The present study aims to analyze the action's mechanism and the efficacy of Autogenic Training, a technique widely used as a method of treatment, as a means of relaxation and as a practice of meditation. It is characterized by learning of certain mental attitudes and specific mental formulas , which are designed in such a way as to promote a revolution inward and the inner, more contact with your body and an increase in autonomic and psychological balance. The mobilization of resources and psychophysiological energies required to achieve the objectives of change are made possible by the very nature of the exercises, the individual who can provide them practice self-induced altered state of consciousness (restful alertness state). In this way, on the one hand , the subject can benefit from the characteristics of sleep, which allow the separation from external stimuli and the intense emotions , the suspension of behavioral actions , the narrowing of the field of consciousness and cognitive functions , the mental and physical relaxation and energy recovery. On the other hand , may instead reap the benefits of relaxed wakefulness , or the maintenance of a minimum share of alertness, concentration on mental and bodily functions (explicated by the specific formulas of the exercises) and the internal memory of the events . The results of fundamental procured by the autogenic state are: a greater homeostatic balance, an improvement of the core of the vegetative system, due to increased parasympathetic tone, and an extension of the knowledge of self and the body schema, as well as a deep sense of calm and well-being. In the light of the changes achieved through its usual practice, Autogenic Training can be used as a technique aimed at improving the quality of life and prevention, both as a therapeutic tool aimed at treating diseases and psychological disorders: for these reasons , the technique knows many applications in psychotherapy, in medical, particularly in the management of pain, and in the non-clinical, particularly in the field of performance.
Il presente elaborato intende analizzare il meccanismo d'azione e l'efficacia del Training Autogeno, una tecnica ampiamente utilizzata come metodo di cura, come strumento di rilassamento e come pratica di meditazione. Esso è caratterizzato dall'apprendimento di determinati atteggiamenti psichici e specifiche formule mentali, concepiti in modo tale da promuovere un rivolgimento verso l'interno e l'interiorità, un maggior contatto con il proprio corpo e un aumento dell'equilibrio neurovegetativo e psicologico. La mobilitazione delle risorse e delle energie psicofisiologiche necessarie a conseguire gli obiettivi di cambiamento sono resi possibili dalla natura stessa degli esercizi, in grado di procurare all'individuo che li pratica uno stato alterato di coscienza autoindotto di quieta vigilanza (restful alertness state). In questo modo, da un lato, il soggetto può beneficiare delle caratteristiche tipiche del sonno, le quali permettono il distacco dagli stimoli esterni e dall'intensa emotività, la sospensione delle azioni comportamentali, il restringimento del campo di coscienza e delle funzioni cognitive, il rilassamento psicofisico e il recupero energetico. Dall'altro lato, può invece trarre i vantaggi della veglia rilassata, ovvero il mantenimento di una minima quota di vigilanza, la concentrazione sulle funzioni mentali e corporee (esplicata dalle specifiche formule degli esercizi) e la memoria degli accadimenti interni. Gli esiti fondamentali procurati dallo stato autogeno sono: un maggiore equilibrio omeostatico, un miglioramento dell'attività di base del sistema vegetativo, grazie all'aumento del tono parasimpatico, e un ampliamento della conoscenza di sé e dello schema corporeo, nonché un profondo senso di calma e di benessere. Alla luce dei cambiamenti ottenibili attraverso la sua pratica abituale, il Training Autogeno può essere utilizzato sia come tecnica rivolta al miglioramento della qualità della vita e alla prevenzione, sia come strumento terapeutico rivolto alla cura di malattie e disturbi psicologici: per tali ragioni, la tecnica conosce numerose applicazioni nell'ambito psicoterapeutico, in quello medico, in particolare nella gestione del dolore, e in quello non clinico, in particolar modo in campo prestazionale.
La tecnica del Training Autogeno. Correlati neurobiologici e applicazioni cliniche.
VAUDANO, ALESSIA
2012/2013
Abstract
Il presente elaborato intende analizzare il meccanismo d'azione e l'efficacia del Training Autogeno, una tecnica ampiamente utilizzata come metodo di cura, come strumento di rilassamento e come pratica di meditazione. Esso è caratterizzato dall'apprendimento di determinati atteggiamenti psichici e specifiche formule mentali, concepiti in modo tale da promuovere un rivolgimento verso l'interno e l'interiorità, un maggior contatto con il proprio corpo e un aumento dell'equilibrio neurovegetativo e psicologico. La mobilitazione delle risorse e delle energie psicofisiologiche necessarie a conseguire gli obiettivi di cambiamento sono resi possibili dalla natura stessa degli esercizi, in grado di procurare all'individuo che li pratica uno stato alterato di coscienza autoindotto di quieta vigilanza (restful alertness state). In questo modo, da un lato, il soggetto può beneficiare delle caratteristiche tipiche del sonno, le quali permettono il distacco dagli stimoli esterni e dall'intensa emotività, la sospensione delle azioni comportamentali, il restringimento del campo di coscienza e delle funzioni cognitive, il rilassamento psicofisico e il recupero energetico. Dall'altro lato, può invece trarre i vantaggi della veglia rilassata, ovvero il mantenimento di una minima quota di vigilanza, la concentrazione sulle funzioni mentali e corporee (esplicata dalle specifiche formule degli esercizi) e la memoria degli accadimenti interni. Gli esiti fondamentali procurati dallo stato autogeno sono: un maggiore equilibrio omeostatico, un miglioramento dell'attività di base del sistema vegetativo, grazie all'aumento del tono parasimpatico, e un ampliamento della conoscenza di sé e dello schema corporeo, nonché un profondo senso di calma e di benessere. Alla luce dei cambiamenti ottenibili attraverso la sua pratica abituale, il Training Autogeno può essere utilizzato sia come tecnica rivolta al miglioramento della qualità della vita e alla prevenzione, sia come strumento terapeutico rivolto alla cura di malattie e disturbi psicologici: per tali ragioni, la tecnica conosce numerose applicazioni nell'ambito psicoterapeutico, in quello medico, in particolare nella gestione del dolore, e in quello non clinico, in particolar modo in campo prestazionale.File | Dimensione | Formato | |
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