di attività nell'insegnamento dell'italiano in ambito associazionistico e volontario e dagli studi accademici di psicolinguistica e linguistica acquisizionale. Il primo proposito dello studio, dunque, è stato quello di muoverci in un orizzonte che integrasse le pratiche reali di insegnamento e apprendimento di una L2 e la prospettiva teorica. Il contesto che abbiamo scelto è quello rappresentato dall'ASAI, associazione di volontariato sociale, che organizza corsi gratuiti di italiano L2. Si tratta di un contesto destrutturato e, spesso, caotico, che ci ha posto diverse difficoltà sia relativamente allo svolgimento della ricerca, che relativamente all'attività di insegnamento e pianificazione didattica; d'altronde, si tratta di un contesto effettivo, dove centinaia di stranieri, ogni anno, apprendono l'italiano. Abbiamo scelto di puntare l'attenzione sull'apprendimento di caratteristiche ben determinate della L2. Lo studio è stato condotto in una classe di livello iniziale, nella quale l'obiettivo didattico era lo sviluppo e il consolidamento del lessico e della competenza morfosintattica relativa sia al settore del Nome italiano, che a quello del Verbo. Abbiamo selezionato uno dei due settori e ci siamo dedicati alla morfologia nominale italiana. Tramite due test, proposti a distanza di tempo e intervallati da una serie di lezioni mirate, ci siamo dedicati all'osservazione dello sviluppo dell'interlingua degli apprendenti considerati rispetto a questo particolare aspetto. E' possibile suddividere il nostro elaborato in due parti. La prima parte, composta dai primi tre capitoli, è teorica ed è quella che serve a introdurre e sostenere la nostra ricerca. Nel capitolo primo parliamo di acquisizione linguistica e input, riportiamo le nozioni più importanti relative a questo ambito, insieme a una rassegna delle principali teorie sull'apprendimento. Il secondo e il terzo capitolo sono complementari: il primo è descrittivo ed è dedicato alla morfologia del genere e del numero in italiano; il secondo affronta l'apprendimento del genere e del numero in italiano, proponendo una panoramica di studi e ricerche sia in riferimento all'apprendimento di L1 che di L2. La seconda parte della tesi è dedicata all'esposizione del nostro lavoro di ricerca. Il capitolo quarto ha una funzione introduttiva: vengono esplicitati il contesto e la domanda di ricerca insieme alla metodologia utilizzata. Nel capitolo quinto presentiamo i dati che abbiamo raccolto proponendo un'analisi quantitativa e qualitativa, alla ricerca di tendenze comuni. Infine, nell'ultimo capitolo proponiamo la sintesi dei dati e le conclusioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/46464