Nella nostra ricerca intorno alla categoria del sublime, prima di concentrarci sulla sua sezione principale, che ricordiamo riguarda l'analisi del sublime e la sua evoluzione come categoria filosofica nel pensiero di Immanuel Kant e la rielaborazione che l'interpretazione kantiana ebbe nella teorizzazione filosofica del filosofo e poeta Friedrich Schiller, riteniamo necessario dedicare una sezione della nostra analisi alle fonti che resero possibile le osservazioni kantiane, e di conseguenza schilleriane, intorno alla categoria del sublime. In primo luogo, ci concentreremo sulla fonte più antica, che fa risalire sin al periodo ellenistico l'interesse per il sublime, attraverso l'analisi del trattato, sconosciuto fino al Cinquecento, che un autore identificato come Longino, ma sull'identità del quale non si hanno molte certezze, compose presumibilmente alla fine del primo secolo, e che intitolò, per l'appunto, Del sublime. In secondo luogo, a seguito di un consistente, ma quasi obbligato salto temporale, ci dedicheremo alla riscoperta a cui questa categoria estetica fu soggetta sin dalla seconda metà del XVII secolo in Europa, grazie all'edizione delle prime copie del trattato nelle traduzioni inglesi e francesi, e lungo tutto il secolo successivo in particolare in Inghilterra, dove ottenne la sua prima e più coerente sistematizzazione teorica e filosofica nell'opera del filosofo irlandese Edmund Burke, intitolata Philosophical Enquiry into the Origin of our Ideas ofthe Sublime and Beautiful. Accanto all'analisi del testo burkeano dedicheremo buona parte della prima sezione a tutti gli altri autori che, seppur di sfuggita, hanno contribuito al rifiorire dell'interesse per il sublime.
Il sublime nel Settecento filosofico: dal delightful horror burkeano al cielo stellato kantiano, ovvero l'evoluzione etica di un'idea estetica.
CALLIERA, CHIARA NEBRIS
2012/2013
Abstract
Nella nostra ricerca intorno alla categoria del sublime, prima di concentrarci sulla sua sezione principale, che ricordiamo riguarda l'analisi del sublime e la sua evoluzione come categoria filosofica nel pensiero di Immanuel Kant e la rielaborazione che l'interpretazione kantiana ebbe nella teorizzazione filosofica del filosofo e poeta Friedrich Schiller, riteniamo necessario dedicare una sezione della nostra analisi alle fonti che resero possibile le osservazioni kantiane, e di conseguenza schilleriane, intorno alla categoria del sublime. In primo luogo, ci concentreremo sulla fonte più antica, che fa risalire sin al periodo ellenistico l'interesse per il sublime, attraverso l'analisi del trattato, sconosciuto fino al Cinquecento, che un autore identificato come Longino, ma sull'identità del quale non si hanno molte certezze, compose presumibilmente alla fine del primo secolo, e che intitolò, per l'appunto, Del sublime. In secondo luogo, a seguito di un consistente, ma quasi obbligato salto temporale, ci dedicheremo alla riscoperta a cui questa categoria estetica fu soggetta sin dalla seconda metà del XVII secolo in Europa, grazie all'edizione delle prime copie del trattato nelle traduzioni inglesi e francesi, e lungo tutto il secolo successivo in particolare in Inghilterra, dove ottenne la sua prima e più coerente sistematizzazione teorica e filosofica nell'opera del filosofo irlandese Edmund Burke, intitolata Philosophical Enquiry into the Origin of our Ideas ofthe Sublime and Beautiful. Accanto all'analisi del testo burkeano dedicheremo buona parte della prima sezione a tutti gli altri autori che, seppur di sfuggita, hanno contribuito al rifiorire dell'interesse per il sublime.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
310763A_allegatoi-tesicallieramatr.310763.zip
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
86.61 kB
Formato
Unknown
|
86.61 kB | Unknown | |
310763_tesicallierachiaranebrismatr.310763.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
923.3 kB
Formato
Adobe PDF
|
923.3 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/46244