Il sistema dei controlli degli enti territoriali si fonda sul principio dell'equiordinazione costituzionale di tali enti con gli altri livelli di governo. Tale principio fa sì che l'ente abbia capacità di verifica e di giudizio interno della propria attività. Accanto al riconoscimento costituzionale dell'autonomia degli enti territoriali, si è venuto via via a ridurre il ruolo dei controlli esterni, sia con l'eliminazione dei controlli preventivi di legittimità, caratterizzati da un'impostazione di tipo gerarchico e pertanto lesiva dell'autonomia dei vari enti territoriali, sia con il ridimensionamento del ruolo della Corte dei Conti, che ha conservato le proprie funzioni di controllore esterno attraverso un rapporto di tipo collaborativo. Tuttavia, il contesto dinamico e le successive evoluzioni hanno imposto al legislatore riflessioni sull'adeguatezza dei controlli in essere e sulla necessità di migliorarli o integrarli, anche in ragione del principio del coordinamento della finanza pubblica ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali, che ha determinato, da un lato, la previsione di vincoli sempre più stringenti alle politiche di bilancio degli enti territoriali e, dall'altro, l'intensificazione, in controtendenza rispetto al passato, del sistema dei controlli esterni sulla gestione finanziaria degli enti, affidato alla Corte dei Conti. La tesi si pone l'obiettivo di studiare le modalità con cui la Corte dei Conti esercita il controllo esterno sugli enti locali, nell'attuale contesto normativo. Si è inteso approfondire il ruolo della Corte dei Conti nella Regione a statuto speciale Valle d'Aosta, in particolar modo analizzando dettagliatamente i questionari sui bilanci di previsione e sui rendiconti sottoposti dalla Corte dei Conti ai comuni della regione. L'analisi è stata svolta utilizzando come campione il questionario del Comune di Valtournenche. Si sono infine analizzati in dettaglio gli esiti del controllo, mediante raffronto tra i risultati dei questionari compilati dai 74 comuni della Valle d'Aosta, in modo da individuare le irregolarità emerse e le eventuali aree di criticità. Il lavoro svolto ha consentito di prendere atto di come i poteri di controllo esterno sugli enti locali attribuiti alla Corte dei Conti nell'attuale contesto normativo si stiano ampliando. Nel 2010 è stata istituita la Sezione di controllo della Corte dei Conti nella Regione autonoma Valle d'Aosta, la quale è stata incaricata di compiti e funzioni analoghe a quelle esercitate nelle regioni a statuto ordinario. Nel 2012 sono state avviate le procedure per la raccolta dati sui bilanci di previsione e sui rendiconti degli enti locali. Dall'analisi complessiva dei questionari resi alla Corte dei Conti è emerso quanto segue: - assenza, in tutti gli enti, di irregolarità suscettibili di pregiudicare gli equilibri economico-finanziari; - rispetto, in tutti gli enti, delle disposizioni di cui all'art. 119 Cost. (ricorso all'indebitamento esclusivamente per il finanziamento delle spese di investimento); - rispetto dei limiti di cui all'art 204 del TUEL in tutti gli enti che prevedono il ricorso all'indebitamento; - rispetto delle disposizioni del Patto di stabilità o, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi posti dallo stesso, corretta applicazione delle relative sanzioni.

I controlli esterni negli enti locali della Valle d'Aosta

ADDIEGO, MONICA
2012/2013

Abstract

Il sistema dei controlli degli enti territoriali si fonda sul principio dell'equiordinazione costituzionale di tali enti con gli altri livelli di governo. Tale principio fa sì che l'ente abbia capacità di verifica e di giudizio interno della propria attività. Accanto al riconoscimento costituzionale dell'autonomia degli enti territoriali, si è venuto via via a ridurre il ruolo dei controlli esterni, sia con l'eliminazione dei controlli preventivi di legittimità, caratterizzati da un'impostazione di tipo gerarchico e pertanto lesiva dell'autonomia dei vari enti territoriali, sia con il ridimensionamento del ruolo della Corte dei Conti, che ha conservato le proprie funzioni di controllore esterno attraverso un rapporto di tipo collaborativo. Tuttavia, il contesto dinamico e le successive evoluzioni hanno imposto al legislatore riflessioni sull'adeguatezza dei controlli in essere e sulla necessità di migliorarli o integrarli, anche in ragione del principio del coordinamento della finanza pubblica ai fini del raggiungimento degli obiettivi nazionali, che ha determinato, da un lato, la previsione di vincoli sempre più stringenti alle politiche di bilancio degli enti territoriali e, dall'altro, l'intensificazione, in controtendenza rispetto al passato, del sistema dei controlli esterni sulla gestione finanziaria degli enti, affidato alla Corte dei Conti. La tesi si pone l'obiettivo di studiare le modalità con cui la Corte dei Conti esercita il controllo esterno sugli enti locali, nell'attuale contesto normativo. Si è inteso approfondire il ruolo della Corte dei Conti nella Regione a statuto speciale Valle d'Aosta, in particolar modo analizzando dettagliatamente i questionari sui bilanci di previsione e sui rendiconti sottoposti dalla Corte dei Conti ai comuni della regione. L'analisi è stata svolta utilizzando come campione il questionario del Comune di Valtournenche. Si sono infine analizzati in dettaglio gli esiti del controllo, mediante raffronto tra i risultati dei questionari compilati dai 74 comuni della Valle d'Aosta, in modo da individuare le irregolarità emerse e le eventuali aree di criticità. Il lavoro svolto ha consentito di prendere atto di come i poteri di controllo esterno sugli enti locali attribuiti alla Corte dei Conti nell'attuale contesto normativo si stiano ampliando. Nel 2010 è stata istituita la Sezione di controllo della Corte dei Conti nella Regione autonoma Valle d'Aosta, la quale è stata incaricata di compiti e funzioni analoghe a quelle esercitate nelle regioni a statuto ordinario. Nel 2012 sono state avviate le procedure per la raccolta dati sui bilanci di previsione e sui rendiconti degli enti locali. Dall'analisi complessiva dei questionari resi alla Corte dei Conti è emerso quanto segue: - assenza, in tutti gli enti, di irregolarità suscettibili di pregiudicare gli equilibri economico-finanziari; - rispetto, in tutti gli enti, delle disposizioni di cui all'art. 119 Cost. (ricorso all'indebitamento esclusivamente per il finanziamento delle spese di investimento); - rispetto dei limiti di cui all'art 204 del TUEL in tutti gli enti che prevedono il ricorso all'indebitamento; - rispetto delle disposizioni del Patto di stabilità o, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi posti dallo stesso, corretta applicazione delle relative sanzioni.
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